Un nuovo studio pubblicato su BMJ Open evidenzia un’associazione tra l’infezione da herpes simplex di tipo 1 (HSV-1) e un aumento del rischio di Alzheimer
![]()
Un nuovo studio pubblicato su BMJ Open evidenzia un’associazione tra l’infezione da herpes simplex di tipo 1 (HSV-1), virus responsabile dell’herpes labiale, e un aumento del rischio di Alzheimer.
Attraverso l’analisi di oltre 344mila coppie di pazienti con Alzheimer e controlli, i ricercatori hanno identificato che il 0,44% dei malati di Alzheimer aveva una precedente diagnosi di HSV-1, rispetto allo 0,24% dei controlli.
L’odds ratio aggiustato risultava essere 1,80, indicando una probabilità di diagnosi di Alzheimer significativamente più elevata per chi aveva avuto infezioni da HSV-1.
I ricercatori, guidati da Yunhao Liu di Gilead Sciences, azienda farmaceutica con sede a Foster City, in California, hanno anche riscontrato che i pazienti con HSV-1 che avevano assunto farmaci antierpetici avevano un rischio di sviluppare Alzheimer inferiore rispetto a chi non aveva assunto trattamenti, con un hazard ratio aggiustato di 0,83.
Questo suggerisce che la terapia antivirale potrebbe avere un effetto protettivo contro il deterioramento cognitivo.
Evidenze precedenti e implicazioni sulla salute pubblica
Questi risultati confermano osservazioni già emerse in studi precedenti, secondo cui le persone con una storia di herpes labiale possono avere un rischio maggiore di sviluppare l’Alzheimer e che questo rischio può essere ridotto nelle persone che ricevono un trattamento antivirale.
Anche studi su vaccinazioni per herpes zoster hanno mostrato correlazioni con una riduzione della probabilità di sviluppare demenza. Tuttavia, come sottolineato dagli stessi autori dello studio, queste analisi si basano su dati osservazionali, il che significa che non possono essere considerate definitive.
Esperti indipendenti, tra cui Alberto Ascherio della Harvard T.H. Chan School of Public Health, avvertono che questi dati derivano da archivi elettronici di qualità variabile e che molti casi di herpes non vengono registrati nei database clinici.
«Per esempio, la stragrande maggioranza degli episodi di herpes labiale non sono riportati nelle cartelle cliniche, quindi le conclusioni dello studio si applicano a un sottogruppo altamente selezionato di individui con episodi clinici di herpes labiale, forse a causa della gravità clinica o della presenza di altri fattori» ha sottolineato Ascherio.
«Per questo motivo, sarebbe prematuro per le persone con herpes labiale preoccuparsi di avere un aumentato rischio di Alzheimer» ha aggiunto. «Tuttavia, ci sono prove crescenti che le infezioni virali possono influenzare il rischio di Alzheimer ed è importante avviare una ricerca più definitiva».
Virus e neurodegenerazione: una strada ancora da esplorare
Sono almeno 22 i virus già collegati in modo più o meno diretto alla malattia di Alzheimer, alla demenza e ad altre patologie neurodegenerative. Alcuni ricercatori ipotizzano che le infezioni virali latenti possano contribuire all’attivazione di processi patologici nel sistema nervoso centrale.
Tuttavia, i meccanismi molecolari con cui i virus neurotropi come HSV-1 possano favorire la neurodegenerazione rimangono poco chiari. Tuttavia, numerosi studi indicano che le alterazioni infiammatorie indotte dall’infezione da HSV-1 giocano un ruolo cruciale nello sviluppo della malattia di Alzheimer.
È stato osservato che i peptidi Aβ, noti per essere tra i principali componenti delle placche amiloidi, si depositano in risposta all’infezione da HSV-1, svolgendo una funzione protettiva che impedisce la fusione del virus con la membrana plasmatica delle cellule ospiti.
Questo suggerisce che l’HSV-1 possa rappresentare un fattore di rischio significativo per l’Alzheimer. Inoltre, le proteine Aβ mostrano proprietà antimicrobiche contro vari patogeni, incluso HSV-1, e tracce di DNA virale sono state rinvenute direttamente nelle placche amiloidi in vivo.
L’infezione da HSV-1 è stata anche associata a disfunzioni sinaptiche nei neuroni in coltura, mediate dall’attivazione della glicogeno sintasi chinasi 3, un enzima coinvolto in processi neurodegenerativi.
Un altro elemento di vulnerabilità riguarda i portatori dell’allele ApoE ε4, il principale fattore genetico di rischio per l’Alzheimer, che mostrano una maggiore suscettibilità alle infezioni da HSV-1.
Sebbene questi risultati siano coerenti tra loro, gli studiosi sottolineano che sono necessari ulteriori approfondimenti per delineare con precisione i meccanismi di trasduzione del segnale di HSV-1 nell’ambito della patogenesi dell’Alzheimer.
La metodologia dello studio
Liu e i coautori hanno valutato i codici diagnostici per i pazienti statunitensi con registrazioni nel database delle richieste commerciali IQVIA dal 2006 al 2021.
Hanno abbinato i pazienti con una diagnosi di Alzheimer nelle cartelle cliniche e quelli senza una storia di malattia neurologica su età, sesso, regione geografica, anno di ingresso nel database e numero di visite sanitarie.
L’età media del campione era di 73 anni e il 65% erano donne. Le persone con malattia di Alzheimer avevano più comorbidità e un tempo di follow-up più breve rispetto ai controlli.
I ricercatori hanno anche identificato collegamenti tra le persone con diagnosi di HSV-2 o virus varicella zoster (varicella) e l’Alzheimer, ma non quelle con diagnosi di citomegalovirus.
Limiti e prospettive
Lo studio ha comunque limiti importanti. In particolare, i dati provengono da assicurazioni sanitarie commerciali statunitensi e non includono una quota significativa di pazienti anziani (>65 anni), poiché molti di essi sono coperti da Medicare.
Inoltre, non è stato possibile valutare infezioni precedenti all’inserimento dei pazienti nel database, e potrebbe esserci una certa sovrapposizione tra diagnosi di HSV-1 e HSV-2.
Malgrado le incognite ancora aperte, gli autori dello studio sottolineano l’importanza di considerare la prevenzione delle infezioni da herpes come una priorità di sanità pubblica e incoraggiano ulteriori ricerche per chiarire il ruolo dei virus nella patogenesi della malattia di Alzheimer.
Bibliografia
Liu Y, Johnston C, Jarousse N, Fletcher SP, Iqbal S. Association between herpes simplex virus type 1 and the risk of Alzheimer’s disease: a retrospective case-control study. BMJ Open. 2025;15:e093946. doi: 10.1136/bmjopen-2024-093946. leggi