Diventare obesi prima dei 30 anni aumenta le probabilità di morte prematura di oltre il 75%, in particolare a causa di malattie cardiache e diabete di tipo 2
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Diventare obesi prima dei 30 anni aumenta le probabilità di morte prematura di oltre il 75%, in particolare a causa di malattie cardiache e diabete di tipo 2 e, nelle donne, per cancro a qualsiasi età, secondo uno studio svedese su larga scala i cui risultati sono stati presentati all’European Congress on Obesity (ECO) 2025.
Quasi due terzi degli adulti in UK sono in sovrappeso o obesi, mentre i dati del National Health Service (NHS) mostrano che oggi l’uomo medio ha un peso superiore agli 85 kg e la donna media circa 73 kg, oltre 6 kg in più rispetto al 1993. Anche se l’eccesso di peso è più comune all’aumentare dell’età, la ricerca svedese dimostra che accumulare peso nella prima età adulta ha un impatto nettamente sproporzionato sul rischio di mortalità rispetto a chi ha acquisito peso più tardi.
I ricercatori dell’Università di Lund a Malmö, in Svezia, hanno monitorato 620mila adulti di età compresa tra 17 e 60 anni seguiti per una media di 23 anni (uomini) e 12 anni (donne), scoprendo che le donne che diventavano obese prima dei 30 anni avevano l’84% di probabilità in più di morire prematuramente, mentre gli uomini il 79% in più rispetto a quanti non aumentavano di peso da giovani adulti.
Secondo i ricercatori, l’effetto cumulativo del mantenimento del peso per un lungo periodo era la componente più importante per tutti i fattori di rischio. Malattie cardiache, diabete di tipo 2, tumori al fegato, ai reni e all’utero erano tra le condizioni con il legame più forte tra aumento di peso precoce e decesso prematuro.
I pazienti in genere aumentavano di circa mezzo chilo all’anno fino all’età di 60 anni, ma per i soggetti sotto i 30 anni, ogni mezzo chilo in più aumentava il rischio di mortalità del 24% per gli uomini e del 22% per le donne. Anche se l’aumento di peso dopo i 30 anni aumenta anche il rischio di decesso precoce, l’effetto non è stato così drammatico. Ha infatti accresciuto il rischio di mortalità per le persone di età compresa tra 30 e 45 anni del 52% e per quelle di età compresa tra 45 e 60 anni di poco più del 25%.
«Questi risultati hanno dimostrato quanto sia fondamentale evitare l’aumento di peso durante l’adolescenza o i vent’anni» ha affermato la ricercatrice principale Huyen Le. «Aumentare di peso precocemente in età adulta, o sviluppare obesità in giovane età, è collegato a un rischio maggiore di decesso a causa di molte malattie croniche in età avanzata».
Servono maggiori sforzi per prevenire l’obesità
«Un’esposizione cumulativa e prolungata è probabilmente la causa di queste malattie, pertanto sono auspicabili maggiori sforzi per prevenire l’aumento di peso nei giovani adulti, migliorando l’accesso a cibi più sani e incoraggiando l’attività fisica» ha osservato la ricercatrice senior Tanja Stocks della Lund University. «Promuovere abitudini sane durante questa fase critica della vita può avere benefici duraturi. Anche un modesto aumento di peso a vent’anni può aumentare significativamente il rischio di decesso precoce se persiste per diversi anni. Quanto prima si adotta uno stile di vita sano, tanto maggiori sono le possibilità di una lunga vita».
Katharine Jenner, direttrice dell’Obesity Health Alliance, ha sottolineato che lo studio è un campanello d’allarme, dato che l’obesità può accorciare la vita aumentando i tassi di diabete di tipo 2, malattie cardiache, alcuni tipi di cancro e problemi di salute mentale. «Molti giovani sono destinati a raggiungere l’obesità entro i 30 anni, spinti da un ambiente alimentare dominato da offerte da fast food, porzioni eccessive e prodotti altamente trasformati. Questa è la conseguenza di decenni di fallimenti del sistema alimentare commerciale e della mancanza di interventi da parte del governo per porvi rimedio».
«Prevenire l’obesità è fondamentale se il governo vuole seriamente garantire cinque anni di vita in salute in più e ridurre il divario nell’aspettativa di vita» ha aggiunto. «Questo significa più che sottoporsi a una terapia. Abbiamo bisogno di azioni coraggiose per far sì che il cibo sano sia la scelta più facile, conveniente e allettante».