Delitto di Garlasco, i vecchi audio di Sempio intercettato: “I pm sono dalla mia parte”


Delitto di Garlasco, la procura di Pavia starebbe passando al setaccio anche vecchie intercettazioni di Sempio del 2017, quando venne indagato per la seconda volta per l’omicidio di Chiara Poggi

andrea sempio

Mi hanno fatto domande che io ho capito perchè me le facevano. però non gli ho dato la risposta…diciamo.. perfetta. Comunque secondo me erano abbastanza dalla parte mia“: Andrea Sempio lo diceva nel 2017, quando venne indagato per la seconda volta per l’omicidio di Chiara Poggi del 13 agosto 2007. All’epoca Sempio aveva 29 anni e venne sottoposto a intercettazioni. Queste parole il giovane le disse dopo l’interrogatorio, l’unico a cui fu mai sottoposto (era il 10 febbraio 2017), parlando al telefono con il padre. Le trascrizioni che vennero fatte delle sue intercettazioni di quei giorni, però, da parte dei Carabinieri, non furono nè complete nè corrette, in alcuni casi. Tanto che la Procura di Pavia ora le sta ricontrollando. E ne è stato fatto un riascolto integrale da parte dai Carabinieri del Nucleo investigativo di Milano (i file audio sono 806), anche per capire come venne svolta quell’indagine su Sempio. Che non venne nemmeno perquisito, per dire.

I MAGISTRATI “VOGLIONO CHIUDERLA IN FRETTA”

Le intercettazioni di quel periodo (il telefono di Sempio venne sottoposto a controllo per soli 15 giorni e vennero messe ‘cimici’ per intercettazioni ambientali) raccontano di come il giovane avesse la sensazione che gli accertamenti nei suoi confronti fossero un atto dovuto. Parlando con un amico il giorno dopo l’interrogatorio, disse che i magistrati gli erano sembrati “abbastanza dalla nostra parte, tra virgolette. Si vede che anche loro c’hanno voglia di finirla in fretta“, diceva. L’indagine nei suoi confronti fu riaperta, allora, dopo la presentazione di una perizia da parte della difesa di Alberto Stasi (condannato per il delitto in via definitiva nel 2015), firmata da Pasquale Linarello, in cui si puntava l’attenzione sul Dna trovato sotto le unghie di Chiara, sostenendo che fosse appunto di Sempio. Allora, dopo questa rapida indagine, la perizia di Linarello venne ritenuta non attendibile, perchè si giudicò il campione non idoneo ad una comparazione. Ma senza nemmeno provare a rianalizzarla, basandosi semplicemente sulle parole del precedente perito della Procura che lo aveva analizzato anni addietro. Oggi, su quello stesso Dna, la Procura di Pavia ha avviato numerosi accertamenti (e intende compararlo con i campioni di molte persone vicine a Chiara Poggi) e il 17 giugno è previsto l’inizio dell’incidente probatorio.

IL SUICIDIO DI BERTANI: “MA PERCHÈ SI È IMPICCATO?”

Nelle intercettazioni ce n’è anche una in cui Sempio parla da solo, in auto, riflettendo sul suicidio di Michele Bertani, suo amico dai tempi dell’infanzia. Siamo a metà di febbraio 2017. “Ma perchè si è impiccato? Dagli zero ai diciotto anni è stato il mio più grande amico, abbiamo fatto tutte le cazzate insieme. Che cazzo ti impicchi a fare? Di tutte le robe che potevi fare nella tua vita, proprio impiccarti? Vattene in comunità! Sarà brutto, ma dalla comunità ne esci..”.

Bertani si suicidò nel 2016, ma ancora oggi qualcuno insinua che non si sia trattato di suicidio (così però venne archiviato): venne trovato in un fosso con tagli alla gola e ai polsi. Sulla sua pagina facebook aveva scritto uno strano messaggio: “La verità non emergerà mai“. Bertani sarebbe tra le persone che avrebbe frequentato il santuario della Bozzola in quegli anni. Il suo nome, come quello di Sempio (e delle gemelle Cappa) sarebbe stato fatto dal romeno latitante Flavius Savu, coinvolto nello scandalo sessuale che travolse il diacono don Gregorio nel 2014, come citazione delle persone che avevano partecipato a festini e orge che si svolgevano al santuario della Bozzola di cui ora tanto si parla come possibile scenario alternativo al delitto: forse Chiara Poggi aveva scoperto qualcosa ed è stata uccisa perchè non lo raccontasse a nessuno?

Questa intercettazione ambientale, quella dove Sempio parlava di Bertani, nel 2017 i Carabinieri non si presero nemmeno la briga di trascriverla per esteso. Si limitarono a scrivere così: “Parla di un amico di infanzia frequentato fino ai 18 anni che un anno fa si è suicidato”.

FONTE: AGENZIA DI STAMPA DIRE (WWW.DIRE.IT)