Il dolore incontrollato e quello ad alto impatto sono stati associati a un rischio maggiore di sviluppare un disturbo da uso di oppioidi (OUD) e di incorrere in un’overdose
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Il dolore incontrollato e quello ad alto impatto sono stati associati a un rischio maggiore di sviluppare un disturbo da uso di oppioidi (OUD) e di incorrere in un’overdose (OD) tra gli adulti più anziani a cui vengono prescritti oppioidi, sottolineando l’importanza per i clinici di monitorare attentamente l’uso di questi farmaci e considerare modalità alternative di gestione del dolore.
Secondo i risultati di uno studio pubblicato su PAIN, gli adulti over 65 con dolore incontrollato o ad alto impatto e in trattamento con oppioidi presentano un rischio significativamente più elevato di sviluppare OUD o di subire un’overdose da oppioidi.
Nonostante il calo nei tassi di prescrizione di oppioidi, la prevalenza di OUD e OD in questa fascia di popolazione è aumentata in modo significativo negli ultimi due decenni. Il dolore persistente rappresenta ancora una delle principali cause di uso improprio degli oppioidi tra gli anziani, ma le ricerche che ne quantificano il ruolo nei danni correlati agli oppioidi sono ancora limitate.
Per colmare questa lacuna, i ricercatori hanno condotto uno studio di coorte retrospettivo volto a valutare in che misura il dolore incontrollato e quello ad alto impatto influiscano sul rischio di sviluppare OUD e OD nei pazienti anziani sottoposti a terapia con oppioidi.
Sono stati analizzati i dati dello Health and Retirement Study collegati alle richieste di rimborso Medicare, raccolti tra il 2006 e il 2021.
Questo studio di coorte è tra i primi a fornire dati su scala nazionale sul legame tra dolore non controllato e rischio di disturbo da uso di oppioidi (OUD) e overdose (OD) negli anziani con dolore cronico in terapia con oppioidi.
La coorte comprendeva pazienti over 65 con dolore cronico che avevano ricevuto almeno una prescrizione di oppioidi tra il 2008 e il 2020. Sono state esaminate due variabili relative al dolore: dolore incontrollato (da moderato a severo) e dolore ad alto impatto (dolore che interferisce con le attività quotidiane). Il rischio di sviluppare OUD o subire un’OD è stato valutato mediante modelli di regressione di Cox, aggiustati con modellizzazione strutturale marginale.
In totale, 3104 pazienti sono stati inclusi nell’analisi finale. L’età media era di 76,2 anni (DS 7,9); il 66,4% erano donne, il 75,7% erano bianchi e il 13,6% afroamericani. Per quanto riguarda la diagnosi di dolore cronico, il 97,8% presentava dolore muscoloscheletrico, il 39,2% dolore neuropatico e il 13,4% dolore idiopatico.
Tra i pazienti analizzati, 1359 (43,8%) soffrivano di dolore incontrollato e 1044 (33,6%) di dolore ad alto impatto. I pazienti con dolore incontrollato avevano una probabilità quasi 10 volte maggiore di sviluppare OUD ( hazard ratio aggiustato [aHR]=9,70; IC 95%: 4,56–20,63) e un rischio più che doppio di incorrere in OD (aHR=2,46; IC 95%: 1,30–4,66) rispetto a coloro con dolore ben controllato. Analogamente, i pazienti con dolore ad alto impatto presentavano un rischio 6,74 volte superiore di sviluppare OUD (aHR=6,74; IC 95%: 3,76–12,08) e un rischio quasi doppio di OD (aHR=1,96; IC 95%: 1,07–3,60) rispetto ai pazienti senza dolore ad alto impatto.
I dati evidenziano che quasi la metà dei partecipanti presentava dolore non controllato e un terzo riferiva che questo interferiva con le attività quotidiane.
Il dolore non alleviato è la causa più frequente dell’uso improprio di oppioidi negli anziani e rappresenta una via d’accesso a OUD e OD. Il dolore persistente dopo la prescrizione può impedire la riduzione dell’uso, spingere all’aumento delle dosi o a usi non conformi alla prescrizione, incrementando il rischio di overdose, soprattutto in caso di tolleranza aumentata o ricorso a oppioidi illeciti.
Tra i limiti dello studio si segnalano la possibile sottodiagnosi di OUD, la dipendenza da misurazioni soggettive del dolore auto-riferito e l’assenza di dati sull’uso illecito di oppioidi. Inoltre, i risultati potrebbero non essere generalizzabili agli iscritti a Medicare Advantage, una porzione in crescita della popolazione anziana.
Secondo gli autori dello studio: «Per ridurre il rischio di OUD e OD, i clinici dovrebbero monitorare con attenzione il controllo del dolore dopo la prescrizione di oppioidi agli anziani e valutare approcci alternativi di gestione del dolore, in particolare nei casi in cui il dolore persista nonostante il trattamento.»
Yu-Jung Jenny Wei et al., Unrelieved pain and risk of opioid use disorder or overdose in older adults prescribed opioids Pain. 2025 Mar 18.
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