Nel trattamento della dermatite atopica il farmaco sperimentale soquelitinib ha mostrato nuovi risultati clinici positivi, secondo la compagnia sviluppatrice Corvus Pharmaceuticals
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Nel trattamento della dermatite atopica il farmaco sperimentale soquelitinib ha mostrato nuovi risultati clinici positivi, secondo i dati comunicati dalla compagnia sviluppatrice Corvus Pharmaceuticals e che saranno presentati in occasione del congresso 2025 della Society for Investigative Dermatology.
Soquelitinib, un farmaco a piccole molecole che inibisce la chinasi delle cellule T inducibile dall’interleuchina-2 (ITK), è attivo in sei diversi modelli di malattia infiammatoria e immunitaria mediata dalle cellule T, tra cui asma acuta e cronica, fibrosi polmonare, sclerosi sistemica (sclerodermia), psoriasi e malattia acuta graft versus host (GVHD) con inibizione dei prodotti citochinici Th2. Soquelitinib aumenta l’infiltrazione tumorale delle cellule CD8+ normali che possiedono una funzione effettrice T potenziata.
Valutazione di più dosi di soquelitinib
Lo studio clinico di fase I, randomizzato, in doppio cieco e controllato con placebo, ha arruolato 64 pazienti con dermatite atopica da moderata a grave con precedente fallimento di una terapia topica o sistemica. I partecipanti sono stati divisi in 4 coorti di dosaggio in rapporto 3:1 (12 pazienti in trattamento attivo e 4 sottoposti a placebo per ciascuna coorte). Le coorti vengono arruolate in sequenza e valuteranno 100 mg per via orale due volte al giorno, 200 mg per via orale una volta al giorno, 200 mg per via orale due volte al giorno e 400 mg per via orale una volta al giorno.
I pazienti vengono trattati per 28 giorni e successivamente seguiti per ulteriori 30 giorni senza terapia. Il protocollo dello studio è stato modificato per sostituire la coorte 4 (400 mg una volta al giorno) con 24 pazienti randomizzati in rapporto 1:1 per ricevere il farmaco e il placebo. Il trattamento per questo gruppo sarà prolungato di ulteriori 8 settimane con 30 giorni di follow-up aggiuntivi senza trattamento. Si prevede che il dosaggio per questo gruppo sia lo stesso della coorte 3, ovvero 200 mg per via orale due volte al giorno.
«Sulla base dei risultati ottenuti abbiamo modificato il protocollo di studio per valutare altri 24 pazienti alla dose di 200 mg due volte al giorno» ha spiegato Richard Miller, co-fondatore e CEO di Corvus, così da avere l’opportunità di valutare le potenzialità di un’efficacia ancora maggiore con una durata del trattamento più lunga.
Questi dosaggi sono stati selezionati sulla base della precedente esperienza nella valutazione di soquelitinib in pazienti con linfoma a cellule T. Le dosi testate nella dermatite atopica nelle coorti 1 e 2 sono inferiori al regime posologico di 200 mg per via orale due volte al giorno (utilizzato invece nella coorte 3), che è la dose che ha dimostrato occupare completamente la ITK e che è in fase di valutazione nello studio clinico registrativo di fase III in corso nel linfoma a cellule T periferico.
Dati provvisori positivi nel trattamento della dermatite atopica
Al 6 maggio 2025, l’arruolamento nelle coorti 1, 2 e 3 è stato completato per un totale di 48 pazienti. I dati presentati riguardano 32 pazienti in trattamento attivo e 12 con placebo con follow-up a 28 giorni, e altri 4 pazienti trattati con soquelitinib con follow-up a 15 giorni provenienti dalla coorte 3 che non hanno ancora completato il ciclo di trattamento di 28 giorni.
A 28 giorni, la percentuale di riduzione del punteggio medio dell’Eczema Area and Severity Index (EASI) è stata del 71,1% nei pazienti trattati alla dose di 200 mg due volte al giorno, rispetto al 42,1% con il placebo. Nei due gruppi a dosaggio inferiore, ossia 100 mg due volte al giorno o 200 mg una volta al giorno, la riduzione media dei punteggi EASI è stata del 54,6%, rispetto al 30,6% con il placebo.
Ulteriori risultati hanno mostrato che il 63% dei pazienti trattati con la dose più alta ha raggiunto la risposta EASI 75 (riduzione di almeno il 75% vs basale) e il 25% ha raggiunto un punteggio pari a 0 o 1 (pelle libera o quasi libera da lesioni) nell’Investigator Global Assessment (IGA) al giorno 28 di trattamento, in confronto a nessun paziente nel braccio placebo.
«Riteniamo che i risultati siano particolarmente entusiasmanti, data la durata relativamente breve del trattamento di 28 giorni e i risultati post-trattamento duraturi» ha osservato Miller, suggerendo che questi siano dovuti al nuovo meccanismo d’azione del farmaco.
Soquelitinib è stato ben tollerato, senza tossicità dose-limitanti (DLT) né anomalie di laboratorio clinicamente significative in ognuna delle coorti, così come interruzioni della somministrazione. Eventi avversi di grado 1/2 (correlati e non correlati al trattamento) sono stati osservati nel 33,3% dei pazienti trattati con soquelitinib e nel 25% dei pazienti trattati con placebo. È stato segnalato un solo evento avverso correlato al trattamento, ovvero nausea di grado 1, durante il trattamento con soquelitinib.
«Consideriamo questi dati altamente competitivi rispetto a dupilumab e altre opzioni sistemiche per i pazienti con dermatite atopica» hanno affermato analisti di Oppenheimer commentando i risultati. «Le risposte EASI 75 con la dose più alta testata hanno superato l’obiettivo di successo del trattamento, che era stato fissato dai principali opinion leader intorno al 30%».