Allo Zoo safari di Ravenna è nata Jane, una cucciola di scimpanzè


Jane è la seconda cucciola di scimpanzè nata allo Zoo Safari, dove alla fine del 2023 era arrivato Tom. La sua mamma, Babsy, è la matriarca del gruppo e alle spalle ha una brutta storia

jane zoo safari

Dopo l’arrivo di Tom nel dicembre 2023, il Safari Ravenna comunica con orgoglio e commozione la nascita di Jane, secondo esemplare di scimpanzé nato in un giardino zoologico italiano, appartenente ad una delle sottospecie più minacciate in natura, quella verus, definita Western Chimpanzee (Pan troglodytes verus). Il nome scelto dal team del Safari Ravenna, vuole rendere omaggio a Jane Goodall, etologa e antropologa conosciuta in tutto il mondo per i suoi studi pionieristici sugli scimpanzé in natura.

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IL PROGETTO PAN ITALIA

Continua dunque il successo dell’ambizioso progetto “Pan Italia” lanciato nel 2018 dal Parco ravennate, che ha riunito in una tavola rotonda gli zoo italiani detentori di scimpanzé per avviare una condivisione e un confronto su criteri di gestione all’avanguardia di questa specie. Dopo che nel 2018 sono state effettuate delle specifiche indagini genetiche sul gruppo presente presso il nostro parco, evidenziandone l’appartenenza alla sottospecie “verus”, il gruppo è stato inserito in un importante programma di conservazione europea EEP (EAZA Ex situ Programme) e come tale partecipa alla procedura di gestione genetica della popolazione in cattività presente in
tutti i giardini zoologici Europei. Ciò ha consentito, dopo lo scambio di esemplari maschi, prima la nascita di Tom e poi quella di Jane.

La gravidanza di Babsy, mamma di Jane, è stata scoperta il 9 ottobre 2024 dopo aver effettuato un
test di gravidanza e rappresenta un evento decisamente eccezionale. Babsy, femmina dominante del gruppo, non si era ancora riprodotta; Il successo riproduttivo di questo esemplare ci comunica che il suo stato di salute psicofisico attuale è ottimale considerando la sua storia di vita. L’esemplare proviene infatti da un sequestro per detenzione non idonea che ne ha provocato uno stato di malessere che ha richiesto anni di intenso lavoro e l’impiego di un team dedicato che varia tra gli 8 e i 12 componenti e che ha consentito un recupero che oggi riteniamo essere praticamente avvenuto.

Mamma e cucciola, a differenza di quanto accaduto con il piccolo Tom e mamma Uschi, non sono state separate dal gruppo dal momento che Babsy, in qualità di matriarca del gruppo, ricopre il ruolo gerarchico più alto, pertanto la possibilità che la piccola venisse sottratta da altri individui del gruppo si sarebbe presentata solo nel caso in cui Babsy non avesse avuto interesse nell’accudire la neonata. Ma Babsy prima della nascita della sua piccola aveva già mostrato le sue magnifiche capacità e la sua grande motivazione nell’espressione delle cure parentali verso Tom, la cui presenza ha permesso all’esemplare di maturare competenze indispensabili ad una presa in carico esclusiva della sua piccola. Interessante è stato anche poter osservare il comportamento del piccolo Tom che ha immediatamente mostrato curiosità verso Jane e si è potuto anche notare quanto Babsy, nonostante non abbia mai lasciato la cucciola, proteggendola e tenendola con sé tutto il tempo esattamente come avviene in natura, sia riuscita a rassicurare anche il piccolo Tom consentendogli di avvicinarsi liberamente e non trascurandolo mai.

Sin dalle prime ore, si è subito potuto notare lo stato di salute della cucciola, già molto vigile, con una suzione vigorosa, e un denso pelo lucido; mamma Babsy ha inoltre consentito che tutti i membri potessero da subito interagire tranquillamente con la piccola, senza però mai staccarla da sé e mantenendo sempre un atteggiamento protettivo nei suoi confronti. Questo immediato contatto con gli altri esemplari è fondamentale per lo sviluppo cognitivo e delle competenze sociali di Jane; il tatto rappresenta infatti una fondamentale forma di dialogo in questa specie anche in natura e l’obiettivo dell’intero team dedicato al gruppo scimpanzé rimane quello di riservare, preservare e incentivare ciò che avviene in natura per garantire il maggior benessere non solo al cucciolo ma all’intero gruppo. Ciò è reso possibile grazie al monitoraggio continuo che consente la presa di decisioni tempestive e ad hoc rispetto ad una situazione anche non prevista che può presentarsi.

Anche papà Nickel ha dimostrato in questo caso un atteggiamento tutt’altro che indifferente, rivelando curiosità e interesse con una interazione molto attenta ed una esplorazione caratterizzata da una minuziosa delicatezza nella manipolazione.

“Siamo fieri, orgogliosi e felici di questo strepitoso traguardo raggiunto in così pochi anni. Impegnarci in questo progetto per la conservazione degli scimpanzé ha richiesto negli anni importanti investimenti sia in termini di risorse umane che economiche, ma i risultati sono stati al di sopra di ogni aspettativa. Ringraziamo tutto il team, keeper, veterinari, consulenti etologi esperti che hanno reso possibile questo risultato” conclude la famiglia Casartelli, titolare del Parco Ravennate.

FONTE: AGENZIA DI STAMPA DIRE (WWW.DIRE.IT)