Una formulazione in crema di ruxolitinib, un inibitore selettivo della Janus chinasi (JAK) 1/JAK2, è il primo trattamento di ripigmentazione approvato per la vitiligine
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Nei pazienti affetti da vitiligine il trattamento topico con la crema a base di ruxolitinib è stato ben tollerato e ha portato a una ripigmentazione clinicamente significativa dopo 1 anno, indipendentemente dalle loro caratteristiche demografiche e cliniche basali, come evidenziato da un’analisi post hoc di due studi di fase III pubblicata sulla rivista Dermatology and Therapy.
La selezione del trattamento e i risultati per la vitiligine, una malattia cronica autoimmune della pelle, possono essere influenzati da fattori demografici e clinici. Una formulazione in crema di ruxolitinib, un inibitore selettivo della Janus chinasi (JAK) 1/JAK2, è il primo trattamento di ripigmentazione approvato per la vitiligine.
In due studi di fase III randomizzati, in doppio cieco, controllati con veicolo su adulti e adolescenti di età ≥ 12 anni con vitiligine non segmentale (TRuE-V1/TRuE-V2), ruxolitinib in crema si è dimostrato statisticamente superiore al veicolo alla settimana 24, con un miglioramento continuo osservato fino alla settimana 52. Il trattamento è stato ben tollerato e le reazioni al sito di applicazione sono state lievi o moderate, hanno premesso gli autori.
Nelle sottoanalisi di un precedente studio di fase II, il prodotto ha consentito una ripigmentazione clinicamente significativa, indipendentemente dalle caratteristiche demografiche e cliniche basali, tra i pazienti che hanno ottenuto un miglioramento di almeno il 50% rispetto al basale nel facial Vitiligo Area Scoring Index (F-VASI 50).
Il raggiungimento di una risposta F-VASI 75, una soglia clinicamente rilevante basata sulla percezione da parte dei pazienti di un miglioramento significativo della loro vitiligine, era l’endpoint primario nei trial TRuE-V1/TRuE-V2.
Analisi in base ai sottogruppi demografici e alle caratteristiche cliniche
Questa analisi post hoc ha incluso dati aggregati dei trial di fase III TRuE-V1 e TRuE-V2, nei quali 674 adulti e adolescenti (di età ≥ 12 anni) con vitiligine non segmentale sono stati assegnati in modo casuale a ricevere ruxolitinib crema all’1,5% (n=450) o una crema veicolo (n=224) due volte al giorno per 24 settimane, seguite da ruxolitinib crema per altre 28 settimane.
I ricercatori hanno valutato i risultati in base a fasce d’età, sesso, regione geografica, etnia, fototipo di Fitzpatrick, area cutanea del viso interessata dalla vitiligine (BSA), stabilità della malattia, patologie autoimmuni, durata della malattia e terapia precedente.
Efficacia coerente indipendentemente dalle caratteristiche dei pazienti
Alla settimana 52, la risposta F-VASI 75 è stata raggiunta dal 50,3% dei pazienti in trattamento attivo costante e dal 28,2% di quanti sono passati dal veicolo alla crema ruxolitinib dopo la settimana 24. I tassi di risposta sono stati comparabili tra i pazienti con BSA <1,5% e ≥1,5% (49,1% vs 55,2%), con durata della malattia <10 anni (51,9%) rispetto a >20 anni (49,5%), con malattia stabile e progressiva al basale (49,4% vs 52,7%) e nei soggetti naïve al trattamento rispetto a quelli trattati in precedenza (48,1% vs 51,6%)
Sono invece stati più elevati nelle pazienti di sesso femminile rispetto agli uomini (55,2% vs 43,6%) e nei partecipanti con fototipi di Fitzpatrick IV-VI rispetto a quelli con fototipi I-III (57,4% vs 47,4%).
Tendenze verso tassi di risposta F-VASI 75 più bassi sono state osservate nei pazienti di età ≥65 anni (36,0%) rispetti a quelli di 12-17 anni (48,0%) e 18-64 anni (52,0%), anche se la dimensione del campione era inferiore per la fascia di età ≥65 anni.
Eventi avversi emersi durante il trattamento si sono verificati nel 52,1% della popolazione in studio, mentre quelli correlati al trattamento sono stati osservati nel 13,7% dei pazienti, con percentuali generalmente simili nei sottogruppi demografici.
«I pazienti adolescenti e adulti con vitiligine che hanno applicato ruxolitinib in crema hanno ottenuto risultati di efficacia in base alla risposta F-VASI 75 a 1 anno, indipendentemente dalle caratteristiche demografiche o cliniche, confermando i precedenti risultati di fase II» hanno concluso gli autori. «Ruxolitinib in crema è stato ben tollerato, con un’incidenza simile di eventi avversi emersi durante il trattamento e correlati al trattamento nei sottogruppi».
Referenze
Seneschal J et al. Efficacy and Safety of Ruxolitinib Cream in Vitiligo by Patient Characteristic Subgroups: Descriptive Pooled Analysis From Two Phase 3 Studies. Dermatol Ther (Heidelb). 2025 Mar 29.