Omicidio Vasilica Potincu a Legnano: fermato un cliente della escort


Omicidio Legnano, c’è un indagato: fermato un operaio 29enne, ‘cliente’ di Vasilica Potincu. Si stringe il cerchio sul killer della 35enne dalla doppia vita

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Giornata decisiva per la risoluzione del giallo di Legnano, dove domenica scorsa è stato ritrovato il corpo senza vita di Vasilica Potincu, 35 enne di origini rumene, dalla doppia vita. A Legnano infatti era Elena o Katty, i nomi d’arte che usava come escort, e proprio nella cittadina esercitava, incontrando i clienti nell’appartamento dove è stata ritrovata con un coltello infilzato sulla schiena e altri 8 fendenti che l’hanno uccisa. A Cinisello invece ci viveva con un figlio minorenne, la madre e la sorella e svolgeva anche un lavoro ‘normale’, da segretaria. Oggi è stato fermato per il suo omicidio un uomo sulla cui posizione peserebbero diversi elementi.

CHI È L’UOMO FERMATO

Fin dalle ore successive al ritrovamento del cadavere gli inquirenti si sono concentrati sulla pista di un possibile assassino da ricercarsi tra le sue frequentazioni a Legnano, ricostruendo dal cellulare i contatti con i clienti. Escluso invece ogni coinvolgimento dell’ex marito, che risultava ricercato per vari reati, tra cui il favoreggiamento della prostituzione. Ora, a tre giorni dall’avvio delle indagini il cerchio si è stretto, se non chiuso: decisive sarebbero state le analisi delle celle telefoniche e delle targhe delle auto passate sotto ai varchi della città per risalire a un sospettato, tuttora indagato. È un operaio 29 enne di Robecco sul Naviglio, sempre nel Milanese, che è stato sentito oggi dagli investigatori, coordinati dal pm della Procura di Busto ArsizioCiro Caramore. In mattinata i carabinieri avrebbero anche perquisito la sua abitazione. Durante l’interrogatorio l’uomo si è avvalso della facoltà di non rispondere.

GLI ELEMENTI CHE LO INCASTREREBBERO

A indirizzare gli inquirenti su di lui sono gli elementi raccolti nel corso delle indagini che lo collocherebbero a Legnano, comune diverso da quello in cui risiede, in un orario compatibile con quello del delitto. Sono stati infatti analizzati i filmati delle telecamere del comune lombardo i conta targhe e le celle telefoniche che hanno condotto gli investigatori al conoscente di Vasilica.

FONTE: AGENZIA DI STAMPA DIRE (WWW.DIRE.IT)