L’American Heart Association (AHA) e l’American College of Cardiology (ACC) hanno pubblicato nuove raccomandazioni per la gestione della malattia coronarica cronica
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L’American Heart Association (AHA) e l’American College of Cardiology (ACC) hanno pubblicato, sul Journal of the American College of Cardiology, un aggiornamento fondamentale sulle misure di performance e qualità per la gestione della malattia coronarica cronica. Questo documento, frutto di un’analisi approfondita delle più recenti evidenze scientifiche, offre indicazioni chiare e pratiche per ottimizzare il trattamento dei pazienti, ridurre la mortalità e minimizzare le complicanze.
Le raccomandazioni sono rivolte non solo ai cardiologi, ma anche ai medici di medicina generale e agli internisti, che spesso gestiscono autonomamente questa patologia.
Secondo Marlene S. Williams, del Johns Hopkins Bayview Medical Center di Baltimora, che ha guidato il gruppo di lavoro, il nuovo documento mira a fornire una guida chiara e attuabile, basata sulle più solide evidenze cliniche.
L’obiettivo principale è rendere più comprensibili e applicabili le indicazioni esistenti, evitando sovrapposizioni e ambiguità.
Grazie all’avanzamento della ricerca e delle tecnologie, il trattamento della malattia coronarica cronica sta subendo rapide evoluzioni, e queste raccomandazioni aiutano i clinici a capire quali misure abbiano un impatto concreto sulla riduzione della mortalità e delle complicanze.
Le dieci misure di performance: criteri essenziali per gestire i pazienti
Il documento identifica dieci misure di performance fondamentali per il trattamento della malattia coronarica cronica, basate sui più recenti studi e sulle linee guida esistenti:
1. Screening per l’uso di tabacco e counseling per la cessazione
2. Terapia antipiastrinica senza anticoagulazione
3. Misurazione dei livelli lipidici
4. Prescrizione di statine ad alta intensità
5. Controllo della pressione arteriosa (< 130/80 mmHg)
6. Beta-bloccanti in pazienti con frazione d’eiezione ventricolare sinistra ≤ 40%
7. Terapia con ACE-inibitori o sartani
8. Evitare test di controllo di routine nei pazienti stabili
9. Rinvio del paziente alla riabilitazione cardiaca
Tre misure di qualità per migliorare l’assistenza
Oltre alle misure di performance, il documento presenta tre misure di qualità focalizzate su aspetti chiave della gestione della malattia:
• Imaging cardiovascolare appropriato
• Gestione ottimale dei lipidi
• Educazione dei pazienti su sintomi e modifiche dello stile di vita
Evoluzione delle raccomandazioni e implicazioni pratiche
Tra le principali novità del documento vi è la rivalutazione dell’uso dell’aspirina. Studi recenti, come HOST-EXAM e STOPDAPT-2, hanno evidenziato l’efficacia degli inibitori P2Y12 nel trattamento della malattia coronarica cronica, suggerendo che potrebbero essere preferibili rispetto all’aspirina in determinate condizioni.
Inoltre, il documento sottolinea la necessità di evitare test diagnostici di routine in pazienti stabili, un punto che potrebbe suscitare dibattito nella comunità cardiologica. I dati a supporto di questa raccomandazione provengono da trial clinici come POST-PCI e ReACT, che hanno dimostrato come tali test non portino benefici concreti nei pazienti senza cambiamenti nei sintomi o nella funzione cardiaca.
Prospettive future per la ricerca
Gli esperti sottolineano diverse aree di ricerca che necessitano ulteriori approfondimenti, tra cui:
• Strategie di de-escalation della doppia terapia antipiastrinica dopo PCI
• Definizione dell’antipiastrinico ottimale per la prevenzione secondaria
• Target ottimale del colesterolo LDL per i pazienti con malattia coronarica
• Tecniche avanzate per la misurazione della pressione arteriosa ambulatoriale
• Personalizzazione della terapia basata su biomarcatori genetici e fenotipici
Collaborazioni e riconoscimenti
Il documento è stato elaborato con il contributo di numerose società scientifiche, tra cui l’American College of Clinical Pharmacy, la Preventive Cardiovascular Nurses Association e la Society for Cardiovascular Angiography and Interventions.
Ha inoltre ottenuto l’endorsement di organizzazioni di rilievo come l’American Association of Cardiovascular and Pulmonary Rehabilitation e la Society for Cardiovascular Magnetic Resonance, confermandone l’importanza e la rilevanza scientifica.
Bibliografia
Williams MS, Levine GN, Kalra D, et al. 2025 AHA/ACC Clinical Performance and Quality Measures for Patients With Chronic Coronary Disease: A Report of the American College of Cardiology/American Heart Association Joint Committee on Performance Measures. J Am Coll Cardiol. 2025 Apr 22:S0735-1097(25)00282-7. doi: 10.1016/j.jacc.2025.02.001. Epub ahead of print. leggi