Guerra in Ucraina: la Russia valuta colloqui di pace e prepara il suo piano


La Russia riflette su possibili colloqui con Kiev: ecco il piano di Mosca per fermare la guerra in Ucraina. Il Cremlino starebbe valutando con attenzione la proposta della Turchia

putin kursk

La Russia starebbe valutando con attenzione la proposta di colloqui con Kiev avanzata dalla Turchia, dopo il primo round che si è tenuto a Istanbul il 16 maggio.

Lo ha dichiarato il ministro degli Affari esteri russo, Sergej Lavrov, a margine del bilaterale con l’omologo Hakan Fidan, che si trova a Mosca da ieri, quando ha incontrato anche il presidente Vladimir Putin.

Ne dà notizia l’agenzia di stampa russa Tass, aggiungendo le dichiarazioni del capo della diplomazia: “Apprezziamo tutte le opportunità che la Turchia ha nuovamente offerto per un altro round di colloqui diretti tra le delegazioni russa e ucraina”, chiarendo che l’agenda dei colloqui presentata dall’alleato turco “è ampia”.

Lavrov ha aggiunto: “Intendiamo raggiungere risultati e di conseguenza approfondire la nostra partnership”. Lavrov si è detto “fiducioso che l’incontro odierno faciliterà l’attuazione dei compiti assegnatici dai nostri leader”, in riferimento ai presidenti di Russia e Turchia.

IL MEMORANDUM SUL FUTURO TRATTATO DI PACE

Prima del punto stampa dei ministri degli Esteri, la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, aveva assicurato che “la Russia continua a elaborare una bozza di memorandum sul futuro trattato di pace, definendo una serie di aspetti tra cui principi e tempistica dell’eventuale cessate il fuoco temporaneo”.

Quindi ha assicurato: “Non appena il memorandum sarà pronto (…), verrà trasmesso a Kiev. Ci auguriamo che la parte ucraina faccia lo stesso e ci invii la sua bozza non appena riceverà il documento russo”.

LA PROPOSTA RUSSA

La proposta russa punterebbe all’annessione ‘de iure’ della penisola di Crimea, e a quella “de facto” di varie regioni a est – con la creazione di zone cuscinetto – oltre alla smilitarizzazione del Paese. L’Ucraina, esortata a partecipare al negoziato dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump, frena, per non perdere la sovranità su regioni dove prima della guerra, risiedevano più di 10 milioni di persone. Il capo di Stato ha inoltre detto che un cessate il fuoco di 30 giorni è condizione necessaria a qualsiasi intesa. ù

Per il presidente Volodymyr Zelensky una buona notizia è giunta ieri da Berlino: il cancelliere Friedrich Merz ha annunciato che è tempo di togliere i vincoli alla cessione di armi a lungo raggio a Kiev, per garantire al Paese alleato la potenza di fuoco necessaria “anche ad attaccare, per esempio, obiettivi militari in Russia”.

Affermazioni a cui il Cremlino ha reagito replicando: “Se la Germania fornirà i missili Taurus a Kiev, bruceranno come i (carriarmati, ndr) Leopard e Berlino finirà nel baratro come Kiev“. Inoltre Dmitry Polyansky, ambasciatore russo alle Nazioni Unite, stamani ha esortato un vertice del Consiglio di sicurezza per il 30 maggio per affrontare il tema di quei “Paesi europei che ostacolano gli sforzi di pace” tra Mosca e Kiev.

Intanto, l’Aeronautica militare ucraina oggi avverte che la Russia avrebbe “intensificato la produzione di droni per lanciare attacchi sempre più massicci contro città e infrastrutture ucraine”, come scrive il Kyiv Independent, con l’obiettivo di bypassare la contraerea ucraina. L’Aeronautica denuncia poi che nella notte del 26 maggio è stato registrato “l’attacco con droni più esteso dell’intera guerra, che avrebbe coinvolto 355 droni di tipo Shahed”.

I colloqui negoziali si tengono infatti sullo sfondo di attacchi russi alla popolazione. Stamani Munir Mammadzade, rappresentante Unicef in Ucraina, ha denunciato i “tre bambini uccisi a Zhytomyr e almeno 13 feriti in diverse aree a causa degli attacchi mortali che hanno colpito l’Ucraina negli ultimi tre giorni”. Da gennaio ad aprile 2025, secondo i dati verificati dalle Nazioni Unite, più di 220 bambini sono stati uccisi o feriti in attacchi – circa il 40% in più rispetto al numero di vittime tra i bambini riportate nello stesso periodo dello scorso anno.

FONTE: AGENZIA DI STAMPA DIRE (WWW.DIRE.IT)