Altro raid israeliano a Gaza: strage in una scuola che ospitava gli sfollati


Altro orrore a Gaza, l’esercito israeliano bombarda gli sfollati che dormivano in una scuola: almeno 30 i morti. Nel raid hanno preso fuoco anche molte tende di civili accampati

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Sono almeno trenta le vittime del bombardamento compiuto dall’esercito israeliano sulla scuola di Fahmi Al-Jarjawi nel quartiere di Al-Daraj, in cui dormivano sfollati palestinesi. Nell’attacco, avvenuto durante la notte, hanno perso la vita molti bambini. Secondo l’agenzia palestinese Wafa, l’esercito israeliano ha compiuto un orribile massacro, poiché nel raid hanno preso fuoco anche molte tende di civili accampati che sono bruciati vivi.

Dal canto loro, le forze armate israeliane, hanno risposto con quella che ormai non è altro ‘la solita scusa’ e cioè che in realtà quella presa di mira non era una scuola bensì “un centro di comando di Hamas che veniva utilizzato dai terroristi per pianificare e raccogliere intelligence allo scopo di eseguire attacchi terroristici contro civili e truppe israeliane”. Nonostante l’ennesimo massacro, l’Idf ha anche assicurato di aver “preso numerose misure, prime dell’attacco, per mitigare il rischio di colpire i civili, tra cui l’utilizzo di munizioni di precisione e sorveglianza aerea”.

Intanto, la Fondazione umanitaria di Gaza (GHF) ente privato per la distribuzione degli aiuti umanitari a Gaza approvato da Usa e Israele ha annunciato l’intenzione di iniziare a distribuire gli aiuti. “I nostri camion sono carichi e pronti per partire. A partire da lunedì 26 maggio, GHF inizierà la consegna diretta degli aiuti a Gaza, raggiungendo oltre un milione di palestinesi entro la fine della settimana. Abbiamo in programma di avanzare rapidamente per servire l’intera popolazione nelle prossime settimane”. La fondazione, con una nota, ha espresso anche il suo rammarico per le dimissioni del direttore esecutivo Jake Wood per il quale “il programma di aiuti non può essere attuato nel rispetto dei principi umanitari di umanità, neutralità, equità e indipendenza, principi a cui non rinuncerò”. Il ceo ha anche chiesto a Israele “di ampliare significativamente la distribuzione di aiuti a Gaza con tutti i mezzi possibili”.

LA SPAGNA PREME PER SANZIONARE ISRAELE

Intanto ieri in Spagna, paese che sostiene la sospensione dell’accordo Ue-Israele su Gaza, si è svolto il quinto incontro ufficiale di quello che è noto come “Gruppo di Madrid”. Secondo Al Jazeera, il ministro degli Esteri spagnolo, rivolgendosi ai rappresentanti delle nazioni europee e arabe, ha detto: “La comunità internazionale dovrebbe cercare di imporre sanzioni a Israele per fermare la sua guerra a Gaza”.

FONTE: AGENZIA DI STAMPA DIRE (WWW.DIRE.IT)