Scontri tra polizia e antagonisti per il Remigration summit


A Milano scontri tra polizia e antagonisti per il‘Remigration summit. ‘Make Europe antifa again’ è il grido e lo striscione con cui è partita la manifestazione contro il raduno dell’ultradestra europea

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Scontri al al presidio antifascista in piazza San Babila a Milano contro il Remigration Summit. ‘Make Europe antifa again’ è il grido e lo striscione con cui è partita la manifestazione contro il raduno dell’ultradestra europea che si è svolto questa mattina a Gallarate, nel varesotto.

Al summit di questa mattina è arrivato anche un messaggio del generale Roberto Vannacci, europarlamentare leghista di recente promosso vicesegretario del partito da Matteo Salvini. Vannacci ha dato il suo “sostegno” al movimento guidato dal nazionalista austriaco Martin Sellner, e ha promesso che porterà l’istanza remigrazionista (in sostanza il rimpatrio immediato degli stranieri arrivati in Europa) all’agenda politica dell’europarlamento.

Secondo quanto riporta Repubblica, “oltre mille antagonisti sono scesi in piazza a Cairoli e rapidamente il corteo è degenerato in una serie di cariche e lanci di oggetti e fumogeni. La polizia ha anche azionato gli idranti e lanciato lacrimogeni. I manifestanti si sono scontrati con la con le forze dell’ordine in via Leopardi, in corrispondenza del blocco previsto per evitare che il corteo si avvicinasse alla Stazione Cadorna”.

LA CONDANNA DEL CENTRODESTRA

Gli scontri tra polizia e manifestanti antagonisti arrivati anche da Francia e Grecia per un corteo non autorizzato contro il Remigration summit svoltosi in mattinata a Gallarate trovano la condanna del centrodestra. “La deriva per cui ormai, in Italia, manifestare significa aggredire le forze dell’ordine deve finire“, dichiara la senatrice di Forza Italia e vice presidente del Senato, Licia Ronzulli, che censura “i teppisti travestiti da manifestanti che hanno lanciato fumogeni e oggetti contro i nostri agenti. Governo e maggioranza hanno dimostrato di essere, senza se e senza ma, dalla parte delle forze di polizia. Con il dl sicurezza abbiamo inasprito le pene per chi aggredisce il popolo in divisa. Il diritto di manifestare è sacrosanto, ma non può e non deve trasformarsi nella libertà di assalire chi lavora per la sicurezza di tutti”.
Non meno duro il deputato Fdi Riccardo De Corato, che non lesina un riferimento alla manifestazione ufficiale e pacifica, organizzata da una settantina di realtà associative e politiche che partiva da San Babila con Elly Schlein e Maurizio Landini tra gli altri: “oggi pomeriggio, per l’ennesimo e consecutivo sabato dal 7 ottobre 2023 in avanti, Milano è stata completamente bloccata da No-global, anarchici, Centri Sociali e pro-Hamas” che “hanno anche più volte attaccato violentemente le Forze di Polizia che si sono dovute difendere con i manganelli. Altri gesti vergognosi, indegni e inaccettabili. Il tutto, ancora una volta, con il sostegno di una buona parte della Sinistra: Schlein, Fratoianni, Bonelli, Anpi Milano e Cgil”.

FRATOIANNI (AVS): “A MILANO CONTRO I NEONAZISTI”

“Perché oggi pomeriggio è importante essere al presidio antifascista di Milano contro la vergogna di un summit suprematista, razzista e xenofobo a livello europeo che si svolgerà in Lombardia? Perché deve essere chiaro a tutti che l’Italia non è un ‘Paese sicuro’ per neonazisti e razzisti“.

Lo afferma Nicola Fratoianni di Avs che questo pomeriggio sarà al presidio antifascista in piazza San Babila a Milano contro il previsto Remigration Summit. È incredibile che mentre in altri Paesi europei iniziative simili non si potrebbero svolgere in alcun modo, questo affronto alla democrazia e alla civiltà possa avvenire tranquillamente in Italia. Il ministro Piantedosi e tutto il governo Meloni, invece di dedicarsi alle bandiere sui balconi e a preoccuparsi del dissenso democratico e pacifico, impediscano questa vergogna. A Salvini e agli altri leghisti che parlano a sproposito di libertà di espressione, cosa si può aggiungere? Niente, anche perché sappiamo bene quali sono i loro modelli di riferimento e i loro amici in giro per mondo da Putin a LePen, evidentemente per loro un neonazista o un negazionista dell’Olocausto in più non fa differenza…”. Lo dice Nicola Fratoianni, segretario di Sinistra italiana.

FONTE: AGENZIA DI STAMPA DIRE (WWW.DIRE.IT)