Prevenzione cardiovascolare: conferme di efficacia per icosapent etile


Uno studio pubblicato sul Journal of American Heart Association ha indagato l’efficacia di icosapent etile nel ridurre il rischio di eventi cardiovascolari

Malattie cardiache congenite: nuova dichiarazione scientifica dell'American Heart Association (AHA) pubblicata online sul "Journal of American Heart Association"

Uno studio pubblicato sul Journal of American Heart Association, condotto da Rahul Aggarwal del Brigham and Women’s Hospital di Boston e colleghi, ha indagato l’efficacia di icosapent etile nel ridurre il rischio di eventi cardiovascolari. I risultati hanno dimostrato un significativo beneficio clinico nei pazienti con trigliceridi elevati, trattati con statine, indipendentemente dal livello iniziale di colesterolo LDL (LDL-C).

Analisi secondaria dello studio REDUCE-IT
Questo lavoro post hoc si è basato sui dati del trial clinico randomizzato REDUCE-IT, che ha incluso pazienti trattati con statine, con elevati livelli di trigliceridi (135-499 mg/dL) e LDL-C basale compreso tra 41 e 100 mg/dL, successivamente suddivisi in due sottogruppi: quelli con LDL-C inferiore a 55 mg/dL e quelli con LDL-C uguale o superiore a 55 mg/dL.

I partecipanti sono stati randomizzati alla somministrazione di icosapent etile (2 g due volte al giorno) o placebo, e i risultati sono stati analizzati rispetto agli eventi cardiovascolari principali.

L’endpoint primario dello studio comprendeva un insieme di eventi gravi, tra cui morte per cause cardiovascolari, infarto miocardico non fatale, ictus non fatale, rivascolarizzazione coronarica e angina instabile.

Benefici nei pazienti ad alto rischio trattati con statine
Dai dati raccolti, si è osservato che il 12,9% dei pazienti aveva LDL-C <55 mg/dL e l’87,1% LDL-C ≥55 mg/dL. Nei pazienti con LDL-C <55 mg/dL trattati con icosapent etile, il tasso di eventi cardiovascolari principali è stato del 16,2%, contro il 22,8% del gruppo placebo.

Questo si è tradotto in una riduzione assoluta del rischio del 6,6%, con un hazard ratio (HR) di 0,66 (IC 95%, 0,50-0,87; P=0,003). Nel sottogruppo con LDL-C ≥55 mg/dL, il tasso di eventi è stato pari al 17,4% nel gruppo trattato con icosapent etile, rispetto al 21,9% del placebo, con una riduzione assoluta del rischio del 4,5% (HR 0,76; IC 95%, 0,69-0,85; P<0,0001).

Non è stata rilevata un’interazione significativa tra i livelli di LDL-C basali e il trattamento (P per interazione=0,40).

I risultati sono rimasti coerenti anche per gli endpoint secondari cardiovascolari e nelle analisi di sensibilità. Questo suggerisce che icosapent etile offre benefici cardiovascolari significativi nei pazienti ad alto rischio, anche in presenza di un controllo ottimale del colesterolo LDL.

Implicazioni cliniche
L’efficacia di icosapent etile nella prevenzione di eventi cardiovascolari gravi è stata chiaramente dimostrata. Lo studio REDUCE-IT sottolinea l’importanza di considerare questo trattamento nei pazienti con trigliceridi elevati e rischio cardiovascolare, inclusi quelli con livelli di LDL-C ben controllati.

Questi risultati aprono la strada a una possibile espansione dell’utilizzo clinico di icosapent etile in un’ampia gamma di scenari di prevenzione cardiovascolare.

I punti chiave
• L’icosapent etile è efficace nel ridurre gli eventi cardiovascolari tra i pazienti indicati, indipendentemente dai livelli basali di colesterolo LDL (lipoproteine a bassa densità).
• L’icosapent etile dovrebbe essere considerato per i pazienti trattati con statine, con trigliceridi elevati e alto rischio cardiovascolare, anche quando il colesterolo LDL è ottimamente controllato.

Bibliografia
Aggarwal R, Bhatt DL, Steg PG, et al. Cardiovascular Outcomes With Icosapent Ethyl by Baseline Low-Density Lipoprotein Cholesterol: A Secondary Analysis of the REDUCE-IT Randomized Trial. J Am Heart Assoc. 2025 Mar 4;14(5):e038656. doi: 10.1161/JAHA.124.038656. leggi