Guerra in Ucraina, il pasticcio dei colloqui di pace in Turchia, anche Zelensky si sfila. Trump: “Non si farà nulla finché non ci incontreremo io e Putin”
I colloqui di pace in Turchia si stanno trasformando in un pasticciaccio brutto. “Una farsa”, per dirla con Zelensky. Le delegazioni di Ucraina e Russia sono atterrate in città diverse: ucraini ad Ankara, russi a Istanbul. In mancanza annunciata di Putin e Trump, il presidente ucraino si è concesso un atterraggio scenografico nella capitale turca per pranzare con Erdogan. Quello russo ha invece mandato a Istanbul una pattuglia di funzionari di medio cabotaggio. Una mossa che Zelensky ha bollato con sarcasmo: “Sembra più teatro che diplomazia”.
A mezzogiorno, ancora nessuno sapeva se l’incontro ci sarebbe stato davvero. La delegazione russa è rimasta in attesa a Istanbul, nel palazzo di Dolmabahçe, dove nel frattempo i giornalisti si accalcavano come in un festival dell’ambiguità. Zelensky, atterrato ad Ankara, ha messo subito le mani avanti: “Prima vogliamo capire se quelli che sono arrivati da Mosca possono decidere qualcosa, o sono lì solo per scaldare la sedia”. Poi in conferenza stampa ha dichiarato che l’Ucraina invierà una delegazione ai colloqui di Istanbul guidata dal suo ministro della Difesa, e che lui no: non ci andrà. Ha ribadito che la Russia non prende sul serio i colloqui e che, a questo punto, il mandato della delegazione ucraina è discutere un cessate il fuoco.
“Non possiamo andare in giro per il mondo a cercare Putin”, ha detto ai giornalisti. “Sento una mancanza di rispetto da parte della Russia. Niente tempo per le riunioni, niente agenda, niente delegazioni di alto livello: questa è mancanza di rispetto personale, verso Erdogan, verso Trump“. Il presidente ucraino ha, poi, scritto su X: “Il mandato della nostra delegazione è chiaro: il cessate il fuoco è la priorità numero uno. Rimango convinto che la Russia non prenda sul serio questi incontri e non voglia veramente porre fine alla guerra. Ma vedremo se saranno disposti a mostrare almeno qualcosa durante le discussioni”. Ha, infine, aggiunto: “Desidero ringraziare sinceramente il presidente Erdogan, la sua squadra e il popolo turco per il loro sostegno all’integrità territoriale e alla sovranità dell’Ucraina. Il presidente ha ribadito durante il nostro incontro odierno il suo sostegno all’Ucraina e il riconoscimento della Crimea come parte dell’Ucraina“.
E poi, come sempre, spunta lui: Donald Trump. Che volteggia sull’Air Force One, diretto tra Qatar ed Emirati. E sentenzia: “Non succederà nulla finché io e Putin non ci incontreremo”. Non è chiaro se parlasse sul serio o se stesse solo preparando il prossimo show. Per ora, ha detto che potrebbe farsi vedere in Turchia venerdì “se succede qualcosa”. Ma nessuno si è scomodato per confermare un vertice last minute. Secondo l’agenzia russa Tass, che ha citato una fonte vicina all’organizzazione degli incontri, i colloqui inizieranno il 16 maggio. Il portavoce del Ministero degli Esteri turco ha, però, detto all’agenzia Ria Novosti che non è stata ancora presa una decisione definitiva.
FONTE: AGENZIA DI STAMPA DIRE (WWW.DIRE.IT)