I risultati del trial di fase Ib Heart-2 confermano l’efficacia della terapia genica VERVE-102 nel ridurre significativamente i livelli di colesterolo LDL nel sangue
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I risultati del trial di fase Ib Heart-2 confermano l’efficacia della terapia genica VERVE-102 nel ridurre significativamente i livelli di colesterolo LDL nel sangue. Il farmaco, progettato per disattivare permanentemente il gene PCSK9 nel fegato, ha dimostrato una riduzione fino al 69% nei pazienti trattati con la dose più alta.
I dati sono stati diffusi dall’azienda sviluppatrice della terapia di editing genetico (Verve Therapeutics).
Il nuovo trattamento segue le sperimentazioni di VERVE-101, una versione precedente del farmaco, il cui sviluppo è stato sospeso nell’aprile 2024 a causa di effetti collaterali legati al rivestimento lipidico delle nanoparticelle (LNP).
La versione attuale, VERVE-102, utilizza un rivestimento basato sulla molecola zuccherina GalNAc (N-acetilgalattosamina), che ne migliora la selettività per gli epatociti attraverso i recettori LDL e delle asialoglicoproteine.
Riduzione dose-dipendente del PCSK9 e del colesterolo LDL
Nel trial Heart-2, 14 pazienti affetti da ipercolesterolemia familiare eterozigote e/o da malattia coronarica prematura hanno ricevuto una singola infusione del farmaco e sono stati monitorati per almeno 28 giorni.
Il trattamento ha prodotto una riduzione dose-dipendente del PCSK9 e del colesterolo LDL. I partecipanti sono stati suddivisi in tre gruppi, ricevendo dosi di 0,3 mg/kg, 0,45 mg/kg e 0,6 mg/kg. Nel gruppo con il dosaggio più elevato, la riduzione media del colesterolo LDL è stata del 53%, con un picco massimo del 69%.
Sul fronte della sicurezza, la terapia è stata ben tollerata. Non si sono verificati eventi avversi gravi, tossicità dose-limitante o complicazioni cardiovascolari. Un solo paziente ha manifestato una reazione infusiva di grado 2, risolta con paracetamolo. Inoltre, non sono emersi trend preoccupanti nei valori di enzimi epatici, bilirubina e conta piastrinica.
Verso una nuova era nel trattamento cardiovascolare
Secondo Eugene Braunwald del Brigham and Women’s Hospital di Boston, membro del comitato scientifico di Verve Therapeutics, una singola dose di VERVE-102 potrebbe garantire benefici duraturi e rappresentare una svolta per la gestione delle dislipidemie.
Braunwald sottolinea come l’aderenza alle terapie lipidiche tradizionali sia spesso limitata, dato che circa il 50% dei pazienti interrompe il trattamento entro un anno. Questo nuovo approccio potrebbe eliminare la necessità di assunzioni quotidiane o di iniezioni periodiche, spostando la terapia verso un’unica somministrazione per il controllo prolungato del colesterolo LDL.
Verve Therapeutics prevede di pubblicare i dati finali di Heart-2 nella seconda metà del 2025 e di avviare il primo paziente nella fase II del trial clinico, che sarà condotto in Regno Unito, Canada, Israele, Australia e Nuova Zelanda.
La compagnia sta inoltre sviluppando altre terapie geniche, tra cui VERVE-201, mirato al gene ANGPTL3, responsabile dell’aumento di LDL e trigliceridi, e VERVE-301, focalizzato sul gene LPA, che influenza la produzione di Lp(a).