Fine vita, il Governo Meloni impugna la legge della Regione Toscana. FdI: “Bene, legge va fatta in Parlamento”
Il governo nel corso della riunione del Consiglio dei ministri di oggi, ha impugnato – secondo quanto si apprende – la legge sul fine vita della Regione Toscana approvata a marzo scorso.
Il Consiglio regionale toscano aveva approvato la norma sul fine vita che attua, dopo la raccolta di 10.000 firme promossa dall’associazione Luca Coscioni e le profonde rivisitazioni del dispositivo stabilite dalla maggioranza, la sentenza della Corte Costituzionale del 2019.
DONZELLI: BENE IMPUGNAZIONE, LEGGE VA FATTA IN PARLAMENTO
Il governo impugnando la legge sul fine vita toscana “ha fatto bene. Credo sia impensabile che ciascuna Regione possa decidere di normare su un tema così centrale e importante”.
Lo sottolinea a Firenze il responsabile nazionale Organizzazione di Fdi, Giovanni Donzelli, a margine della due giorni organizzata al teatro Niccolini, ‘Spazio cultura’.
“Immaginatevi cosa potrebbe accadere con una legge sul fine vita in Toscana, un’altra in Umbria o nel Lazio: chi abita al confine cosa fa, quale legge ha?”.
Chi risiede “in una strada ha un diritto a un fine vita, un altro che abita nella strada di fronte o nella stessa strada ma a un numero civico dispari invece che pari, ha un altro diritto?”, chiede ancora. Ecco, sottolinea, “su questi temi esiste il Parlamento che, con la sinistra in maggioranza, per anni non ha fatto nulla. Ci sarà il tempo in cui in Parlamento affronteremo il tema però in modo non ideologico”.
Anche perché “credo che sia una mancanza di rispetto verso le persone che stanno male, che su questi temi stanno vivendo delle tragedie, farne una battaglia politica, partitica, mettendo e piantando bandierine”.
Invece “ci vuole rispetto per tutti. Dobbiamo toglierci la maglietta dei giocatori politici quando si parla della vita per provare a rappresentare tutti insieme il nostro popolo”.
Il Parlamento, quindi, quando ci metterà mano? “Nei tempi utili e necessari possibili. Sicuramente il centrodestra in Parlamento lo farà prima del centrosinistra, che non l’ha fatto negli ultimi anni e oggi, strumentalmente, solleva il problema sia in Parlamento che in alcune Regioni”.
FONTE: AGENZIA DI STAMPA DIRE (WWW.DIRE.IT)