Per i pazienti con cancro della vescica non muscolo invasivo ad alto rischio, TAR-200 promettente per chi non risponde a BCG
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In pazienti con carcinoma della vescica non muscolo invasivo ad alto rischio che non rispondono al trattamento standard con il bacillo di Calmette-Guérin (BCG) e carcinoma in situ, il trattamento con TAR-200, un sistema di rilascio intravescicale di gemcitabina, potrebbe rappresentare un’alternativa alla cistectomia radicale.
A mostrarlo sono i primi risultati dello studio di fase 2b SunRISe-1 presentati durante l’ultimo convegno annuale dell’American Urological Association (AUA), svoltosi di recente a Las Vegas.
TAR-200 in monoterapia ha prodotto il più alto tasso di risposta completa finora riportato con un singolo agente in pazienti con carcinoma della vescica non muscolo invasivo non responsivo al BCG ad alto rischio, con carcinoma in situ, con o senza malattia papillare, secondo gli sperimentatori.
I dati presentati sono quelli ottenuti in una coorte dello studio (coorte 2; 85 pazienti) e mostrano un tasso di risposta completa dell’82,4% (IC al 95% 72,6%-89,8%) nei pazienti con carcinoma della vescica non muscolo invasivo ad alto rischio con carcinoma in situ, non responsivi al BCG (con o senza malattia papillare) trattati con TAR-200 in monoterapia con un tasso di risposta completa a 12 mesi del 46%. Inoltre, le stime di Kaplan-Meier dei tassi di guarigione a 12 e 24 mesi sono risultate rispettivamente del 52,4% (IC al 95% 40,7%-62,8%) e del 44,7% (IC al 95% 33,1%-55,7%).
Risposte rapide
La risposta completa è stata raggiunta rapidamente (tempo mediano 2,8 mesi; range: 2,1-8,3). In particolare, il 96% dei pazienti ha raggiunto la risposta completa entro i primi 3 mesi. Inoltre, secondo gli sperimentatori, il tasso di risposta completa è stato coerente tra i vari sottogruppi di pazienti.
«Lo standard di cura per i pazienti con cancro della vescica non muscolo invasivo non responsivo al BCG e ad alto rischio è la cistectomia radicale», ha affermato Joseph Jacob, dell’Upstate University Hospital di Syracuse, nello stato di New York, che ha presentato i dati. «La cistectomia radicale è un intervento che cambia la vita, con una morbilità significativa e un tasso di mortalità a 90 giorni fino all’8%. Purtroppo, molti pazienti non possono o non vogliono sottoporsi a cistectomia radicale. Le opzioni terapeutiche approvate dalla Fda sono limitate per i pazienti con cancro vescicale non muscolo invasivo non responsivi al BCG e ad alto rischio».
Un sistema innovativo
TAR-200 è un nuovo sistema progettato per fornire un rilascio di gemcitabina localizzato nella vescica e prolungato nel tempo. TAR-200, che viene collocato nella vescica in regime ambulatoriale senza necessità di anestesia, non interferisce con le attività quotidiane e garantisce un rilascio di farmaco continuo direttamente nella vescica, offrendo un nuovo approccio per il trattamento nella fase iniziale di questo tumore.
Nel dicembre 2023, la Fda ha concesso a TAR-200 la designazione di terapia innovativa per il trattamento di pazienti adulti con cancro della vescica non muscolo invasivo, non responsivo al BCG e ad alto rischio che non sono idonei o hanno scelto di non sottoporsi a cistectomia radicale. Inoltre, nel gennaio 2025, è stata presentata all’Fda una domanda di approvazione dell’agente per il trattamento di pazienti con cancro della vescica non muscolo invasivo e non responsivo a BCG e ad alto rischio con carcinoma in situ, con o senza tumori papillari.
Lo studio SunRISe-1
Lo studio SunRISe-1 (NCT04640623) è un trial multicentrico, randomizzato in aperto, che valuta l’efficacia e la sicurezza di TAR-200, nei pazienti con cancro della vescica non muscolo invasivo non responsivo al BCG, ad alto rischio e che non sono eleggibili o non hanno acconsentito a sottoporsi a cistectomia radicale.
Nelle coorti 1, 2 e 3 dello studio, sono stati arruolati pazienti adulti con cancro della vescica non muscolo invasivo ad alto rischio confermato all’istologia e con carcinoma in situ, con o senza malattia papillare. I pazienti dovevano avere un performance status ECOG pari o inferiore a 2, una malattia persistente o ricorrente nei 12 mesi dal completamento della terapia con BCG e non essere candidati alla cistectomia radicale.
La coorte 4 era composta da pazienti con cancro della vescica non muscolo invasivo ad alto rischio di tipo papillare senza carcinoma in situ. Nella coorte 1 i pazienti sono stati trattati con la combinazione di TAR-200 e di cetrelimab, nelle coorti 2 e 3 con TAR-200 o cetrelimab in monoterapia, mentre nella coorte 4 con TAR-200 in monoterapia. TAR-200 è stato somministrato una volta ogni 3 settimane per le prime 24 settimane e successivamente ogni 12 settimane fino alla settimana 96 di trattamento.
Nelle coorti 1, 2 e 3 l’endpoint primario era il tasso complessivo di recidive. I principali endpoint secondari includevano la durata della risposta (DOR), la sopravvivenza globale (OS), la sicurezza, la tollerabilità e la qualità di vita correlata alla salute (HRQOL). Nella coorte 4 l’endpoint primario era la sopravvivenza libera da malattia (DFS).
Nella coorte 2, i pazienti al basale presentavano un’età mediana di 71,0 anni (range: 40-88). Per la maggior parte erano uomini (80%), di razza bianca (87%), ex assuntori di nicotina (59%), con un ECOG performance status pari a 0 (92%) e malattia con solo carcinoma in situ (67%). Il numero mediano di dosi di BCG assunte in precedenza era 12 (range: 7-42) e il tempo mediano dall’ultima somministrazione di BCG alla diagnosi di carcinoma in situ era di 3,2 mesi (range: 0-22).
Più del 50% delle risposte oltre un anno
Nella coorte 2, la DOR mediana è stata di 26 mesi (IC al 95% 8,3 – non valutabile). La recidiva di tumore vescicale non muscolo invasivo ad alto rischio è stata osservata nel 32,9% dei responder e il 5,7% ha mostrato una progressione della malattia a T2 o oltre. A 12 mesi l’86,6% (IC al 95% 76,6%-92,6%) dei pazienti non era stato sottoposto alla rimozione chirurgica della vescica.
Le probabilità stimate di DOR a 12 e 24 mesi sono state rispettivamente del 56,2% (IC al 95% 43,4%-67,1%) e del 51,8% (IC al 95% 38,7%-63,4%). Il tasso di DOR a 12 mesi era del 52,9% e il 47,1% era ongoing al cutoff dei dati.
Buona tollerabilità
Nella coorte 2, la maggior parte degli eventi avversi emergenti dal trattamento è stata di grado 1 o 2 e si sono risolti dopo un tempo mediano di poco più di 3 settimane. Cinque pazienti hanno manifestato almeno un evento avverso serio correlato al trattamento mentre il 3,5% dei pazienti ha interrotto la monoterapia con TAR-200 a causa di eventi avversi correlati alla terapia. Non si sono registrati decessi correlati al trattamento.
Gli eventi correlati al trattamento di qualsiasi grado e di grado 3 o superiore si sono verificati con percentuali dell’83,5% e del 12,9% rispettivamente. Quelli di qualsiasi grado più comuni hanno incluso pollachiuria (43,5%), disuria (40%) e urgenza minzionale (24,7%). Gli eventi correlati al trattamento di grado 3 o superiore hanno incluso dolore al tratto urinario (4,7%), dolore alla vescica (2,4%) e infezione delle vie urinarie (1,2%). «L’HRQOL è rimasta elevata [durante] il trattamento con TAR-200 e la monoterapia con TAR-200 è stata ben tollerata con rari casi di eventi avversi seri correlati al trattamento e interruzione del trattamento», ha concluso Jacob.
La sicurezza e l’efficacia di TAR-200 sono in corso di valutazione in studi di fase 2 e 3: nei pazienti con cancro della vescica invasivo della muscolatura nello studio SunRISe-4, e nei pazienti con tumore non muscolo invasivo negli studi SunRISe-3 e SunRISe-5.
Bibliografia
J.M. Jacob, et al. TAR-200 monotherapy in patients with Bacillus Calmette-Guerin–unresponsive high-risk non–muscle-invasive bladder cancer carcinoma in situ: 1-year durability and patient-reported outcomes from SunRISe-1. AUA 2025; P2s.