Tre mostre al femminile al Palazzo Pretorio di Terra del Sole


Sabato 3 maggio, alle ore 17, al Palazzo Pretorio di Terra del Sole nel Comune di Castrocaro (FC), saranno inaugurate tre mostre

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Sabato 3 maggio, alle ore 17, al Palazzo Pretorio di Terra del Sole nel Comune di Castrocaro (FC), saranno inaugurate tre mostre organizzate dal Presidente della Pro Loco Andrea Bandini: SUGGESTIONI E VOLTI AL FEMMINILE. TRA STORIA, MITO E LEGGENDA” a cura di Marilena Spataro (critica d’arte e Presidente Associazione Culturale Logos); le due mostre individuali di Salvatore Gennaro dal titolo “ARCHEOLOGIA DEI VOLTI” e “PAOLO E FRANCESCA, VISIONI DAL CUORE”, curate da Andrea Antonioli (storico, archeologo e scrittore) e Vittorio Spampinato (critico d’arte e Direttore di NuovaMente)con la collaborazione della Compagnia di Ricerca con Nadia Fabbri e Marino Fantuzzi, l’Associazione Culturale Logos e il Centro Studi Olim Flaminia. L’inaugurazione delle tre mostre avverrà al cospetto delle massime autorità cittadine con un programma che prevede un focus sulle tematiche della parità di genere, empowerment femminile, la violenza sulla donna.

SUGGESTIONI E VOLTI AL FEMMINILE. TRA STORIA, MITO E LEGGENDA, è una mostra che vede esporre 30 artisti, maestri ed emergenti, con oltre 50 opere dai diversi linguaggi espressivi, che vanno dalla pittura, all’incisione, dalla fotografia alla scultura, dalla ceramica al mosaico, dalla installazione all’arte digitale.

Ogni artista è chiamato dai curatori, Marilena Spataro, Laura Luciano e Alberto Gross, a indagare il mondo femminile attraverso la rappresentazione del volto, ovvero attraverso le sollecitazioni che dal volto e, più in generale dall’universo donna, giungono all’immaginario d’artista.

Dipingere il volto e’ fare pittura dell’anima. Parimenti rappresentarlo, oltre che pittoricamente, ricorrendo alla scultura e a ogni altra tecnica artistico formale, è esplorare le pieghe più profonde della coscienza umana, dentro

Quell’ universo sconosciuto ed enigmatico definito dalla psicanalisi inconscio. Già presente nell’antichità, l’arte del ritratto si afferma prepotentemente nel primo Rinascimento con le ricerche sulla fisiognomica avviate da Leonardo da Vinci. Una ricerca artistica e scientifica quella del Maestro, e dei suoi contemporanei, che mai ha smesso di affascinare gli artisti e i loro estimatori da lì in poi e fino a oggi, come dimostra un fiorire di iniziative pubbliche e private in questa direzione. Così per il prezioso evento espositivo internazionale, IL RITRATTO DELL’ARTISTA, in corso fino al 29 giugno, ai Musei San Domenico di Forlì, e, dedicato, in particolare, all’autoritratto. Mostra alla quale, per affinità tematica e per contiguità territoriale, è collegata , unitamente ad altre due apprezzabili iniziative culturali ed espositive, la rassegna di opere “Suggestioni e Volti al femminile. Tra Storia, mito e leggenda”, presente a Palazzo Pretorio, Terra del Sole, dal 3 maggio al 6 giugno 2025.

Tutte i lavori in mostra hanno come comune denominatore la straordinaria qualità di avere colto gli aspetti più profondi dell’animo femminile facendo emergere i tratti distintivi di un mondo complesso quanto magico e misterioso. Un mondo spesso, troppo spesso, ignorato da una società rivolta a valorizzare piu’ l’aspetto esteriore del femminile che i sentimenti, le emozioni, le valorialita’ che lo caratterizzano; in sintesi quel fascino segreto racchiuso in ogni donna. Donne del Mito, della Storia. Sante, eroine, signore del quotidiano. Donne di ieri, donne di oggi. Semplicemente Donne. Sempre e comunque speciali, perché Donne!

La mostra “Archeologia dei Volti” evidenzia le doti artistiche di Salvatore Gennaro, allievo di Nello Galvani in arte “il Cotignola”) e consiste in un viaggio tra i volti di personaggi della Storia e del mito, attraverso un dialogo costruttivo tra arte, archeologia, fisiognomica, supportato da discipline come storia, letteratura, filosofia, semiotica e antropologia. Si tratta di una interazione multidisciplinare che con profondità e suggestione si pone l’obiettivo di indagare il pensiero e la natura umana attraverso volti interpretati dal linguaggio artistico e dalla personalitàdel talentuoso artista Salvatore Gennaro.

«È possibile fissare un modello fisiognomico, cercando in ogni volto la coesistenza di più lingue, il deposito di più età che, come nell’archeologia, si stratificano rivelando messaggi e simboli oscuri da decodificare, applicando lo stesso principio alle rocce nell’incedere delle ere geologiche?» (A. Antonioli)

«Qui è la bellezza, qui è la conservazione, qui è il rilancio dell’idea, dove per idea non è l’aver voluto realizzare un progetto estetico che richiami alla memoria obliata ma che proietti nel futuro Significati e Valori, racconti e ideali i quali, nella dimensione spazio-tempo da noi vissuta in un’apparente realtà intrisa di fatti e cronache spesso preoccupanti se non addirittura tragici, risuona come una lettura dell’anima… (V. Spampinato)

«I volti sono essi stessi parti della comunicazione, esperienze empiriche perché visti, entrano a far parte delle percezioni sensoriali per chi li osserva, ossia rappresentano l’espressione a cui corrisponde un contenuto intellettuale (uno o più concetti). La semiologia si pone allora la domanda: che relazione c’è tra la percezione sensoriale del volto, empirica da parte dell’osservatore, e il contenuto concettuale che tale espressione significa?» (R. Ongania)

Il tema dei volti si approfondisce e si complica con la mostra “Paolo e Francesca, visioni dal cuore”, è un’ulteriore espressione del talento artistico di Gennaro che prende vita dal progetto multidisciplinare “PAOLO E FRANCESCA. AMANTI PER L’ETERNITÀ” che ha coinvolto 38 Comuni romagnoli e italiani, nonché numerosi Enti e Istituzioni culturali e sociali sia italiani che stranieri. La vicenda di Paolo e Francesca costituisce un bene culturale, un “memorabilia” straordinario, un patrimonio storico-letterario, sociale e pedagogico unico e totalizzante, un fenomeno fatto di valori intellettuali, morali e di costume a livello globale che pertanto va valorizzato, tutelato, conservato e promosso. Nelle opere di Gennaro, la vicenda terrena e ultraterrena di Paolo e Francesca si diversifica e si articola notevolmente nella scelta dei momenti all’interno dell’episodio, con conseguenti innumerevoli tipi di approccio al soggetto, per cui l’intreccio fra vista e udito si fa fitto e labirintico e accende le emozioni dell’osservatore.