Un punteggio di rischio genetico (PRS), basato su varianti associate alla BPCO, sarebbe più efficace nell’individuare casi non diagnosticati rispetto ai soli fattori di rischio convenzionali
![]()
Uno studio recentemente pubblicato su Jama ha dimostrato che un punteggio di rischio genetico (PRS), basato su varianti associate alla BPCO, sarebbe più efficace nell’individuare casi non diagnosticati rispetto ai soli fattori di rischio convenzionali e ai sintomi respiratori. Nello specifico, l’aggiunta del PRS al punteggio clinico del Lung Function Questionnaire ha migliorato significativamente l’area sotto la curva (AUC) di 0,03-0,06, il che si traduce in un incremento del 3-6% nella precisione della diagnosi di BPCO di grado moderato o grave.
Disegno dello studio
Per verificare il valore aggiunto del PRS nel portare alla luce i casi di BPCO non diagnosticati con i fattori di rischio convenzionali e i sintomi respiratori, i ricercatori hanno analizzato due coorti di pazienti statunitensi:
– Framingham Heart Study (3.385 partecipanti, età media 52 anni, 45,9% uomini), con il 4,7% degli individui dello studio affetti da BPCO diagnosticata tramite spirometria
– COPDGene Study (4.095 partecipanti, età media 56,8 anni, 55,5% uomini), con il 18,9% dei individui affetti da BPCO diagnosticata tramite spirometria
L’analisi ha confrontato il PRS con il Lung Function Questionnaire, un punteggio basato su età, storia di fumo e sintomi respiratori auto-riferiti.
Risultati principali
Dall’analisi dei dati è emerso che l’integrazione del PRS ha migliorato l’AUC da 0,78 a 0,84 (P<0,001) nella coorte di Framingham, da 0,69 a 0,72 (P=0,04) nei partecipanti afroamericani non ispanici di COPDGene, e da 0,75 a 0,78 (P<0,001) nei partecipanti di etnica Caucasica non ispanici di COPDGene.
Usando una soglia del 10% di rischio per raccomandare la spirometria, il PRS ha permesso di riclassificare correttamente il 13,8% dei casi di BPCO in una delle coorti di validazione, ma senza miglioramenti significativi nell’altra.
Non solo: Il PRS ha mostrato maggior sensibilità a soglie di rischio basse e maggior valore predittivo positivo a soglie di rischio elevate, suggerendo che la sua utilità dipenda dal contesto clinico e dalla prevalenza della BPCO non diagnosticata.
Tuttavia, lo studio ha anche mostrato che il punteggio PRS presenta una maggiore accuratezza nelle popolazioni di origine europea, mentre è meno efficace nei partecipanti afroamericani, a causa della bassa portabilità transetnica dei punteggi poligenici sviluppati su dati europei.
Riassumendo
Nel complesso, i risultati di questo studio suggeriscono che il PRS può integrare le strategie convenzionali per individuare la BPCO non diagnosticata e può indirizzare i pazienti verso la spirometria.
Gli esperti sottolineano che l’impiego clinico del PRS richiede ulteriori studi, specialmente per migliorare la sua applicabilità a popolazioni diverse. L’integrazione di dati genetici con anamnesi, misurazioni fisiologiche e imaging toracico potrebbe ottimizzare le strategie di individuazione della BPCO.
Bibliografia
Zhang J, et al. Polygenic risk score added to conventional case finding to identify undiagnosed chronic obstructive pulmonary disease. JAMA. 2025; 333(9):784-792. doi:10.1001/jama.2024.24212
Leggi