Il cardinale Becciu e il conclave: il prelato sardo avrebbe deciso di rinunciare


Nei giorni scorsi il suo diritto a partecipare al Conclave è diventato un caso: ecco perché e come mai il cardinale Becciu avrebbe deciso di rinunciare “per il bene della Chiesa”

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Il Cardinale Angelo Becciu sarebbe pronto a un passo indietro e a comunicare la propria rinuncia a partecipare al conclave, l’assemblea di prelati che nelle prossime settimane ha il compito di scegliere il nuovo Papa dopo la morte di Jorge Mario Bergoglio. Il fatto che partecipasse o meno, negli ultimi giorni, era diventato un caso. Ma chi è Angelo Becciu? Già prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi e ai “diritti connessi al cardinalato” (un importante incarico del Vaticano legato alle santificazioni), nel settembre 2020 finì in uno scandalo legato ad un immobile di lusso in Sloane Avenue a Londra acquistato dal Vaticano per oltre 200 milioni di euro. Una vicenda in seguito alla quale rassegnò subito le dimissioni (accettate da Papa Francesco) e per cui, alla fine del 2023, arrivò una condanna a cinque anni e sei mesi di reclusione e all’interdizione perpetua dai pubblici uffici (più una multa di 8 mila euro per peculato). Becciu ha presentato ricorso in appello. Nel frattempo Becciu, pur mantenendo il titolo di cardinale, ha chiuso con ogni incarico nella Curia romana.

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IL BRACCIO DI FERRO SULLA PARTECIPAZIONE AL CONCLAVE

Nei giorni scorsi, il cardinale Pietro Parolin (già segretario di Stato) avrebbe sollevato il ‘caso’ Becciu, sostenendo che non potesse partecipare al Conclave, ma il prelato si è difeso, sostenendo di avere diritto a prendere parte al Conclave e a votare, facendo sapere che con Papa Francesco erano vicini a trovare una soluzione. In un’intervista di questi giorni ha raccontato di aver incontrato il Pontefice a gennaio, prima del ricovero al Gemelli a febbraio, e che lui gli avrebbe detto “Penso di aver trovato una soluzione”. Nelle ultime ore, però, Becciu avrebbe deciso di lasciar perdere e di fare un passo indietro “per il bene della Chiesa”. Una decisione arrivata dopo un incontro avvenuto ieri, lunedì 28 aprile, in Vaticano e dopo che il cardinale Pietro Parolin ha reso nota l’esistenza di due lettere dattiloscritte e siglate dal Pontefice (con la F), una del 2023 e l’altra dello scorso mese di marzo, nel pieno della malattia.

CHI È ANGELO BECCIU

Ordinato sacerdote nel 1972, il prelato originario di Pattada, nel Sassarese, vanta una lunga carriera ‘diplomatica’. Entrato nel servizio diplomatico della Santa Sede il 1° maggio 1984, ha prestato la propria opera presso le rappresentanze pontificie in Repubblica Centroafricana, Sudan, Nuova Zelanda, Liberia, Gran Bretagna, Francia e Stati Uniti. Con Papa Giovanni Paolo II è stato nunzio apostolico in Angola, a São Tomé e Principe. Sotto Papa Benedetto XVI, invece, è stato nunzio a Cuba.

FONTE: AGENZIA DI STAMPA DIRE (WWW.DIRE.IT)