A “Casa sapiens” stasera su Rai Scuola l’importanza e i segreti delle piante


La puntata “Lunga vita alle piante”, in onda sabato 26 aprile alle 21.00 su Rai Scuola (canale 57 del digitale terrestre), per “Casa Sapiens”

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Perché le piante sono così indispensabili e perché, invece, l’uomo le distrugge? Sono tra interrogativi sui quali si concentra la puntata “Lunga vita alle piante”, in onda sabato 26 aprile alle 21.00 su Rai Scuola (canale 57 del digitale terrestre), per “Casa Sapiens”. Da sempre, il mondo vegetale è un esempio di resilienza:  pochi mesi dopo una devastazione come quella causata dal lancio della bomba atomica a Hiroshima il 6 agosto del 1945, ad esempio, un salice piangente che era a soli cento metri dal punto della detonazione, con l’arrivo della primavera, ha ricominciato a germogliare. Qualcosa di simile è accaduto anche a Pripyat, la città ucraina abbandonata a seguito del disastro della centrale nucleare di Chernobyl nel 1986: dopo decenni le piante hanno invaso strade e palazzi, verdeggiando dove prima era la più completa desolazione e riprendendosi lo spazio un tempo colonizzato dai Sapiens.

Non è un caso se l’organismo più antico del Pianeta sia una foresta. Si chiama Pando, si trova nello Stato dello Utah, negli Stati Uniti, ed è costituita da migliaia di pioppi tremuli geneticamente identici e collegati da un sistema di radici condivise. La sua loro va dai 16 agli 80 mila anni. L’organismo più antico al mondo è una pianta e, come ricorda il neuroscienziato Stefano Mancuso, gli alberi sono una storia affascinante di resistenza, salvano vite, sopravvivono e ci permettono di sopravvivere. Le piante sanno come rinascere, hanno una percezione perfetta dell’ambiente che le circonda e, anche se quasi tutte non possono muoversi da dove hanno le radici, alcune specie come i pomodori e il tabacco sono capaci di comunicare emettendo onde sonore. Le piante sono dotate di intelligenza collettiva e per questo cooperano anziché combattersi.

Le piante possono vivere in simbiosi anche con gli animali, soprattutto insetti e insegnano che anche gli uomini dovrebbero proteggerle anche per tutto quello che il mondo vegetale assicura all’umanità: riciclano l’anidride carbonica e qualsiasi altro tipo di inquinante organico, forniscono ossigeno, cibo, legname e medicinali e mitigano gli effetti del cambiamento climatico. È il caso della posidonia che 30 milioni di anni fa viveva sulla terraferma ed è poi migrata nel mare, dove si adopera anche per arginare gli effetti nefasti del cambiamento climatico: nel Mediterraneo la posidonia libera nell’ambiente fino a 20 litri di ossigeno al giorno per ogni metro quadrato di prateria. Consentendo anche a noi Sapiens di fare qualche passo in più verso il futuro.

Nonostante questo, l’uomo continua a distruggere le piante. Secondo uno studio recente negli ultimi 250 anni si sono estinte 570 specie di piante da seme, una media di 3 all’anno, 500 volte più velocemente di quanto solitamente accade in natura. Per ricavare legname, per conquistare spazio all’agricoltura e alle costruzioni stiamo sterminando questo mondo senza battere ciglio. Secondo il WWF, dal 1970 è andato perduto il 20% della foresta dell’Amazzonia: negli ultimi 50 anni, complici anche gli incendi, nella foresta amazzonica è stato distrutto un territorio grande quanto la Turchia.

“Casa Sapiens”, prodotto da Rai Cultura, è un programma di Mario Tozzi, Diego Garbati, Federica De Maria, Mario Ferrari, Daniela Mazzoli, Nicoletta Piu, supervisione alla regia Luca Lepone, a cura di Eleonora Ottaviani, produttore esecutivo Valentina Valore, capo progetto Diego Garbati, regia Mario Ferrari.