Fibrosi cistica: tripletta allevia alcuni sintomi di malattia dopo trapianto polmonare


Nei pazienti con Fibrosi cistica, elexacaftor-tezacaftor-ivacaftor allevia alcuni sintomi di malattia dopo trapianto polmonare

Fibrosi cistica: nuovi dati presentati da Vertex Pharmaceuticals confermano benefici del trattamento con Kaftrio e i modulatori CFTR

Uno studio olandese suggerisce che la terapia tripla a base di elexacaftor, tezacaftor e ivacaftor potrebbe alleviare i problemi respiratori e digestivi negli adulti con fibrosi cistica (FC) che hanno subito un trapianto polmonare. Tuttavia, i ricercatori hanno osservato un lieve ma significativo aumento della creatinina, un possibile segnale di compromissione della funzionalità renale. Questo valore, però, si è stabilizzato dopo l’aggiustamento del dosaggio degli inibitori della calcineurina, farmaci immunosoppressori utilizzati per prevenire il rigetto dei polmoni trapiantati.

Lo studio, pubblicato su JHLT Open, sottolinea l’importanza di un attento monitoraggio della funzione renale e dei livelli di immunosoppressori durante il trattamento con elexacaftor/ tezacaftor/ivacaftor.

Razionale e obiettivi dello studio
Da quando la terapia tripla a base di elexacaftor, tezacaftor e ivacaftor  è stata approvata nel trattamento della FC, il numero di pazienti che necessitano di un trapianto polmonare è diminuito, ricordano i ricercatori nell’introduzione allo studio.
Tuttavia, il suo impiego nei pazienti già trapiantati è stato limitato per via delle incertezze sulla sua efficacia in questa popolazione e sulle possibili interazioni con gli immunosoppressori.

Per sciogliere questi dubbi è stato implementato il nuovo studio, che ha coinvolto 50 adulti con FC provenienti da tre centri trapiantologici dislocati sul territorio dei Paesi Bassi. I ricercatori hanno confrontato la gravità dei sintomi prima e tre mesi dopo l’inizio della terapia con la terapia tripla, concentrandosi sui problemi extra-polmonari che persistono dopo il trapianto.

Disegno dello studio e risultati principali
Tutti i partecipanti erano portatori di almeno una copia della mutazione F508del (la più comune nella fibrosi cistica), mentre il 68% ne aveva due. L’età media era di 42 anni e il 62% di questi pazienti era di sesso maschile. Mediamente, erano trascorsi 11 anni dal loro trapianto polmonare e quasi tutti (98%) assumevano inibitori della calcineurina come terapia immunosoppressiva (anti-rigetto).

Il sintomo più diffuso tra i partecipanti era rappresentato dalla insufficienza pancreatica (82%), causata dall’accumulo di muco che impedisce il rilascio degli enzimi digestivi nell’intestino. Anche la rinosinusite cronica era comune in questi pazienti (80%).
Dopo tre mesi di trattamento con elexacaftor, tezacaftor e ivacaftor, i pazienti hanno riportato un miglioramento significativo nei sintomi della rinusinusite cronica, con una riduzione mediana di 19 punti nel punteggio SNOT-22 (un test che valuta la gravità della patologia). Nel 69% dei casi, il miglioramento è stato clinicamente rilevante (≥8 punti).

Anche i sintomi digestivi, come dolori addominali, crampi, stitichezza, feci molli, perdita di appetito e impiego di antiacidi o lassativi, sono migliorati in modo significativo. Questi benefici si sono tradotti in un miglioramento generale della qualità della vita, come evidenziato dal punteggio CFQ-R (CF Questionnaire-Revised), che ha mostrato progressi nella respirazione, nell’alimentazione, nella digestione e nel benessere emotivo. I pazienti hanno inoltre riferito un aumento dell’energia e una percezione generale migliore della propria salute.

Per mantenere i livelli di inibitori della calcineurina entro limiti di sicurezza, il dosaggio giornaliero è stato ridotto in media del 33%, passando da 6 mg a 4 mg. La creatinina è aumentata leggermente dopo l’inizio del trattamento, ma si è stabilizzata dopo la modifica della terapia immunosoppressiva.

Limiti dello studio e considerazioni future
Nonostante i benefici osservati nei sintomi respiratori e digestivi, lo studio non ha mostrato, con la terapia tripla, effetti significativi su altre complicanze della fibrosi cistica, come il sottopeso o il diabete correlato alla malattia. I ricercatori, inoltre, non hanno nascosto alcuni limiti metodologici del lavoro. Tra questi si segnalano: il numero ridotto di partecipanti allo studio, l’assenza di un gruppo di controllo e il periodo di osservazione piuttosto breve.

Ciò detto, i risultati di questo primo studio prospettico multicentrico che ha valutato l’effetto della terapia tripla nella FC post-trapianto polmonare ne hanno dimostrato gli effetti favorevoli sulla rinosinusite cronica con poliposi nasale, sui sintomi gastrointestinali e sulla qualità di vita.

Si raccomanda, tuttavia, un attento monitoraggio della funzione renale e dei livelli degli inibitori di calcioneurina.

Nicola Casella

Bibliografia
On behalf of the KOALA study group, Evaluation of Elexacafor/Tezacaftor/Ivacaftor therapy after lung transplantation in Cystic Fibrosis: The Dutch National KOALA study; 7; February 2025, 100210
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