BPCO: per sei pazienti su dieci anche il sintomo della fatigue


BPCO, sei pazienti su 10 presentano anche il sintomo “fatigue” secondo i risultati di una metanalisi multicentrica internazionale

La mortalità per tutte le cause nei pazienti con Bpco tende ad aumentare in presenza di tappi di muco che ostruiscono le vie aeree respiratorie di calibro medio-grande

La prevalenza della “fatigue” tra i pazienti affetti da BPCO a livello globale è di circa il 59%, stando ai  risultati di una revisione sistematica della letteratura, con annessa metanalisi, recentemente pubblicata su Respiratory Medicine. Per ridurre gli effetti negativi della “fatigue” in questi pazienti, secondo i ricercatori, sarebbe necessario approfondire  i meccanismi di insorgenza del sintomo e i suoi fattori di rischio al fine di ottimizzarne la gestione.

Razionale e obiettivi dello studio
Diverse variabili hanno portato a discrepanze nei dati sulla prevalenza della “fatigue” nei pazienti con BPCO, spiegano i ricercatori nell’introduzione allo studio. Tra i principali fattori di variabilità si segnalano le differenze regionali nelle popolazioni studiate, la dimensione del campione e la diversità degli strumenti utilizzati per valutare il sintomo. Per questo motivo, gli autori del nuovo studio hanno cercato di stimare la prevalenza globale della fatica nei pazienti con BPCO.

Disegno dello studio e risultati principali
Lo studio prevedeva, in primis, una revisione sistematica della letteratura, condotta sui principali database bibliografici biomedici, volta all’identificazione di tutti gli studi trasversali, caso-controllo e di coorte in lingua cinese o inglese, riguardanti pazienti di età pari o superiore ai 18 anni con diagnosi clinica di BPCO, pubblicati fino ad agosto 2024.

Gli studi selezionati avevano utilizzato strumenti di valutazione della “fatigue” e riportavano la prevalenza del sintomo come indicatore di outcome.

La ricerca di letteratura ha portato ad identificare 25 studi, per un totale di 6.830 pazienti provenienti da 9 paesi: Svezia (9 studi), Cina (8), Paesi Bassi (2), e uno studio ciascuno da Brasile, Canada, Giappone, Norvegia, Spagna e Turchia.
Gli studi analizzati erano, dal punto di vista metodologico, rispettivamente di qualità elevata (14 studi) o moderata (11 studi) e sono stati la base per la successiva metanalisi.

Dai risultati di quest’ultima è stata rilevata una prevalenza globale della “fatigue” del 59% tra i pazienti con BPCO (IC95%: 52%-66%). Tuttavia, i tassi di prevalenza variavano significativamente in base al contesto dello studio, alla regione geografica, agli strumenti di valutazione utilizzati e all’anno di pubblicazione della ricerca.

Un’analisi più dettagliata ha evidenziato che la prevalenza della “fatigue” era del 57% negli studi pubblicati prima del 2020, mentre aumentava al 63% negli studi pubblicati tra il 2020 e agosto 2024. Inoltre, il tasso di prevalenza variava in base allo strumento di valutazione utilizzato: il Functional Assessment of Chronic Illness Therapy-Fatigue Scale (FACIT) ha riportato una prevalenza del 41% (5 studi), mentre il Multidimensional Fatigue Inventory (MFI-20) ha evidenziato un tasso dell’87% (2 studi).

La “fatigue” è risultata più frequente nei pazienti appartenenti al setting ospedaliero (61%) rispetto a quelli appartenenti al setting comunitario (53%).
A livello geografico, la prevalenza era più bassa nei paesi europei (52%), intermedia nei paesi americani (64%) e più elevata nei paesi asiatici (66%).

Limiti e implicazioni dello studio
Nel commentare i risultati, i ricercatori hanno sottolineato come la prevalenza della “fatigue” nei pazienti con BPCO variasse dal 35,7% all’88,6% nei 25 studi analizzati, con una significativa eterogeneità dei dati (I²=97,7%; P<0,05). Inoltre, uno dei limiti dello studio ammesso dagli autori  era rappresentato dalla carenza di studi condotti in più paesi con popolazioni etnicamente differenti.

Ciò detto, nel complesso i risultati della metanalisi hanno sottolineato che la prevalenza della “fatigue” nei pazienti con BPCO si attesta intorno al 59% a livello globale. Tuttavia, i risultati delle analisi di sottogruppo suggeriscono che diversi fattori epidemiologici, tra cui la regione geografica di appartenenza, il contesto di studio e gli strumenti di valutazione, possono aver influenzato le stime di prevalenza.
Di qui la necessità di nuove conferme a quanto osservato dagli autori dello studio.

NC

Bibliografia
Shi W et al. Global prevalence of fatigue in patients with chronic obstructive pulmonary disease: a systematic review and meta-analysis. Respir Med. Published online January 27, 2025. doi:10.1016/j.rmed.2025.107969
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