I dati di uno studio di fase 2 confermano l’efficacia di sonelokimab nel trattamento dell’idrosadenite suppurativa
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Uno studio di fase 2, presentato alla XIV Conference della European Hidradenitis Suppurativa Foundation e. V. a Vilnius, ha confermato l’efficacia del nano-anticorpo sonelokimab nel trattamento dell’idrosadenite suppurativa (HS). Questo farmaco, che ha come target le interleuchine-17A e 17F, è in grado di penetrare nei tessuti e agire direttamente nel sito dell’infiammazione.
Lo studio MIRA e i principali risultati
Il trial MIRA è stato condotto su pazienti con HS da moderata a grave, con una durata di 24 settimane. È il primo studio clinico sull’HS a utilizzare l’HI-Score 75 come endpoint primario. Alla dodicesima settimana, sonelokimab ha raggiunto questo obiettivo con una differenza significativa rispetto al placebo: circa il 40% dei pazienti trattati ha raggiunto l’HI-Score 75, con una risposta migliore anche per l’HI-Score 50 rispetto al gruppo placebo.
Alla ventiquattresima settimana, il farmaco ha dimostrato un miglioramento delle lesioni infiammatorie, inclusi ascessi e noduli. Anche i pazienti inizialmente trattati con placebo, poi passati a sonelokimab, hanno mostrato risposte simili a quelli trattati fin dall’inizio. I ricercatori hanno sottolineato la solidità delle risposte per tutte le lesioni infiammatorie e hanno evidenziato l’efficacia del farmaco sui tunnel drenanti, un elemento chiave nella gestione dell’HS.
L’analisi ha mostrato una riduzione significativa dei tunnel drenanti già alla dodicesima settimana, con una riduzione ancora maggiore alla ventiquattresima, suggerendo un’azione mirata del farmaco su queste strutture.
Effetti sulla qualità della vita e sicurezza
Il dolore, uno dei principali fattori che influenzano la qualità della vita nei pazienti con HS, si è ridotto del 30% (NRS 30) nel 50% dei pazienti alla dodicesima settimana, mantenendo il beneficio fino alla ventiquattresima. Il miglioramento della qualità della vita, misurato con il DLQI, ha mostrato una riduzione clinicamente significativa nel 60% dei pazienti trattati.
Lo studio ha monitorato attentamente la sicurezza del farmaco, senza emergere eventi avversi inattesi. L’unico effetto collaterale più frequente è stata la candidosi orale alla dose di 240 mg, con un’incidenza doppia rispetto alla dose di 120 mg. Ciò ha portato alla scelta della dose di 120 mg per gli studi di fase 3, garantendo il miglior equilibrio tra efficacia e sicurezza.
Analisi basata su IHS4
Un’ulteriore analisi dello studio MIRA ha valutato l’efficacia di sonelokimab utilizzando l’IHS4, un parametro chiave per misurare l’attività infiammatoria. L’endpoint primario HiSCR 75 è stato raggiunto da una percentuale compresa tra il 35% e il 43% dei pazienti trattati, mentre l’analisi dell’IHS4 ha evidenziato:
• Malattia lieve o inattiva (IHS4 ≤ 3)
• Malattia moderata (IHS4 tra 4 e 10)
• Malattia grave (IHS4 ≥ 11)
Alla settimana 24, il 24% dei pazienti trattati con sonelokimab 120 mg ha raggiunto un punteggio IHS4 100, indicando un’assenza totale di attività infiammatoria. Inoltre, si è evidenziato un miglioramento progressivo nei tassi di risposta IHS4 75, 90 e 100.
Risoluzione dei tunnel drenanti e implicazioni cliniche
Un dato significativo riguarda la risoluzione dei tunnel drenanti: alla settimana 24, quasi il 70% dei pazienti trattati con 120 mg di sonelokimab ha mostrato la completa risoluzione degli ascessi, mentre circa la metà ha avuto la completa scomparsa dei tunnel drenanti. Inoltre, un quarto dei pazienti ha ottenuto una risoluzione totale di ascessi e noduli.
L’analisi si è focalizzata anche sui pazienti con il carico infiammatorio più elevato, dimostrando che l’efficacia del farmaco rimane costante indipendentemente dalla gravità della malattia. Alla settimana 24, il 48% dei pazienti trattati con sonelokimab 120 mg rientrava nelle categorie di malattia lieve o inattiva, senza tunnel drenanti.
Conclusioni
Lo studio MIRA ha dimostrato che sonelokimab fornisce un miglioramento clinico significativo fino alla settimana 24, con un impatto positivo su ascessi, noduli, tunnel drenanti e qualità della vita. L’efficacia è stata osservata anche nei pazienti con il più alto carico infiammatorio.
I risultati ottenuti con IHS4 sono coerenti con quelli dell’HiSCR 75, confermando l’efficacia del trattamento. La sicurezza del farmaco è stata valutata positivamente, e gli studi di fase 3 sono attualmente in corso con il reclutamento attivo dei pazienti.
Bibliografia
Szepietowski et al., Resolution of deep dermal inflammatory lesionis (DDILs) with Nanobody sonelokimab: Abscess and draining tunnel outcomes from the phase 2 MIRA trial.
IHS-100 and other IHS4 outcomes with the Nanobody sonelokimab: week 24 results from the phase 2 MIRA trial in patients with moderate-to-severe HS.