Tumore alla prostata: mevrometostat con enzalutamide nuova opzione di cura


Mevrometostat e enzalutamide: arrivano risultati promettenti per la nuova combinazione per il tumore alla prostata avanzato

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Uno studio clinico ha dimostrato che la combinazione dell’inibitore sperimentale di EZH2, mevrometostat, con enzalutamide ha più che raddoppiato la sopravvivenza libera da progressione radiografica (rPFS) nei pazienti con carcinoma prostatico metastatico resistente alla castrazione (mCRPC). Il trattamento combinato ha portato il rPFS da una mediana di 6,2 mesi con enzalutamide in monoterapia a 14,3 mesi con l’aggiunta di mevrometostat.

I risultati, presentati all’American Society of Clinical Oncology (ASCO) Genitourinary Cancers Symposium, evidenziano un miglioramento significativo nella risposta obiettiva e nei livelli di PSA, sebbene con un aumento degli eventi avversi.

Meccanismo d’azione di mevrometostat e razionale della combinazione
Mevrometostat è un inibitore selettivo di EZH2, un enzima coinvolto nella regolazione epigenetica che favorisce l’aggressività tumorale e la resistenza ai trattamenti ormonali. A differenza di altre terapie per il carcinoma prostatico avanzato, mevrometostat agisce con un meccanismo non ormonale. Studi preclinici hanno dimostrato che EZH2 contribuisce alla resistenza ad enzalutamide, rendendo la combinazione di questi due farmaci una strategia promettente.

L’efficacia di mevrometostat è stata già dimostrata in uno studio di fase I, dove ha mostrato attività come monoterapia. Tuttavia, la sua combinazione con enzalutamide rappresenta un approccio innovativo per il trattamento del mCRPC. L’FDA ha già approvato altri inibitori di EZH2, come tazemetostat (Tazverik) per il sarcoma, e il successo di mevrometostat potrebbe consolidare ulteriormente il ruolo di questa classe di farmaci in oncologia.

Risultati dello studio clinico
Lo studio, randomizzato e in aperto, ha coinvolto pazienti con mCRPC precedentemente trattati con abiraterone (Zytiga) e già in terapia con deprivazione androgenica. Gli 81 pazienti inclusi avevano un’età mediana di 70-71 anni e tra il 43% e il 45% aveva ricevuto una precedente chemioterapia con taxani. I risultati hanno mostrato che la combinazione di mevrometostat ed enzalutamide ha ridotto del 49% il rischio di progressione radiografica rispetto alla monoterapia con enzalutamide.

Inoltre, nei pazienti con malattia misurabile, il tasso di risposta obiettiva è stato del 26,7% con la combinazione rispetto al 14,3% con enzalutamide da sola. Anche i livelli di PSA si sono ridotti significativamente: il 34% dei pazienti trattati con mevrometostat ha ottenuto una riduzione di almeno il 50% rispetto al 15,4% del gruppo trattato solo con enzalutamide.

Sicurezza e prospettive future
L’associazione di mevrometostat a enzalutamide ha determinato un aumento degli eventi avversi emergenti dal trattamento (TEAEs). I più comuni nel gruppo combinato sono stati diarrea (78%), riduzione dell’appetito (58,5%) e disgeusia (58,5%), mentre nel gruppo trattato solo con enzalutamide i più frequenti sono stati astenia (42,5%), nausea (25%) e anemia (22,5%). Eventi avversi di grado ≥3 si sono verificati nel 53,7% dei pazienti trattati con la combinazione, rispetto al 42,5% del gruppo enzalutamide. Gli effetti collaterali più rilevanti nel gruppo combinato hanno incluso diarrea severa, neutropenia e sepsi.

Nonostante le tossicità, la riduzione della progressione della malattia e l’efficacia del trattamento suggeriscono che questa combinazione potrebbe rappresentare un’importante opzione terapeutica per i pazienti con mCRPC. Attualmente è in corso il trial di fase III MEVPRO-1, che fornirà dati più definitivi sulla sicurezza e sull’efficacia di mevrometostat in questa popolazione di pazienti.

Bibliografia
Schweizer M, et al. “Mevrometostat plus enzalutamide improves outcomes in mCRPC: results from a randomized trial.” Presentato all’ASCO Genitourinary Cancers Symposium, 2025.

FDA. “Tazemetostat (Tazverik) approval for sarcoma.” leggi 

ClinicalTrials.gov. “MEVPRO-1: A Phase III Study of Mevrometostat in mCRPC.” leggi