Dupilumab efficace per BPCO e infiammazione tipo 2


BPCO: dupilumab è risultato associato ad un miglioramento clinicamente significativo della qualità di vita correlata allo stato di salute salute e dei sintomi respiratori

La mortalità per tutte le cause nei pazienti con Bpco tende ad aumentare in presenza di tappi di muco che ostruiscono le vie aeree respiratorie di calibro medio-grande

Il trattamento con dupilumab è risultato associato ad un miglioramento clinicamente significativo della qualità di vita correlata allo stato di salute salute (HRQOL) e dei sintomi respiratori nei pazienti con BPCO e infiammazione di tipo 2 rispetto al placebo.
Lo dimostrano i risultati di un’analisi post-hoc congiunta dei dati degli studi BOREAS e NOTUS, di fase 3, randomizzati, in doppio cieco e controllati con placebo, pubblicata recentemente sulla rivista CHEST.

Tali dati, suggeriscono gli autori di questo nuovo studio, sottolineano l’importanza di integrare gli outcome riferiti dai pazienti (PRO) insieme alle misurazioni cliniche per ottenere una comprensione completa della gestione della BPCO.

Razionale e obiettivi dell’analisi
“Per quanto le misurazioni della spirometria svolgano un ruolo importante nella diagnosi della BPCO e nella valutazione della gravità dell’ostruzione del flusso aereo – ricordano i ricercatori nell’introduzione allo studio – l’impatto della sintomatologia rappresenta un fattore chiave nella guida della terapia farmacologica appropriata”.

“Dato che – continuano -la funzionalità polmonare è scarsamente correlata all’esperienza soggettiva dei sintomi e allo stato di salute del paziente, si impone la necessità di arrivare ad una valutazione formale dei sintomi tramite questionari convalidati per ottenere una valutazione più accurata e globale della risposta al trattamento”.

Due esempi di tali strumenti di misurazione sono il St. George’s Respiratory Questionnaire (SGRQ), che valuta la qualità della vita correlata allo stato di salute, e lo strumento Evaluating Respiratory Symptoms in COPD (E-RS:COPD), che valuta la gravità dei sintomi respiratori.

Dupilumab è un anticorpo monoclonale completamente umano che blocca la componente recettoriale condivisa per le citochine IL-4 e IL-13, due citochine chiave dell’infiammazione di tipo 2 in diverse malattie. BOREAS e NOTUS erano due studi di fase 3, randomizzati, in doppio cieco e controllati con placebo, progettati per valutare l’efficacia e la sicurezza di dupilumab come terapia aggiuntiva rispetto al placebo in pazienti con BPCO, limitazione del flusso aereo da moderata a grave e infiammazione di tipo 2.

In entrambi gli studi, dupilumab ha ridotto significativamente il rischio di eventi di riacutizzazione moderata o grave e ha migliorato la funzionalità polmonare rispetto al placebo. Il profilo di sicurezza è risultato coerente con quello noto per dupilumab.
Sono stati riportati miglioramenti nei punteggi totali dello SGRQ e dell’E-RS:COPD, ma l’efficacia nei singoli domini di entrambe le misure non era stata precedentemente analizzata. Di qui questa nuova analisi post-hoc dei dati dei due trial, che si è proposta di valutare il miglioramento della qualità di vita correlata alla salute e dei sintomi respiratori alla settimana 52 nei pazienti con BPCO e infiammazione di tipo 2 trattati con dupilumab, utilizzando sia i punteggi totali sia quelli dei singoli domini per SGRQ ed E-RS:COPD.

Disegno e risultati principali dello studio
Un totale di 1874 pazienti ha partecipato ai due studi BOREAS e NOTUS; di questi, 938 erano stati randomizzati a trattamento con dupilumab (età media: 65 anni; 66% pazienti di sesso maschile) mentre 936 erano stati randomizzati a trattamento placebo (età media: 65 anni; 68% pazienti di sesso maschile.

Considerando i due gruppi in studio (gruppo dupilumab e gruppo placebo) 830 pazienti di ciascun gruppo facevano parte della popolazione intent-to-treat (ITT); questi pazienti sono stati sottoposti a trattamento assegnato dalla randomizzazione fino alla settimana 52.

Il punteggio totale medio (SD) dello SGRQ era di 50,3 (17,2) nel gruppo dupilumab e 49,5 (17,2) nel gruppo placebo.

Alla settimana 52, i pazienti trattati con dupilumab hanno mostrato una riduzione significativamente maggiore del punteggio totale dello SGRQ rispetto a quelli trattati con placebo, con una differenza quadratica media (LS) pari a −3,4 (IC 95%,: da −5 a −1,8; P <0,0001). Dupilumab è risultato associato, inoltre, a riduzioni significativamente maggiori di tutti i punteggi dei singoli domini dello SGRQ rispetto al placebo entro la settimana 52 (differenza quadratica media (LS)= sintomi −3,5; IC95%: da −5,5 a −1,5; P =0,0006; attività:  −4; IC95%: da −5,9 a −2,1; P <0,0001; impatti: −2,9; IC 95%: da −4,6 a −1,1; P =0,0012).

Il punteggio totale medio di base dell’E-RS:COPD era di 13,3 (7) nel gruppo dupilumab rispetto a 13,0 (7) nel gruppo placebo.

Alla settimana 52, i pazienti trattati con dupilumab hanno mostrato riduzioni significativamente maggiori del punteggio totale riportato all’E-RS:COPD (differenza quadratica media (LS)= −0,9; IC 95%: da −1,4 a −0,4; P =0,0006) rispetto a quelli trattati con placebo.
Sono state osservate riduzioni in tutti i punteggi dei domini dell’E-RS:COPD entro la settimana 52 (differenza quadratica media (LS): dispnea: −0,6; IC95%: da −0,9 a −0,3; P <0,0001; tosse ed espettorato: −0,2; IC 95%: da −0,3 a 0; P =0,0096; sintomi toracici: −0,1; IC95%: da −0,3 a 0; P =0,0856).

Da ultimo, per quanto riguarda la safety è emerso che gli eventi avversi emergenti  a seguito del trattamento (TEAE)  erano paragonabili tra il gruppo dupilumab (72,1%) e il gruppo placebo (71%). Tra i TEAE osservati in almeno il 5% dei pazienti nei gruppi dupilumab e placebo vi erano la rinofaringite, la cefalea, la COVID-19, la BPCO e l’infezione a carico delle vie respiratorie superiori.

Implicazioni dello studio
Nel commentare i risultati, i ricercatori hanno ammesso, tra i limiti dello studio, il fatto che la maggior parte dei pazienti coinvolti nei due studi era di etnia caucasica, limitando la diversità della popolazione studiata, e quindi, la possibilità di generalizzare i risultati.
Ciò detto, questa analisi aggregata degli studi BOREAS e NOTUS ha dimostrato che il trattamento con dupilumab, rispetto al placebo, ha determinato miglioramenti clinicamente significativi nella qualità di vita correlata alla salute e nei sintomi respiratori nei pazienti con BPCO e infiammazione di tipo 2. Tali miglioramenti sono stati osservati sia nei punteggi totali sia nei singoli domini dello SGRQ (sintomi, attività e impatti) e dell’E-RS:COPD (dispnea, tosse ed espettorato, e sintomi toracici).

Bibliografia
Bhatt SP et al. Dupilumab improves health-related quality of life and respiratory symptoms in patients with COPD and type 2 inflammation: BOREAS and NOTUS. Chest. Published online January 31, 2025. doi:10.1016/j.chest.2025.01.029
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