Il progetto europeo DORIAN GRAY mira a far luce sul legame tra malattie cardiovascolari (CVD) e mild cognitive impairment
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Il progetto europeo DORIAN GRAY, finanziato dall’Unione Europea e guidato dall’Università di Brescia, mira a far luce sul legame tra malattie cardiovascolari (CVD) e mild cognitive impairment (MCI), una condizione caratterizzata da un declino cognitivo lieve che può precedere la demenza. L’obiettivo è ridurre l’incidenza di queste patologie, migliorare la qualità della vita delle persone anziane e aumentare le aspettative di sopravvivenza.
L’associazione tra CVD e MCI: un legame ancora poco compreso
Il mild cognitive impairment (MCI) è una condizione caratterizzata da un declino cognitivo superiore alla norma per età ed educazione, ma non abbastanza grave da compromettere le attività quotidiane. Tuttavia, può progredire verso la demenza. Studi recenti dimostrano che circa un terzo delle persone con malattie cardiovascolari (CVD) soffre anche di MCI, ma il disturbo rimane non diagnosticato nel 50-80% dei casi. La relazione tra le due patologie va oltre la condivisione di fattori di rischio comuni e suggerisce che le malattie cardiovascolari possano contribuire attivamente all’insorgenza del declino cognitivo.
Uno degli obiettivi principali di DORIAN GRAY è chiarire i meccanismi alla base di questo legame e sviluppare strategie di prevenzione più efficaci. Lo studio analizzerà i dati di pazienti con scompenso cardiaco (HF), dove i processi che portano all’MCI sono particolarmente accentuati, e cercherà di identificare i fattori che aggravano l’insorgenza e la progressione del declino cognitivo in persone con fattori di rischio cardiovascolari.
Un approccio innovativo: intelligenza artificiale e avatar per la prevenzione
Il progetto, che avrà una durata di cinque anni e un finanziamento di 11 milioni di euro, prevede la raccolta e l’analisi di dati provenienti da oltre 300.000 individui in sei Paesi europei. L’integrazione di queste informazioni con l’intelligenza artificiale (AI) consentirà di sviluppare modelli predittivi per identificare precocemente il rischio di MCI e adottare strategie personalizzate di prevenzione e trattamento.
Un elemento innovativo del progetto è l’uso di avatar digitali per promuovere l’adozione di stili di vita sani e contrastare il declino cognitivo. Il sistema di avatar-based coaching exergaming (ABCE) combina esercizi fisici e cognitivi all’interno di un ambiente digitale interattivo, trasformando l’attività fisica in un’esperienza coinvolgente e motivante. Questo approccio permetterà non solo di migliorare le capacità cognitive, ma anche di favorire la consapevolezza e l’adozione di stili di vita più salutari.
DORIAN GRAY prevede inoltre la realizzazione di uno studio clinico randomizzato (RCT) su pazienti con scompenso cardiaco e MCI, per valutare l’efficacia di questa tecnologia nel migliorare la funzione cognitiva e la qualità della vita.
Impatto del progetto sulla salute pubblica
L’implementazione su larga scala delle strategie sviluppate da DORIAN GRAY potrebbe avere un impatto significativo sulla salute pubblica. Si stima che una riduzione del 5-10% dei fattori di rischio della demenza (come diabete, ipertensione, obesità, inattività fisica, depressione, fumo e basso livello di istruzione) potrebbe tradursi in 1-2 milioni di casi in meno di demenza nei Paesi dell’UE entro il 2050.
Oltre agli interventi clinici, il progetto punta a sviluppare nuove politiche sanitarie basate sull’analisi dei biomarcatori, in modo da identificare precocemente i soggetti a rischio e intervenire in modo mirato. Le evidenze raccolte saranno utilizzate per elaborare un rapporto di Health Technology Assessment (HTA), che aiuterà i decisori politici e i professionisti sanitari ad adottare strategie più efficaci per la prevenzione e il trattamento dell’MCI associato a CVD.
Il coinvolgimento di oltre 24 partner internazionali, tra cui la Società Europea di Cardiologia (ESC), garantirà un’ampia diffusione dei risultati del progetto, favorendo l’integrazione delle nuove conoscenze nella pratica clinica e nella gestione delle politiche sanitarie.