Asma non controllato: arrivano conferme di efficacia per tezepelumab da analisi post-hoc di trial clinico e dalla real life
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Il trattamento con tezepelumab ha determinato una riduzione di entità maggiore delle riacutizzazioni asmatiche nei pazienti con asma grave e non controllato con livelli sierici elevati di IL-5 e IL-13 rispetto a quelli senza livelli elevati di queste citochine rispetto al placebo. Inoltre, il suo impiego ha determinato miglioramenti significativi in termini di tasso annualizzato di riacutizzazioni asmatiche (AAER) dopo 6 mesi di trattamento.
Queste le conclusioni, rispettivamente, di tre analisi post-hoc del trial registrativo NAVIGATOR (1-3) e di uno studio condotto nella real life (4) sull’impiego di tezepelumab, un anticorpo monoclonale sviluppato per il trattamento dell’asma grave che agisce bloccando la linfopeptina TSLP (Thymic Stromal Lymphopoietin), una citochina coinvolta nell’infiammazione delle vie aeree.
Ecco, di seguito, una breve sintesi degli studi presentati nel corso del congresso annuale dell’American Academy of Allergy, Asthma & Immunology, che conclude i suoi lavori oggi a S. Diego (California, Usa).
Primo studio: analisi post-hoc dello studio NAVIGATOR
NAVIGATOR è stato uno studio multicentrico, randomizzato, in doppio cieco e controllato con placebo, che ha arruolato 1059 pazienti (tezepelumab, n = 528; placebo, n = 531) di età compresa tra 12 e 80 anni con asma grave e non controllato, randomizzati a trattamento con tezepelumab 210 mg o placebo sottocute ogni 4 settimane per 52 settimane. I ricercatori hanno stimato l’AAER nei destinatari di tezepelumab e placebo, raggruppati in base ai livelli sierici basali di IL-5 e IL-13 superiori o inferiori alla mediana: IL-5-alto/IL-13-alto, IL-5-alto/IL-13-basso, IL-5-basso/IL-13-alto, IL-5-basso/IL-13-basso.
I partecipanti allo studio presentavano livelli sierici mediani di IL-5 pari a 0,86 pg/mL e di IL-13 pari a 0,05 pg/mL. La maggior parte dei pazienti apparteneva ai gruppi IL-5-alto/IL-13-alto (tezepelumab, n = 206; placebo, n = 197) o IL-5-basso/IL-13-basso (tezepelumab, n = 204; placebo, n = 192). Un numero inferiore di pazienti era IL-5-alto/IL-13-basso (tezepelumab, n = 51; placebo, n = 57) o IL-5-basso/IL-13-alto (tezepelumab, n = 52; placebo, n = 60).
Dai risultati è emerso che nel gruppo placebo il tasso di AAER a 52 settimane era più elevato nei pazienti IL-5-alto/IL-13-alto rispetto ai pazienti IL-5-basso/IL-13-basso (2,54 [IC 95%: 2,07-3,12] vs 1,94 [IC 95%, 1,57-2,40], rispettivamente).
I partecipanti allo studio con fenotipo IL-5-alto/IL-13-alto trattati con tezepelumab hanno mostrato riduzioni assolute e relative maggiori dell’AAER rispetto al placebo (differenza: −1,77 [IC 95%: da −2,31 a −1,23]; rate ratio: 0,30 [IC95%: 0,22-0,41]) rispetto a quelli con livelli IL-5-basso/IL-13-basso (differenza: −0,77 [IC95%: da −1,24 a −0,29]; rate ratio: 0,61 [IC95%: 0,45-0,82]).
Altre analisi di sottogruppo dello studio NAVIGATOR, presentate al congresso hanno evidenziato che tezepelumab ha migliorato la fatigue e i livelli di attività nei pazienti con asma grave non controllata e rinosinusite cronica con poliposi nasale (CRSwNP) rispetto al placebo. Tra i partecipanti di NAVIGATOR, 165 avevano una storia di CRSwNP (tezepelumab, n = 90; placebo, n = 75) e avevano completato i questionari SNOT-22 e AQLQ(S)+12.
I ricercatori hanno rilevato che, alla settimana 28, la variazione quadratica media (LSM) rispetto al basale per l’elemento “fatigue” del questionario SNOT-22 era di −1,02 nel gruppo tezepelumab rispetto a −0,32 nel gruppo placebo (differenza LSM: −0,70 [IC 95%: da −1,13 a −0,28]).
Alla settimana 52, la variazione LSM rispetto al basale era di −1,05 nel gruppo tezepelumab rispetto a −0,48 nel gruppo placebo (differenza LSM: −0,57 [IC95%: da −1 a −0,15]).
Alla settimana 52, un numero maggiore di pazienti trattati con tezepelumab rispetto al placebo, con dati non mancanti al basale e alla settimana 52, erano risultati responder per l’elemento “fatigue” del questionario SNOT-22 (39% vs 31% rispettivamente; odds ratio [OR]: 2,58 [IC95%, 0,89-7,46]).
Per quanto riguarda i livelli di attività, i ricercatori hanno rilevato che un numero maggiore di pazienti trattati con tezepelumab erano responder rispetto a quelli trattati con placebo per attività faticose (52% vs 24%), attività moderate (55% vs 33%), attività legate al lavoro/scuola (49% vs 31%) e attività in toto (49% vs 29%), con OR che variavano da 3 (IC 95%: 1,29-6,94) per le attività legate al lavoro/scuola a 5,19 (IC95%: 2,14-12,54) per le attività faticose.
È interessante notare che i ricercatori hanno scoperto che i partecipanti con CRSwNP trattati con tezepelumab rispetto al placebo presentavano tassi di risposta più elevati rispetto alla popolazione generale dello studio, con il più alto OR rilevato pari a 1,47 (IC95%: 1,11-1,97) per le attività faticose.
Studio di real life: effectiveness tezepelumab a 6 mesi di follow-up
I trial clinici randomizzati per l’asma grave spesso sottorappresentano o escludono popolazioni chiave di pazienti, come i pazienti neri/afroamericani e quelli con BPCO o una storia prolungata di fumo, hanno spiegato i ricercatori nell’introduzione allo studio presentato al congresso.
PASSAGE, questo il nome dello studio di fase IV condotto nella real life, si è proposto di valutare l’efficacia e la sicurezza di tezepelumab in una popolazione diversificata e reale di pazienti con asma grave negli Stati Uniti.
A tal scopo, erano stati arruolati pazienti di almeno 12 anni con asma grave che avevano sperimentato almeno 2 episodi di riacutizzazione asmatica nell’ultimo anno e che erano stati sottoposti a trattamento con tezepelumab 210 mg sottocute ogni 4 settimane (Q4W) per un massimo di 52 settimane.
Al congresso sono stati presentati i dati di un’analisi ad interim dello studio, relativi a 116 partecipanti con un’età media di 53 anni ( deviazione standard [SD]: 16), di cui il 65% era di sesso femminile, il 42% presentava un’allergia perenne clinicamente rilevante (CRPA), il 10% era affetto da BPCO da lieve a moderata, mentre il 18% presentava una storia di fumo (almeno 10 pacchetti di sigarette-anno).
Passando ai risultati, i ricercatori hanno riscontrato una riduzione relativa di AAER del 79% (IC 95%: 69–85) nel periodo di follow-up di 6 mesi rispetto al periodo basale di 6 mesi nei pazienti trattati con tezepelumab. In particolare, i partecipanti con CRPA presentavano un AAER di 4,11, mentre quelli senza CRPA avevano un AAER pari a 3,88.
Inoltre, nei pazienti trattati con tezepelumab, è stata documentata una riduzione relativa del 95% (IC95%: 56–99) del tasso annualizzato di esacerbazioni che hanno richiesto il ricovero ospedaliero o una visita in pronto soccorso/centro di cure urgenti nei pazienti con CRPA, nonchè una riduzione relativa del 77% (IC95%: 47–90) in quelli senza CRPA, dal periodo basale di 6 mesi al periodo di follow-up di 6 mesi.
Pertanto, alla luce di questi dati, questa analisi ad interim dello studio PASSAGE fornisce evidenze di miglioramenti significativi nell’AAER e nel tasso annualizzato di riacutizzazioni che portano al ricovero ospedaliero o a visita in pronto soccorso/centro di cure urgenti dopo 6 mesi di trattamento con tezepelumab nei pazienti con asma grave, con o senza allergia perenne clinicamente rilevante. Tutto ciò conferma l’efficacia di tezepelumab anche nella real life, indipendentemente dallo stato di allergia perenne clinicamente rilevante.
Bibliografia
1) Hoyte F et al. Efficacy Of Tezepelumab In Patients With Severe, Uncontrolled Asthma Grouped By Median Baseline Serum IL-5 And IL-13 Levels: Results From The Phase 3 NAVIGATOR Study. Presented at: 2025 AAAAI/WAO Joint Congress, February 28-March 3. Abstract 935
2) Jacobs J et al. Effect Of Tezepelumab On Fatigue In Patients With Severe, Uncontrolled Asthma And Chronic Rhinosinusitis With Nasal Polyps In The Phase 3 NAVIGATOR Study. Presented at: 2025 AAAAI/WAO Joint Congress, February 28-March 3. Abstract 233
3) Peters A et al. Effect Of Tezepelumab On Activity Levels In Patients With Severe, Uncontrolled Asthma And Chronic Rhinosinusitis With Nasal Polyps In The Phase 3 NAVIGATOR Study. Presented at: 2025 AAAAI/WAO Joint Congress, February 28-March 3. Abstract 230
4) Akuthota P et al. Substantial Reduction In Asthma Exacerbations In Patients With Severe Asthma With Or Without Clinically Relevant Perennial Allergy After 6 Months Of Tezepelumab Use: Interim Results From The Phase 4 PASSAGE Study. Presented at: 2025 AAAAI/WAO Joint Congress, February 28-March 3. Abstract 711