HIV: con Gilead e ViiV nuove opportunità per i farmaci a lunga durata di azione


Le terapie a lunghissima durata d’azione per l’HIV come quelle di Gilead e ViiV stanno emergendo come una svolta significativa nel trattamento e nella prevenzione dell’infezione

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Le terapie a lunghissima durata d’azione per l’HIV stanno emergendo come una svolta significativa nel trattamento e nella prevenzione dell’infezione. Durante la Conference on Retroviruses and Opportunistic Infections (CROI) del 2025, tenutasi a San Francisco, sono stati presentati risultati promettenti su farmaci innovativi sviluppati da Gilead e ViiV Healthcare. Tra questi, il lenacapavir (Gilead) e il VH499 (GSK/ViiV) hanno mostrato dati incoraggianti che potrebbero rivoluzionare l’approccio alla gestione dell’HIV.

Lenacapavir: una somministrazione annuale per la prevenzione dell’HIV
Gilead ha presentato i risultati di Fase I relativi a due nuove formulazioni di lenacapavir, un inibitore del capside virale, che potrebbe consentire iniezioni a cadenza annuale per la profilassi pre-esposizione (PrEP). I dati, pubblicati contemporaneamente su The Lancet, hanno evidenziato che una singola somministrazione annua garantisce concentrazioni plasmatiche medie superiori ai livelli ritenuti efficaci negli studi di Fase III, in cui il farmaco veniva somministrato ogni sei mesi.

I risultati dello studio PURPOSE 1, diffusi nel giugno 2024, avevano già dimostrato che lenacapavir somministrato due volte all’anno poteva prevenire l’infezione da HIV nel 100% delle donne cisgender. Analogamente, lo studio PURPOSE 2 aveva riportato una riduzione del 96% nel rischio di contrarre l’HIV in uomini cisgender, uomini transgender, donne transgender e persone non binarie con partner assegnati maschi alla nascita.

Alla luce di questi risultati, Gilead ha annunciato l’intenzione di saltare la Fase II e procedere direttamente alla Fase III per valutare l’efficacia della somministrazione annuale di lenacapavir come farmaco per la PrEP. Lo studio è previsto per la fine del 2025.
Secondo Jared Baeten, responsabile dell’area terapeutica Virologia di Gilead, se approvata, la formulazione annuale di lenacapavir potrebbe rappresentare un’opzione innovativa per la prevenzione dell’HIV, migliorando l’aderenza e la continuità del trattamento tra le persone che necessitano della PrEP a livello globale.

VH499: nuova promettente opzione terapeutica
Anche GSK e ViiV Healthcare hanno annunciato progressi significativi nel campo delle terapie a lunga durata d’azione, presentando dati positivi su VH499, un nuovo antivirale in fase di sviluppo. Alla dose sperimentale più elevata (250 mg), il farmaco ha mostrato una forte riduzione della carica virale senza determinare eventi avversi gravi o interruzioni del trattamento.

Tuttavia, è stato osservato un caso di mutazione genetica associata a ridotta sensibilità agli inibitori del capside in un paziente trattato con una dose inferiore (25 mg) di VH499. Nonostante ciò, i ricercatori hanno sottolineato che, in combinazione con i risultati di Fase I, questi dati supportano la continuazione dello sviluppo clinico del farmaco come potenziale terapia a lunga durata d’azione per l’HIV.

GSK e ViiV hanno inoltre condiviso i dati di un altro candidato antivirale, VH184, che ha dimostrato una riduzione marcata della carica virale dell’HIV-1 dopo dieci giorni di monoterapia, senza che emergessero mutazioni di resistenza.

Prospettive future delle terapie a lunga durata
L’introduzione di farmaci a lunghissima durata d’azione come lenacapavir e VH499 potrebbe trasformare la gestione dell’HIV, riducendo la necessità di somministrazioni frequenti e migliorando l’aderenza alla terapia. Se confermati nelle fasi avanzate di sperimentazione, questi trattamenti potrebbero offrire nuove opzioni sia per la prevenzione che per il controllo a lungo termine dell’infezione. L’attenzione ora si concentra sugli studi di Fase III, i cui risultati saranno determinanti per il futuro approccio terapeutico all’HIV.