Il vaccino ricombinante anti Herpes Zoster è efficace e sicuro anche in pazienti affetti da artrite reumatoide secondo uno studio Usa di real life
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In pazienti ultracinquantenni affetti da artrite reumatoide (AR) due somministrazioni del vaccino anti-zoster ricombinante (RZV) hanno fornito protezione sia contro l’herpes zoster (HZ) che contro la nevralgia post-erpetica (PHN). Queste le conclusioni principali di un’analisi ad interim dei dati di una casistica pazienti pubblicata su ARD. Lo studio, tra l’altro, non ha documentato un incremento del rischio di riacutizzazioni di AR nei 30 giorni successivi alla vaccinazione con RZV.
Razionale e obiettivi dello studio
I pazienti affetti da artrite reumatoide (AR) sono a maggior rischio di HZ e di complicanze associate, come la PHN, sia a causa della malattia che dei farmaci comunemente prescritti per la sua gestione. Si calcola che circa 1 individuo adulto su 3 sia a rischio di sviluppare almeno un episodio di Herpes Zoster (HZ) nel corso della propria vita. L’incidenza e la gravità aumentano con l’età con un incremento dopo i 50 anni, arrivando ad 1 individuo su 2 nei soggetti di età superiore a 85 anni.
Da tempo è disponibile anche nel nostro Paese un vaccino ricombinante adiuvato (RZV), sviluppato e formulato da GSK, progettato per garantire un’elevata efficacia contro l’HZ e la PHN. Questo vaccino è stato pensato per essere ben tollerato anche dalle persone a maggior rischio di sviluppare la patologia, comprese quelle immunocompromesse, e per offrire una protezione duratura nel tempo. L’elemento innovativo di questo vaccino è l’impiego di un adiuvante, un componente che potenzia la risposta immunitaria innata, simulando la reazione naturale dell’organismo ai patogeni. Gli adiuvanti sono formulati per indurre una risposta immunitaria precoce, intensa e prolungata.
Negli studi clinici, RZV si è dimostrato altamente efficace contro l’HZ in individui affetti da malattie immuno-mediate, compresi quelli con AR. La frequenza e la gravità degli eventi avversi gravi nei gruppi RZV e placebo erano simili. Tuttavia, da questi studi erano stati esclusi i soggetti considerati immunocompromessi dalla malattia di base o da trattamenti immunosoppressivi. Al di fuori degli studi clinici, pochi studi osservazionali avevano finora esaminato l’efficacia e la sicurezza del vaccino RZV in individui affetti da AR.
Di qui il nuovo studio, che si è proposto di valutare l’effectiveness e la sicurezza di RZV nella real life, prendendo in considerazione pazienti adulti di età ≥18 anni con AR, inclusi in una coorte Usa di pazienti. La pubblicazione su ARD presenta i risultati ad interim di un’analisi che ha valutato effectiveness e sicurezza del trattamento vaccinale (2 dosi a distanza in pazienti adulti ≥50 anni con AR).
Disegno dello studio e risultati principali
I dati relativi ai pazienti con AR sottoposti a vaccinazione sono stati incrociati, secondo uno schema 1:3, con quelli relativi a pazienti con AR non vaccinati con RZV. E’ stato utilizzato un modello di regressione stratificata dei rischi proporzionali di Cox per stimare gli hazard ratio aggiustati per la presenza di fattori confondenti e la protezione offerta dal vaccino contro HZ e PHN. La safety è stata valutata utilizzando un’analisi di casi autoriferiti di riacutizzazioni di AR, confermati dalla cartella clinica di questi pazienti entro 30 giorni dalla vaccinazione con RZV rispetto ai periodi di confronto.
Passando ai risultati, negli adulti ≥50 anni con AR (vaccinati con 2 dosi: 1.926; non vaccinati: 5.746), l’effectiveness aggiustata di 2 dosi di RZV contro l’HZ è stata del 60,7% (IC95%: 41%-73,8%); in un’analisi di sottogruppo tra coloro che erano stati sottoposti a 2 somministrazioni a distanza di 4 settimane-6 mesi, l’efficacia del vaccino contro l’HZ è stata del 57,9% (IC95%: 34,4%-73%).
L’effectiveness aggiustata di 2 dosi di RZV contro la PHN è stata dell’88,7% (IC95%: 12,1%-98,5%).
Tra i 2.606 adulti con AR sottoposti ad almeno una dose di RZV, non è stato osservato un aumento del rischio di recidive di AR a 30 giorni dalla vaccinazione con RZV (RR: 1,02; IC95%: 0,75-1,37).
Implicazioni cliniche dell’analisi
Nel complesso, questa analisi fornisce evidenze di real life sull’efficacia di 2 dosi di RZV nella prevenzione di HZ e di PHN nei pazienti con AR di età pari o superiore a 50 anni, senza un aumento del rischio di riacutizzazioni dell’AR entro 30 giorni dalla vaccinazione con RZV.
Inoltre, l’analisi condotta sui pazienti sottoposti a trattamento con 2 somministrazioni di RZV in un intervallo temporale compreso tra 4 settimane e 6 mesi ha mostrato un’efficacia simile nella prevenzione dell’HZ.
Pertanto, alla luce di quanto illustrato, questo studio fornisce informazioni ai professionisti sanitari sui benefici e sul profilo di sicurezza della vaccinazione con RZV nella prevenzione dell’HZ e della PHN nei pazienti con AR, contribuendo così a ridurre il carico di malattia associato all’HZ in questa popolazione di pazienti.
Bibliografia
Rayens E et al. Effectiveness and safety of the recombinant zoster vaccine in individuals ≥50 years of age with rheumatoid arthritis: a matched cohort and self-controlled case series study. Ann Rheum Dis. 2025 Feb 19:S0003-4967(25)00199-2. doi: 10.1016/j.ard.2025.01.045. Epub ahead of print. PMID: 39979209.
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