La nuova malattia infettiva che arriva dal Congo spaventa Oms e virologi: nella regione a sud-ovest del Paese a novembre si sono registrate 79 morti, tutte tra adolescenti, e quasi 400 contagi
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“Una malattia sconosciuta di probabile origine infettiva ha ucciso 79 persone in Congo. Quadro clinico strano (anemia!), non mi piace. Per carità nessun panico, ma attenzione. Nel mondo moderno i virus – come abbiamo visto – si spostano molto velocemente”: a gettare un pre-allarme dai social è il virologo Roberto Burioni che, questa volta, mette in guardia su quello che sta avvenendo nel Paese africano. A rincarare la dose, il collega infettivologo Matteo Bassetti: “Speriamo bene perché l’ultima volta dal Congo è arrivata l’Ebola. Pare che i sintomi siano simili all’influenza. L’Oms si sta muovendo e dobbiamo ancora capire bene, magari non è nulla di preoccupante”.
Vero, ma se l’Oms ha inviato una squadra di esperti nell’area colpita dalla patologia – ancora non si sa cosa la causi, se un batterio, un virus o chissà quale altro agente patogeno- è proprio perché le autorità locali definiscono già la situazione come “preoccupante”. La zona interessata è quella di Panzi, nella provincia di Kwango, regione sud-ovest della Repubblica Democratica del Congo, dove una malattia sconosciuta ha provocato al momento almeno 79 morti registrati tra il 10 e il 25 novembre, tutti giovanissimi, nella fascia di età tra i 15 e i 18 anni, e un totale di 380 persone infettate, di cui la metà bambini piccoli, sotto i 5 anni. Per l’Associated Press le morti certificate potrebbero essere comprese tra le 67 e le 143.
I SINTOMI
“I sintomi sono simili all’influenza”, riferisce il ministero della Salute del Paese africano: febbre alta, mal di testa severo, tosse. Nei giorni scorsi, in conferenza stampale autorità locali di Kwango in particolare, tra i sintomi ci sarebbero anche difficoltà respiratorie e anemia, cioé una riduzione importante di globuli rossi ed emoglobina che porta a una ridotta ossigenazione nel sangue. Sempre in conferenza stampa è stato spiegato che delle 27 vittime decedute in ospedale “10 sono morte per mancanza di trasfusioni di sangue e 17 per problemi respiratori”.
“A PANZI SISTEMA SANITARIO QUASI INESISTENTE, BAMBINI MALNUTRITI“
Il contesto in cui la malattia si è diffusa è critico sotto tutti i punti di vista sanitari: l’area rurale di Panzi è una regione remota, non facilmente raggiungibile, a circa 700 chilometri a Sud-Est della capitale Kinshasa. E non solo ospedali e ambulatori sono quasi inesistenti, ma le condizioni in cui vive la popolazione- hanno spiegato le autorità- sono molto precarie per il difficile accesso all’acqua potabile e ai medicinali. E ancora: oltre la metà dei bambini- il 61%- soffrono di malnutrizione.
COSA SI SA
È un’influenza stagionale, un nuovo virus? Per ora gli specialisti hanno escluso l’ipotesi che si tratti di Covid. Il punto di partenza è che in quella precisa area del Congo si sia diffusa una malattia che colpisce l’apparato respiratorio e che comporta uno stato di grave anemia. Il Congo è inoltre reduce da un’altra epidemia nefasta, quella del virus di Mpox, il vaiolo delle scimmie, che dall’inizio del 2024 ha registrato più di 30mila nuovi casi e un migliaio di decessi nel Paese.