Al via oggi il nuovo programma “Linea Verde Italia”


Al via il nuovo programma “Linea Verde Italia”, un appuntamento settimanale in 38 puntate, condotto dalla consolidata coppia Elisa Isoardi e Monica Caradonna

elisa isoardi

Un viaggio per raccontare storie dell’Italia che guarda all’ambiente come risorsa strategica per un futuro sempre più sostenibile. Al via il nuovo programma “Linea Verde Italia”, un appuntamento settimanale in 38 puntate realizzato in convenzione con il Mase, Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, condotto dalla consolidata coppia di conduttrici, Elisa Isoardi e Monica Caradonna, in onda da sabato 14 settembre alle 12.30 su Rai 1.

Decarbonizzazione, economia circolare e nucleare di ultima generazione, tutela della biodiversità, difesa del suolo, risanamento ambientale, transizione ecologica, educazione ambientale sono alcuni dei temi trattati nel corso del programma che punta i riflettori sulle città italiane e la bellezza dei loro territori, per andare a scoprire i progetti e le innovazioni più significative. Spazio anche ai progetti di collaborazione internazionale che vedono l’Italia in prima linea nell’esportazione di know how e buone pratiche in campo energetico e ambientale. “Linea Verde Italia” racconterà l’ambiente non solo come asset centrale e strategico per il nostro futuro, ma anche come portatore e custode di valori che costituiscono il nostro patrimonio naturale e culturale.

La prima puntata sarà dedicata a Trento, città di confine con il mondo mitteleuropeo, dove il pubblico potrà conoscere i segreti dell’idrogeno e del suo utilizzo per affrontare la transizione energetica. Si proseguirà verso l’altopiano di Pinè per capire come i boschi affrontino il riscaldamento globale.  Spazio poi al Muse, l’avveniristico museo delle scienze. In Val di Non verranno mostrate le “celle frigorifere” naturali usate per conservare le mele e si parlerà di insetti antagonisti e della biotremologia sperimentata a San Michele all’Adige, della trasformazione dei mozziconi di sigarette e delle malte di recupero tra le proposte per la salvaguardia del suolo. In chiusura, visita ai celebri Castel Toblino e Castello del Buonconsiglio, memoria dei principi vescovi che grande tributo hanno dato alla città e alla regione.