Otto antidepressivi comunemente usati sono stati classificati in base al loro potenziale di aumento di peso in un ampio studio osservazionale
Otto antidepressivi comunemente usati sono stati classificati in base al loro potenziale di aumento di peso in un ampio studio osservazionale i cui risultati sono stati pubblicati negli “Annals of Internal Medicine”. Sono state evidenziate piccole differenze nella variazione di peso a breve e lungo termine nei pazienti a cui è stato prescritto uno degli otto antidepressivi, con bupropione associato al più basso aumento di peso ed escitalopram, paroxetina e duloxetina associati al maggiore.
Gli utilizzatori di escitalopram, paroxetina e duloxetina avevano il 10%-15% in più di probabilità di guadagnare almeno il 5% del loro peso basale rispetto a quelli che assumevano sertralina, che è stata utilizzata come comparatore.
«I pazienti e i loro medici hanno spesso diverse opzioni quando iniziano un trattamento con un antidepressivo per la prima volta. Questo studio fornisce importanti prove del mondo reale per quanto riguarda la quantità di aumento di peso che ci si dovrebbe aspettare dopo aver iniziato alcuni degli antidepressivi più comuni» scrivono gli autori, guidati da Joshua Petimar, assistente professore di medicina della popolazione presso l’Harvard Pilgrim Health Care Institute della Harvard Medical School di Boston.
Dati del mondo reale
L’aumento di peso è un effetto collaterale comunemente riportato dell’uso di antidepressivi e può portare alla mancata aderenza ai farmaci e a esiti peggiori. Tuttavia, c’è una mancanza di dati real world sul cambiamento di peso tra farmaci specifici.
Per colmare questa lacuna, gli investigatori hanno utilizzato le cartelle cliniche elettroniche di otto sistemi sanitari negli Stati Uniti dal 2010 al 2019. L’analisi ha incluso informazioni su 183.118 adulti di età compresa tra 20 e 80 anni che erano nuovi utenti di uno degli otto antidepressivi comuni di prima linea. I ricercatori hanno misurato il loro peso al basale e a 6, 12 e 24 mesi dopo l’inizio per stimare gli effetti intention-to-treat (ITT) del cambiamento di peso.
Al basale, i partecipanti sono stati assegnati in modo casuale a iniziare sertralina, citalopram, escitalopram, fluoxetina, paroxetina, bupropione, duloxetina o venlafaxina. Gli antidepressivi più comuni prescritti erano la sertralina, il citalopram e il bupropione. Circa il 36% dei partecipanti ha avuto una diagnosi di depressione e al 39% è stata diagnosticata l’ansia.
Variazione ponderale a sei mesi
Tra gli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI), escitalopram e paroxetina, sono stati associati al maggiore aumento di peso a 6 mesi, mentre il bupropione è stato associato al minor aumento di peso in tutte le analisi.
Utilizzando la sertralina come termine di confronto, ecco la variazione di peso a 6 mesi per i diversi antidepressivi:
- Bupropione: -0,22 kg
- Escitalopram: +0,41 kg
- Duloxetina: +0,34 kg
- Paroxetina: +0,37 kg
- Venlafaxina: +0,17 kg
Rispetto agli utilizzatori di sertralina, coloro che assumevano escitalopram, paroxetina e duloxetina mostravano una probabilità aumentata del 10%-15% di guadagnare almeno il 5% del loro peso basale. I livelli di aderenza ai farmaci erano simili tra i diversi antidepressivi, con l’eccezione di una maggiore aderenza al bupropione (41%) a 6 mesi, rispetto agli altri farmaci (28%-36%).
Lo studio si basava esclusivamente sui dati delle prescrizioni, senza conferma dell’effettiva assunzione dei farmaci. Inoltre, la mancanza di misurazioni del peso regolari ha limitato l’analisi dei cambiamenti di peso a lungo termine. I bassi tassi di aderenza hanno complicato l’attribuzione delle variazioni di peso a 12 e 24 mesi ai singoli farmaci.
Considerando le implicazioni dell’obesità e della depressione sulla salute generale e sulla qualità della vita, medici e pazienti dovrebbero valutare attentamente queste differenze nella scelta degli antidepressivi.
Bibliografia
Petimar J, Young JG, Yu H, et al. Medication-Induced Weight Change Across Common Antidepressant Treatments : A Target Trial Emulation Study. Ann Intern Med. 2024 Jul 2. doi: 10.7326/M23-2742. Epub ahead of print. leggi