I balneari di Sib-Confcommercio e di Fiba-Confesercenti in mobilitazione


I balneari di Sib-Confcommercio e di Fiba-Confesercenti hanno confermato la mobilitazione della categoria il 9 agosto

Spiagge, l’Unione europea contro l’Italia: "Deve dare concessioni conformi alle norme europee". La Lega esulta, Magi (Radicali) attacca: "Basta difendere l'indifendibile"

I balneari di Sib-Confcommercio e di Fiba-Confesercenti hanno confermato la mobilitazione della categoria il 9 agosto. “Spiagge gratis!” replica Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.

“Il 9 agosto i balneari che aderiranno allo sciopero dovranno garantire la gratuità delle spiagge e, quindi, dovranno scorporare quel giorno di disservizi e disagi per gli utenti, dagli abbonamenti settimanali e mensili, a titolo di risarcimento del danno” prosegue Dona.

“Anche gli ingressi giornalieri, se pagati in anticipo, dovranno essere restituiti. Unica eccezione è se i turisti chiederanno di accedere alle spiagge una volta terminato lo sciopero. In questo caso dovranno versare l’intero importo. In difetto ci riserveremo ogni azione a tutela degli utenti” conclude Dona.

CODACONS: REGNA IL CAOS

In tema di stabilimenti balneari in Italia regna il caos più assoluto, tra minacce dell’Ue, sentenze dei tribunali e governo che naviga a vista. Lo afferma il Codacons, che chiede all’esecutivo di risolvere al più presto la situazione di stallo attuale.

“E’ necessario trovare con urgenza un punto di incontro tra il governo e le istanze dei balneari, nel rispetto delle disposizioni comunitarie in materia e delle recenti sentenze del Consiglio di Stato che hanno bocciato le proroghe delle concessioni – spiega il presidente Carlo Rienzi – Una situazione assurda e paradossale quella italiana dove, nonostante la situazione di evidente illegittimità delle concessioni, gli stabilimenti sono aumenti del 26% dal 2011 generando un business da 10 miliardi di euro annui, a fronte di appena 115 milioni di euro incamerati attraverso i canoni dallo Stato”.

“Il governo non può più rimandare il problema alle calende greche, e deve sedersi al tavolo con i balneari e con tutte le parti coinvolte per arrivare al più presto a una soluzione condivisa” – conclude Rienzi.