Il Chmp ha raccomandato il rifiuto dell’autorizzazione all’immissione in commercio di masitinib (AB Science), un farmaco destinato al trattamento della SLA
![]()
Il Chmp ha dichiarato di aver raccomandato il rifiuto dell’autorizzazione all’immissione in commercio di masitinib (AB Science), un farmaco destinato al trattamento della SLA.
Il suo principio attivo, il masitinib mesilato, è un inibitore della protein-chinasi che blocca gli enzimi coinvolti in vari processi infiammatori immuno-mediati. L’aspettativa è che questo riduca l’infiammazione e protegga le cellule nervose dai danni, rallentando così il peggioramento dei sintomi della SLA.
Masitinib, che ha ottenuto la designazione di farmaco orfano nel 2016, è una compressa orale destinata a essere utilizzata in combinazione con riluzolo, un farmaco indicato per prolungare la vita o il tempo di ventilazione meccanica nei pazienti affetti da SLA, ma che non ha alcun effetto terapeutico sulla funzione motoria, sulla funzione polmonare, sulle fascicolazioni, sulla forza muscolare o sui sintomi motori.
Fondata nel 2001, la francese AB Science ha presentato i risultati di uno studio su 394 adulti con SLA trattati con masitinib o placebo, entrambi in combinazione con riluzolo, due volte al giorno per 48 settimane. La principale misura di efficacia è stata la variazione, nell’arco di 48 settimane, di un punteggio di qualità di vita specifico per la SLA.
Tuttavia, secondo il CHMP, non è stato possibile dimostrare in modo convincente i benefici del farmaco. Lo studio non ha riscontrato alcuna differenza tra il farmaco attivo e il placebo nella principale misura di efficacia e presentava diversi problemi metodologici che rendevano i dati inaffidabili. Il parere dell’Agenzia europea per i medicinali è stato quindi che i benefici del masitinib non superino i suoi rischi.
Non ci sono conseguenze per i pazienti che stanno effettuando studi clinici con il farmaco e l’azienda può chiedere un riesame del parere entro 15 giorni.