Francesca Pascale a “Belve”: frecciata a Marta Fascina per la relazione con Berlusconi


Francesca Pascale intervistata da Francesca Fagnani a “Belve” lancia una frecciatina a Marta Fascina: “Non avrei mai sposato Berlusconi per finta”

francesca pascale

Francesca Pascale per la prima volta in assoluto rilascia un’intervista televisiva e a ‘Belve’. Il programma cult di Francesca Fagnani, in onda questa su Rai 2, avrà come ospiti anche Mara Maionchi e Piero Chiambretti.

Quando la conduttrice chiede alla Pascale delle prime foto che la paparazzano in barca con Paola Turci, alla fine della relazione con Berlusconi, Pascale rilascia una dichiarazione molto pesante: “Quelle foto sono state fatte da una persona di Forza Italia vicina all’area sovranista, che mi ha sempre particolarmente odiata”. Quando Fagnani incalza: “C’era un disegno? Ma era un fotografo o un politico?”, allora Pascale dichiara: “Erano mandati da una persona vicinissima a Matteo Salvini che voleva regalare tutto il pacchetto di Forza Italia a Salvini. Io questa cosa la sopportavo malissimo. C’è stato un disegno ben preciso per fare di me un problema da risolvere e quindi mi ha seguito e hanno infranto le regole della morale per farmi male”. Fagnani conclude chiedendo: “Da quelle foto si è sentita solo violata, o anche liberata”, la risposta è un colpo al cuore: “Mi sono sentita violentata in un primo momento”.

E sul matrimonio con Berlusconi Fagnani ricorda a Pascale una sua dichiarazione: “Lei ha detto che chiedeva tutti i giorni a Berlusconi di sposarla”, Pascale lancia frecciata a Marta Fascina: “No, affatto, non ho mai sentito la voglia di sposarmi, anche perché poi magari mi sposava ed era finto e francamente piuttosto che finto, meglio niente”. A quel punto la Fagnani le ricorda di aver dichiarato che “Se fosse stata invitata, ci sarebbe andata fumando una joint”, e Pascale ridendo, ammette: “Sì, mi sarebbe piaciuto fumarmi un cannone”. Per poi lanciare l’ultima stoccata: “Berlusconi con me era lucido, certe sciocchezze non le ha mai fatte”.

I racconti della Pascale toccano anche corde più intime con il ritratto di un padre anaffettivo e violento. Quando la Fagnani le chiede se la sua sia stata “un’infanzia più felice o più infelice”, la Pascale spiega: “Felice, anche se come tutte le bambine sono stata anche io innamorata di mio padre, ma quella fiducia che una bambina ha verso il proprio papà è stata ingannata, tradita, mortificata dal suo modo violento e disamorato di trattarci”. A quel punto Fagnani insiste “Lei mi parla di violenze?” e la Pascale confessa: “Ci sono stati atteggiamenti violenti, ma preferisco tenerlo per me”. E infine alla domanda della giornalista “Mi dica solo com’è oggi il rapporto con suo padre?” Pascale ammette “Non esiste”.