Un comitato di revisione dei farmaci dell’Agenzia Europea dei Medicinali (EMA) ha raccomandato l’approvazione di bimekizumab per l’idrosadenite suppurativa
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Un comitato di revisione dei farmaci dell’Agenzia Europea dei Medicinali (EMA) ha raccomandato l’approvazione di bimekizumab per l’idrosadenite suppurativa (HS), portando l’anticorpo a un passo dalla quarta approvazione nell’UE. Sviluppato da di UCB il farmaco è in commercio con il marchio Bimzelx.
Il doppio inibitore di IL-17A e IL-17F è già approvato dall’Ema per il trattamento della psoriasi a placche, dell’artrite psoriasica e della spondiloartrite assiale. L’anno scorso bimekizumab ha ottenuto la tanto attesa approvazione per la psoriasi della Fda.
Il Comitato per i medicinali per uso umano (Chmp) dell’Ema ha emesso un parere positivo per Bimzelx sulla base di due studi di Fase III, BE HEARD I e BE HEARD II.
Gli studi hanno arruolato 1014 pazienti con HS da moderata a grave per ricevere un’iniezione di Bimzelx ogni due settimane, ogni quattro settimane o un placebo.
Alla settimana 16, bimekizumab ha portato a miglioramenti statisticamente significativi e clinicamente rilevanti rispetto al placebo, misurati in base alla risposta clinica all’idradenite suppurativa (HiSCR50), soddisfacendo l’endpoint primario.
Se approvato, bimekizumab diventerebbe la terza terapia disponibile per i pazienti affetti da HS nell’UE, dopo adalimumab e secukinumab.
L’HS è una malattia infiammatoria cronica della pelle che si manifesta con noduli, ascessi e fistole con fuoriuscita di pus, cioè canali che fuoriescono dalla pelle, tipicamente nelle ascelle, nell’inguine e nei glutei. L’HS colpisce circa l’1% della popolazione nella maggior parte dei paesi studiati e le persone colpite sperimentano riacutizzazioni della malattia e forti dolori. Le persone che vivono con l’HS sperimentano anche lo stigma sociale, l’isolamento sociale e la bassa autostima, tutti fattori che hanno un forte impatto sulla loro qualità di vita.