Site icon Corriere Nazionale

Al via CYFEST, uno dei maggiori festival internazionali sulla Media Art

cyfest

Dal 15 aprile la 15esima edizione di CYFEST, uno dei maggiori festival internazionali dedicato alla Media Art: le informazioni utili

CYFEST, uno dei maggiori festival internazionali di Media Art dell’Europa orientale, è stato fondato da un gruppo di artisti e curatori indipendenti nel 2007. Fin dalla sua creazione, il suo obiettivo principale è quello di esaminare il dialogo tra i vari linguaggi visivi e le culture tecnologiche, esplorando varie modalità di cooperazione e condivisione tra professionisti dell’arte e comunità scientifiche. CYFEST riunisce artisti, curatori, educatori, ingegneri, programmatori e attivisti dei media di tutto il mondo e crea una piattaforma per la mappatura, la mediazione e la documentazione della new media art a diversi livelli regionali e internazionali.

CYFEST è uno dei pochi eventi culturali nomadi al mondo: durante l’anno, i progetti del festival vengono presentati presso le principali istituzioni culturali di tutto il mondo. Ogni anno il programma del festival comprende diversi progetti espositivi, sound art, video e programmi didattici.

Il primo CYFEST prevedeva un piccolo programma di eventi. La presentazione del festival ha preso avvio con l’installazione Silver Clouds di Andy Warhol, proveniente dal museo dell’artista a Pittsburgh (USA). Il festival ha inoltre proposto la mostra “History of the E.A.T. 1960-2000”, dedicata al laboratorio Experiments in Art and Technology degli ingegneri Billy Klüver e Fred Waldhauer e degli artisti Robert Rauschenberg e Robert Whitman. Negli anni successivi, CYFEST si è costantemente ampliato, diventando via via sempre più articolato. Dal 2007 al 2023 vi hanno partecipato oltre 350 artisti e collettivi. Tra questi, i pionieri della musica elettronica, alcuni dei musicisti sperimentali più influenti della storia degli Stati Uniti: David Rosenboom, Phill Niblock e Al Margolis; l’artista austriaco post-concettuale, curatore e teorico della Media Art, direttore dello Z.K.M. Center for Art and Media di Karlsruhe, Peter Weibel; l’artista, fondatore e caporedattore della rivista “e-flux” Anton Vidokle; l’innovativo videoartista Bjørn Melhus; l’artista concettuale e autrice delle prime installazioni totali Irina Nakhova e altri. I progetti del festival a Venezia e New York, tra il 2019 e il 2023, sono stati organizzati in collaborazione con la Kolodzei Art Foundation e hanno riunito opere di importanti artisti contemporanei del: Erik Bulatov, Ilya Kabakov, Mihail Chemiakin, Ernst Neizvestny, Francisco Arana Infante, Valentina Povarova, Lydia Masterkova, Komar e Melamid, Faith Ringgold, Chakaia Booker e altri.

Dal 2020, il CYFEST collabora con la Società Internazionale per le Arti, le Scienze e la Tecnologia (ISAST) Leonardo, contribuisce al Leonardo Journal e organizza i LASER Talks. L’ultimo numero di Leonardo, pubblicato da M.I.T. Press, contiene testi dell’artista francese di fama mondiale ORLAN, la cui opera mette in atto la più significativa metamorfosi biotecnologica e trans-personale nella storia dell’arte, e del collettivo multidisciplinare di artisti, designer e scrittori Slavs and Tatars, riconosciuto a livello internazionale.

CYFEST 15: Vulnerability comprende una serie di mostre itineranti svoltesi in tutto il mondo in importanti istituzioni culturali e pubbliche. Ha avuto luogo a Yerevan e a Miami, nel 2023, e proseguirà a Venezia e New York, nel 2024.

Nella nuova grande mostra collettiva convergono la (anti)fragilità degli spazi biologici, sociali e cibernetici, i ricordi personali e l’immaginazione scientifica, il facsimile della pioggia e l’indicizzazione, scritture semiotiche, l’esplorazione artistica della co-autorialità non umana e la connessione tra i pattern di maglieria e gli insiemi di Mandelbrot.

Il programma prevede installazioni, performance e contenuti discorsivi. Tra le proposte principali troviamo il progetto multidisciplinare Drop Tracer di Tuula Närhinen, che affronta le azioni non umane e la relazione tra le immagini e il mondo naturale. Le pelli coltivate da batteri di Ann Marie Maes indagano il potenziale scultoreo dei materiali organici e le interfacce tra l’umano e il non umano, il macroscopico e il microscopico. Tra i pionieri della Science Art, il collettivo Where Dogs Run esamina i termini degli insiemi di Mandelbrot espressi attraverso pattern di maglieria in un’installazione performativa dal vivo. Mariateresa Sartori, attraverso la tecnica del frottage, dà valore alla geologia inedita e getta luce sulla storia poco conosciuta della cava di Rosà (Vicenza). L’installazione multimediale di Elena Gubanova e Ivan Govorkov ricrea il concetto di “densità temporale” sviluppato dall’astronomo sovietico Nikolai Kozyrev. La mostra presenta anche i monotipi Re-Pressions, esposti solo in rare occasioni, dell’acclamato artista armeno Samvel Baghdasaryan (1956-2017), le opere di videoarte sperimentale di Fabrizio Plessi, le sculture in tessuto gonfiabile di Irina Korina, gli oggetti architettonici e urbanistici realizzati con LED riciclati da Alexandra Dementieva, la nuova installazione di Anna Frants e molto altro ancora.

Artisti: Samvel Baghdasaryan, Ludmila Belova, Max Blotas, Alexandra Dementieva, Alexey Dymdymarchenko, Yvetta Fedorova, Anna Frants, Elena Gubanova & Ivan Govorkov, Irina Korina, Natalia Lyakh, AnneMarie Maes, Phill Niblock & Katherine Liberovskaya, Tuula Närhinen, Nao Nishihara, Fabrizio Plessi, Mariateresa Sartori, Monica Naranjo Uribe, Where Dogs Run.

CYFEST 15 è organizzato da CYLAND International MediaArtLab. Lo sponsor generale del progetto è One Market Data. La realizzazione di questo progetto è stata resa possibile dalla collaborazione con l’Università Ca’ Foscari di Venezia, il Centro Studi sull’Arte Russa – CSAR, LEONARDO ISAST, Samvel Baghdasaryan Art Foundation, e Weave

Exit mobile version