Vasculiti ANCA-associate: conta periferica eosinofili prevede lo sviluppo


La conta iniziale degli eosinofili periferici potrebbe essere in grado di predire l’attività delle vasculiti ANCA-associate e dunque il rischio mortalità

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Secondo i risultati di uno studio pubblicato su Arthritis Research & Therapy, la conta iniziale degli eosinofili periferici potrebbe essere in grado di predire l’attività delle vasculiti ANCA-associate (AAV) al momento della diagnosi e facilitare la predizione della mortalità complessiva durante il follow-up in pazienti con poliangioite microscopica (MPA) e granulomatosi con poliangioite (GPA).

Razionale e disegno dello studio
La conta degli eosinofili periferici non sembra avere un’implicazione clinica significativa nei pazienti con nuova diagnosi di MPA e GPA, rispetto a quelli con EGPA e malattie allergiche, premettono i ricercatori nell’introduzione allo studio. Infatti, il meccanismo immunitario allergico mediato dagli eosinofili non svolge un ruolo cruciale nella patogenesi dell’MPA e della GPA, a differenza di quanto avviene nella granulomatosi eosinofila con poliangioite (EGPA). Inoltre, nei criteri di classificazione congiunti ACR/EULAR del 2022 per l’MPA e la GPA, viene assegnato un punteggio negativo relativamente ad un item basato sull’aumento della conta degli eosinofili periferici.

Eppure, il ruolo clinico della conta degli eosinofili periferici nella patogenesi dell’AMP e della GPA è ancora oggi oggetto di controversie, dato che, in base ad alcuni studi, si ipotizza che gli eosinofili periferici possano influenzare parzialmente o indirettamente la patogenesi di MPA e GPA.

Per colmare il gap di conoscenze a questo riguardo è stato implementato il nuovo studio, che ha   analizzato le implicazioni cliniche della conta degli eosinofili periferici alla diagnosi sulla stima dell’attività di malattia e sulla previsione della mortalità per tutte le cause durante il follow-up in pazienti con nuova diagnosi di MPA e GPA. con una conta periferica degli eosinofili alla diagnosi inferiore a 1000/mm3.

Durante il processo diagnostico, i ricercatori hanno utilizzato il Birmingham Vasculitis Activity Score (BVAS) e il Five-Factor Score (FFS) come indici specifici per valutare l’AAV. In questa fase hanno inoltre esaminato la velocità di eritrosedimentazione (VES) e i livelli di proteina C-reattiva (CRP).

L’analisi finale ha incluso un totale di 224 pazienti: 152 pazienti con MPA e 72 con GPA. L’età mediana dei pazienti al basale (ovvero alla diagnosi) era di 62 anni, con  un 35,3% di pazienti di sesso maschile.

Risultati principali
Complessivamente, 164 pazienti sono stati diagnosticati con pazienti con AAV per positività a mieloperossidasi-ANCA e 41 per positività a proteinasi 3-ANCA. Il valore mediano della BVAS era pari a 12, quello di FFS a 1, la VES era pari a 63 mm/h per la VES, la CRP era pari a 15 mg/l, mentre la conta mediana degli eosinofili periferici era pari a  190 cellule/mm3.

Al momento della diagnosi, sono state riscontrate correlazioni significative tra la conta periferica degli eosinofili e la BVAS (P =0,001), il punteggio FFS (P =0,046), i livelli di VES (P <0,001) e CRP (P <0,001).
Nel corso di un periodo di follow-up della durata mediana di 47,8 mesi, un totale di 36 pazienti è deceduto in uno dei due gruppi in studio.

I ricercatori hanno osservato che i pazienti con MPA vs GPA non presentavano differenze statisticamente significative relativamente alla mortalità (15,8% vs 16,7%; P =0,867). I pazienti sopravvissuti, invece, hanno mostrato una conta mediana di eosinofili periferici significativamente più bassa al momento della diagnosi rispetto ai pazienti deceduti (170,0/mm3 vs 310,0/mm3; P =0,004).

Quando è stato stabilito un cut-off ottimale per la conta degli eosinofili periferici alla diagnosi per la mortalità per tutte le cause, pari a 175,0/mm3, i pazienti con conte di almeno 175,0/mm3 hanno mostrato un tasso di sopravvivenza cumulativa significativamente ridotto, rispetto a quelli con conte inferiori a 175,0/mm3 (P =0,008).

Punti di forza e debolezza dello studio
Nella discussione del lavoro, i ricercatori si sono chiesti quale fosse il meccanismo della capacità predittiva della conta degli eosinofili periferici alla diagnosi sulla mortalità per tutte le cause durante il follow-up nei pazienti con nuova diagnosi di MPA e GPA.

A tal proposito hanno avanzato due ipotesi: la prima, basata sull’attività di malattia iniziale dell’AMP e della GPA al momento della diagnosi, suggerisce che i livelli elevati di infiammazione che possono aumentare la produzione di fattori chemiotattici per gli eosinofili, possono successivamente innalzare  non solo la conta degli eosinofili periferici ma anche la probabilità di mortalità per tutte le cause.

La seconda ipotesi, invece, poggia sull’assunto che l’EGPA, più che essere una malattia indipendente, è una condizione che condivide alcune proprietà immunitarie con la MPA e GPA. I dati disponibili, tuttavia, non consentono di rispondere sulla veridicità di una delle due ipotesi, che vanno verificate in nuovi studi.

Il punto di forza di questo studio risiede nell’essere stato il primo a dimostrare che la conta degli eosinofili periferici alla diagnosi può stimare l’attività dell’AAV e predire la mortalità per tutte le cause durante il follow-up nei pazienti con nuova diagnosi di AMP e GPA.

Tra i limiti, invece, si segnalano il disegno retrospettivo dello studio, che non ha permesso di verificare il nesso causale con la mortalità di alcune condizioni che potrebbero causare un aumento della conta periferica degli eosinofili, come l’anamnesi di malattie allergiche, l’anamnesi di assunzione di farmaci diversi dai glucocorticoidi e dagli immunosoppressori e la presenza o assenza di infezioni parassitarie in tutti i pazienti inclusi.

Tra gli altri limiti dello studio, invece, si segnala il numero relativamente ridotto di pazienti con nuova diagnosi di AMP e GPA, che non consente di generalizzare i risultati.

Bibliografia
Ha, JW et al. Clinical implications of peripheral eosinophil count at diagnosis in patients newly diagnosed with microscopic polyangiitis and granulomatosis with polyangiitis. Arthritis Res Ther 25, 245 (2023). https://doi.org/10.1186/s13075-023-03233-1
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https://arthritis-research.biomedcentral.com/articles/10.1186/s13075-023-03233-1