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Studenti italiani orgogliosi di far parte dell’Unione Europea

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Studenti orgogliosi di far parte dell’Unione Europea secondo l’indagine Iea-Lumsa. Giovani con poca fiducia nei singoli governi ma favorevoli alla cooperazione

La maggior parte degli studenti europei di terza media ha espresso un forte senso di identità europea. Il 95% di essi, il 96% degli italiani, ha dichiarato di considerarsi europeo e di essere orgoglioso (91%) che il proprio Paese sia membro dell’UE. A livello nazionale, la percentuale degli studenti italiani che hanno completa (o molta) fiducia nel governo si attesta al 53%, con un calo notevole rispetto al 2016 (57%) e soprattutto al 2009 (74%). Sono questi alcuni degli aspetti più rilevanti emersi alla presentazione dei nuovi dati complementari relativi all’indagine comparativa internazionale sull’educazione civica e sulla cittadinanza ‘IEA ICCS 2022’.

L’indagine ICCS (International Civic and Citizenship Education Study) mira a rilevare le modalità con cui le giovani generazioni vengono preparate a intraprendere il loro ruolo di cittadini nelle società democratiche, ed è rivolto agli studenti che frequentano l’ottavo anno di scolarità (circa 13 anni e mezzo). ICCS 2022 rappresenta il terzo ciclo dello studio (il primo e il secondo ciclo si sono svolti rispettivamente nel 2009 e nel 2016) e affronta aspetti legati alla cittadinanza globale, allo sviluppo sostenibile, alla migrazione, ai cambiamenti dei sistemi politici tradizionali e all’uso delle tecnologie digitali per l’impegno civico. Sono 18 i paesi europei che hanno somministrato il questionario (Bulgaria, Croazia, Cipro, Estonia, Danimarca, Francia, Italia, Lettonia, Lituania, Malta, Paesi Bassi, Norvegia, Polonia, Romania, Repubblica Slovacca, Slovenia, Spagna e Svezia) e due Länder tedeschi (Nord Reno-Vestfalia e Schleswig-Holstein), coinvolgendo circa 2.800 scuole e 66.000 studenti.

Dall’indagine emerge anche che gli studenti sono favorevoli alla cooperazione tra i Paesi europei per la salvaguardia dell’ambiente e l’adozione di politiche comuni in Europa. Ad esempio, il 90% è d’accordo con l’affermazione che i Paesi europei dovrebbero avere le stesse regole per proteggere l’ambiente. La maggioranza è favorevole all’adozione di regole comuni per prevenire e combattere il terrorismo (92%) e al riconoscimento dei titoli di studio conseguiti in altri Paesi europei (91%). Gli studenti nutrono aspettative positive sul futuro dell’Europa in relazione a una maggiore cooperazione tra i Paesi, al rafforzamento della democrazia, al miglioramento dell’accesso all’assistenza sanitaria per i poveri e all’aumento del numero di donne tra i leader politici. Molti però hanno espresso preoccupazioni legate alle differenze socioeconomiche, alla povertà e alla disoccupazione. L’aumento delle differenze economiche tra i Paesi ricchi e quelli poveri in Europa è stato lo scenario che il 73% degli studenti ha ritenuto probabile o molto probabile che si verifichi in futuro. Inoltre, lo studio ha evidenziato che gli studenti italiani percepiscono discriminazioni nei confronti di donne (68%), poveri (81%), persone con disabilità (73%) e immigrati (90%).

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