Regionali in Sardegna: ancora niente proclamazione degli eletti, rischio ribaltone


In Sardegna non c’è ancora la proclamazione degli eletti, e qualcuno inizia a parlare di ribaltone. Rotondi: “Il mio naso democristiano mi dice che tra qualche ora si riparlerà delle elezioni”

todde truzzu

A quasi una settimana dal voto sardo – con la vittoria sul filo di lana di Alessandra Todde su Paolo Truzzu – nell’isola ancora non c’è stata la proclamazione ufficiale degli eletti. Si aspetta infatti ancora l’ufficializzazione dei risultati delle regionali di domenica da parte degli uffici centrali circoscrizionali, istituiti nei vari Tribunali, e dell’Ufficio centrale regionale della Corte d’Appello di Cagliari.

I funzionari da giorni stanno svolgendo gli accertamenti- con la verifica tra le schede nulle e quelle contestate- e, anche se è improbabile pensare a un clamoroso ribaltone– sono oltre 2.600 i voti che separano la portabandiera del campo largo dal sindaco di Cagliari- nel centrodestra c’è chi non nasconde la flebile speranza che la partita non sia chiusa definitivamente se dovesse stringersi ulteriormente la forbice tra i due.

A questo proposito, è sibillino il messaggio postato su Facebook da Salvatore Deidda, deputato di Fdi e uno dei fedelissimi di Truzzu: “Ride bene chi ride ultimo…”.

Un po’ meno sibillino il messaggio del leader della Dc, Gianfranco Rotondi: “Il mio naso democristiano mi dice che tra qualche ora si riparlerà della Sardegna e i 2.000 voti della ‘Dc con Rotondi’ saranno molto, molto rivalutati“. Palla dunque all’Ufficio centrale elettorale della Corte d’appello, l’unica che potrà dare il sigillo sulle elezioni del 25 febbraio.