Artrite reumatoide: se la durata di malattia è più breve, sì a sospensione anti-TNF


Artrite reumatoide: secondo nuovi studi, se la durata di malattia è più breve, è possibile sospendere gli anti-TNF dopo aver raggiunto la remissione

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Dopo l’interruzione del trattamento con farmaci anti-TNF al raggiungimento della remissione o della ridotta attività di malattia, quasi un paziente su due affetto da artrite reumatoide (AR) è stato in grado di mantenere questo stato fino ad uno anno. Lo dimostrano i risultati di uno studio pubblicato su Arthritis Research & Therapy che ha anche documentato come il successo della sospensione del trattamento con questi farmaci era associato ad una durata di malattia più breve.

Disegno dello studio
I ricercatori hanno condotto una revisione sistematica per valutare la persistenza della remissione  o della LDA fino ad un anno in pazienti con AR che avevano interrotto il trattamento con farmaci  anti-TNF.

Nell’analisi sono stati inclusi studi sull’interruzione del trattamento di induzione e di mantenimento e i ricercatori hanno identificato i fattori chiave che avevano contribuito al successo dell’interruzione con i farmaci anti-TNF.
Tra i criteri di interruzione considerati vi erano un punteggio DAS28 inferiore a 3,2 o a 2,6 e altri indicatori alternativi di attività di malattia.

L’analisi di letteratura ha portato ad identificare 43 studi, di cui 22 di induzione-sospensione del trattamento e 22 di mantenimento con interruzione del TNFi.  Un singolo studio ha riportato i dati di entrambi i gruppi.

Risultati principali
Focalizzando l’attenzione sugli studi di induzione-sospensione del trattamento, le analisi in pool dalle settimane 37 a 52 dopo l’interruzione della terapia hanno mostrato che il 58% dei pazienti (IC95%:45-70) aveva raggiunto un punteggio DAS28 inferiore a 3,8 mentre il 52% dei pazienti (IC95%: 35-69) aveva raggiunto un punteggio inferiore a 2,6 in 9 studi; il 40% dei pazienti (IC95%: 18-64) di 4 studi, invece, aveva raggiunto un punteggio Simplified Disease Activity Index (SDAI) pari o inferiore a 3,3.

Tra i pazienti che non avevano sospeso il trattamento con TNFi, l’85%, il 73% e il 62% di questi ha mantenuto punteggi DAS28 inferiori a 3,8 e a 2,6 e punteggi SDAI pari o inferiori a 3,3, rispettivamente.
Considerando, invece, i 10 studi sull’interruzione del trattamento di mantenimento, circa il 48% dei pazienti (IC95%: 38-59) aveva raggiunto un punteggio DAS28 inferiore a 3,2, mentre il 47% dei pazienti (IC95%: 33-62) in 6 studi aveva raggiunto un punteggio DAS28 pari o inferiore a 2,6 nelle settimane da 37 a 52 dopo l’interruzione del trattamento con TNFi.

Inoltre, il 46% dei pazienti ha raggiunto un punteggio SDAI pari o inferiore a 3,3 durante questo periodo.

Un numero maggiore di pazienti degli studi di induzione-sospensione ha interrotto con successo il trattamento con i farmaci valutati nello studio.

L’interruzione del trattamento è risultata associata ad una durata più breve dell’AR, a punteggi più bassi del Questionario di Valutazione dello stato di Salute, a punteggi più bassi dell’attività di malattia e a proporzioni specifiche di alcuni tipi cellule immunitarie.

In entrambi gli scenari di trattamento, è stato osservato come una storia più lunga di AR fosse correlata con tassi ridotti di interruzione del trattamento.

Riassumendo
“Questo studio – scrivono i ricercatori nelle conclusioni del lavoro – è il primo ad avere esaminato gli effetti dell’interruzione del trattamento con TNFi separatamente nel trattamento di induzione e in quello di mantenimento. Quasi la metà dei pazienti è riuscita a sospendere il trattamento di mantenimento con TNFi e a rimanere in remissione fino a 1 anno”.

“Un numero maggiore di pazienti – continuano – ha interrotto con successo il trattamento negli studi di induzione-sospensione del trattamento, a sottolineare l’esistenza di differenze nei risultati tra questi due scenari. In entrambi i casi, i pazienti con AR precoce avevano maggiori probabilità di interrompere con successo il trattamento. Dopo il trattamento di induzione con TNFi, circa 6 pazienti su 10 con AR precoce sono rimasti in remissione fino ad 1 anno dopo l’interruzione del trattamento, ma solo 3 pazienti su 10 con AR conclamata hanno raggiunto lo stesso obiettivo. Dopo l’interruzione del trattamento di mantenimento con TNFi, circa 5 pazienti su 10 sono rimasti in remissione fino a 1 anno”.

“Questi risultati – aggiungono i ricercatori – possono dimostrarsi utili nel processo decisionale condiviso con i pazienti che stanno valutando di interrompere il trattamento in questione. Ciò detto, sono necessari studi ulteriori per identificare come variano i rischi di recidiva nei diversi sottogruppi di pazienti”.

Bibliografia
Ward MM et al. Prevalence and predictors of sustained remission/low disease activity after discontinuation of induction or maintenance treatment with tumor necrosis factor inhibitors in rheumatoid arthritis: a systematic and scoping review. Arthritis Res Ther. Published online November 20, 2023. doi:10.1186/s13075-023-03199-0