In provincia di Foggia nascerà innovativo impianto agrivoltaico


“Solare Poggio Imperiale-Neoen” è un innovativo impianto agrivoltaico, che sorgerà in agro di Poggio Imperiale (FG), coprendo un’area di 39 ettari

Agri-fotovoltaico: nuovi scenari nella ricerca di personale attraverso un competence mix intersettoriale. Il punto di Hunters Group

Puntare sulla produzione di energia pulita e rinnovabile, creando impianti che possano integrarsi al meglio nel territorio e con le attività economiche locali. Questo l’obiettivo di MIAENERGIA, azienda del settore energetico guidata da Primiano Calvo, direttore anche di SVILUPP.A.R.E, associazione di categoria degli Sviluppatori di Energie Rinnovabili, nata con l’obiettivo di aprire il dialogo con le Istituzioni su questi temi.

Recentemente MIAENERGIA ha presentato al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica “Solare Poggio Imperiale-Neoen”, un innovativo impianto agrivoltaico, che sorgerà in agro di Poggio Imperiale (FG), coprendo un’area di 39 ettari. Un sistema agrivoltaico è un sistema complesso, essendo allo stesso tempo un sistema energetico ed agronomico. Questo significa che, rispetto ad un usuale impianto fotovoltaico a terra, presenta una maggiore variabilità nella distribuzione in pianta dei moduli, nell’altezza dei moduli da terra, e nei sistemi di supporto, oltre che nelle tecnologie fotovoltaiche impiegate, al fine di ottimizzare l’interazione con l’attività agricola realizzata all’interno del sistema.

La copertura fotovoltaica presenta notevoli vantaggi per l’agricoltura, non solo in termini di produzione di energia green. La presenza dei pannelli, infatti, garantisce una protezione alle colture dai fenomeni climatici avversi, come grandine, gelo, forti piogge, ma anche in caso di eccessiva radiazione solare, la protezione riduce le possibilità che si verifichi stress idrico, garantendo una riduzione della evapo-traspirazione delle colture. Quest’ultimo aspetto è particolarmente apprezzabile in condizioni climatiche come quelle presenti nell’area di progetto, caratterizzate da scarsa piovosità, soprattutto nei periodi più caldi dell’anno, e temperature elevate nei mesi estivi.

Le specifiche del progetto lo rendono non solo efficiente in termini di produzione, ma lasciano anche ampio spazio per le attività seminative, ponendo pochi limiti all’esecuzione delle normali operazioni agricole. L’idea progettuale alla base, infatti, è quella di dare continuità alle coltivazioni erbacee ordinariamente presenti, mantenendo un avvicendamento fra le colture tipiche dell’area, ma introducendo elementi di miglioramento ed ampliando il numero di specie impiegate.