Brumotti di Striscia torna al Quarticciolo ma alcuni residenti protestano


Terza visita dell’inviato di ‘Striscia la notizia’ Vittorio Brumotti al Quarticciolo. Alcuni residenti: “Basta comparsate spot, le nostre vite non sono uno show televisivo”. La precisazione del Tg satirico di Mediaset

brumotti quarticciolo

“L’intento di Brumotti è quello di spettacolarizzare i problemi delle periferie, ma chi ci abita già li conosce bene. È almeno la terza volta che viene qui al Quarticciolo. Ma la sua è solo l’ennesima comparsata in borgata che non risolve nulla”. A parlare è un abitante del Quarticciolo, periferia est di Roma, contattato dalla Dire (www.dire.it) per commentare un video pubblicato su Facebook dalla community ‘Quarticciolo Ribelle’ in occasione dell’ultima visita dell’inviato di ‘Striscia la notizia’, Vittorio Brumotti, che all’incirca una settimana fa si è recato nuovamente nel quartiere per documentare la vendita di spaccio sul territorio.

Nel video si vede Brumotti, con la solita bici alla mano, incalzato da un abitante del Quarticciolo: “Insieme agli amici della Palestra Popolare gestiamo tanti bambini che non hanno un’alternativa, perché nei tuoi servizi non lo dici? E lo facciamo gratuitamente, senza prendere i soldi da Mediaset e senza avere una bicicletta da diecimila euro. Perché non racconti il fatto che qui le persone vivono in 27 metri quadrati e gli piove dentro casa? Perché nomini solo lo spaccio? Se vuoi davvero fare il ‘campione’ vieni qui ad aiutarci con i bambini, tutti i pomeriggi, cercando di offrirgli un’alternativa. Le persone del Quarticciolo sono stanche di interventi spot”.

Ad accompagnare il video, quindi, un post di ‘Quarticciolo Ribelle’, in cui si legge: “La settimana scorsa siamo scesi sotto casa e ci siamo imbattuti in Brumotti, all’ennesima comparsata in borgata, accompagnato da decine di agenti di polizia e cameraman. La strada bloccata, ragazzi del quartiere fermati e perquisiti solo perché vivono al Quarticciolo. Questa volta però il servizio glielo abbiamo fatto noi, stanchi di vedere interventi spot di sedicenti giornalisti, ‘preti antispaccio’ e polizia che piombano in borgata. Dopo lo show tutto resta uguale, il quartiere rimane nello stato di abbandono in cui vive da anni“.

Prosegue il post: “Siamo consapevoli della situazione in cui si ritrova il Quarticciolo e sappiamo bene quali sono le problematiche. Negli anni molti giornalisti sono venuti qui, perché pensiamo sia importante raccontare quartieri come il nostro, ma per mettere in luce le responsabilità delle istituzioni e le esperienze che dal basso cercano di migliorarla. Non per puntare le telecamere solo per alimentare lo stigma di chi nasce in una borgata come la nostra. Abbiamo ricordato a Brumotti come qui gli abitanti si organizzano dal basso in un comitato, in una palestra popolare, in un doposcuola, in un ambulatorio e lottano per far sì che istituzioni assenti e complici facciano la loro parte. In queste settimane stiamo lottando contro il dimensionamento scolastico, contro il rischio che la Pirotta, la scuola di Quarticciolo chiuda, ma quasi nessun mezzo di informazione si è interessato al problema. Non ci stupisce che le immagini che vedete in questo video non siano andate in onda su ‘Striscia la notizia’, poco interessata a dare veramente voce al nostro quartiere. Le nostre vite non sono uno show televisivo“, conclude ‘Quarticciolo Ribelle’.

FONTE: AGENZIA DI STAMPA DIRE (www.dire.it)

LA PRECISAZIONE DI STRISCIA LA NOTIZIA

Gentile redazione, alcune precisazioni in merito all’articolo pubblicato sul sito del Corriere Nazionale dal titolo “Brumotti di Striscia torna al Quarticciolo ma alcuni residenti protestano”, in cui  vengono riportate le dichiarazioni di un residente del problematico quartiere alla periferia Est di Roma. L’abitante del Quarticciolo accusa Vittorio Brumotti di “spettacolizzare i problemi delle periferie”. E di “puntare le telecamere solo per alimentare lo stigma di chi nasce in una borgata come la nostra” anziché “mettere in luce le responsabilità delle istituzioni e le esperienze che dal basso cercano di migliorarla”.

Per prima cosa ci preme ricordare che sono proprio i cittadini (nel caso specifico quelli del quartiere Quarticciolo), non ascoltati dalle istituzioni ed esasperati dal dilagare dello spaccio, a rivolgersi a Striscia la notizia. Vittorio Brumotti raggiunge i luoghi da cui partono le richieste di aiuto dei residenti e da anni si batte per liberare le nostre città dalle piazze di spaccio, rischiando molto in prima persona. Lo fa davanti a milioni di telespettatori, anche in modo simbolico, soprattutto per “mettere in luce le responsabilità” di chi dovrebbe intervenire e non interviene.

Allo stesso modo Striscia spesso si mobilita a fronte di segnalazioni da parte di associazioni di volontariato che combattono situazioni di degrado di natura diversa.

Lo spirito di Striscia, infatti, è dalla sua nascita quello di stare al fianco dei cittadini. Per informarvi un po’, vi invitiamo a recuperare la ricerca dell’università Bocconi di Milano del 2011 dal titolo “La rilevanza sociale, culturale ed economica di Striscia la notizia dalla nascita a oggi”, da cui è emerso che «il contributo di Striscia la notizia per mezzo delle indagini condotte dai suoi inviati è stato in molti casi determinante». «Il tg satirico – prosegue la ricerca – ha infatti manifestato un costante impegno a favore della legalità, facendosi portavoce dei cittadini, dai quali riceve le segnalazioni, e dando il via a inchieste e indagini volte a fornire un ulteriore strumento di raccordo tra cittadinanza e autorità competenti. In diverse occasioni, pertanto, la trasmissione è riuscita a portare alla ribalta della cronaca nazionale vicende che, in caso contrario, sarebbero rimaste sconosciute ai più». Dallo stesso studio, viene fuori che dal 1992 al 2010 Striscia ha aiutato lo Stato a recuperare 7,8 miliardi di euro.