Lo stop di 2 settimane a metotrexato migliora risposta al booster anti-Covid


Reumatologia: secondo un nuovo studio due settimane di sospensione di metotrexato migliorano la risposta al vaccino booster anti-Covid

Artrite reumatoide: livelli sierici IL-6 predicono risposta a sarilumab secondo uno studio pubblicato su Arthritis & Rheumatology

Stando ai risultati di uno studio pubblicato su The Lancet Rheumatology, interrompere per 2 settimane l’assunzione di metotrexato dopo aver ricevuto un richiamo del vaccino anti COVID-19 produce una risposta anticorpale sostenuta e significativamente aumentata, senza rischi di incorrere in gravi recidive di malattia reumatologica.

Razionale e disegno dello studio
Il metotrexato, come è noto, rappresenta il trattamento di prima linea per le malattie reumatologiche come l’artrite reumatoide e l’artrite psoriasica ed è spesso la terapia sistemica di prima linea per le malattie della pelle come la psoriasi. Viene somministrato spesso in combinazione con i farmaci biologici per ottimizzarne l’efficacia e per ridurre al minimo la formazione di anticorpi antifarmaco.

E’ altresì noto che il suo impiego si associa ad ampi effetti immunosoppressivi che attenuano la risposta immunitaria ai vaccini COVID-19.

E’ stato dimostrato che l’interruzione del trattamento con metotrexato per 2 settimane immediatamente dopo la vaccinazione contro l’influenza stagionale ha aumentato l’immunità da vaccinazione, senza alcun effetto sull’immunità umorale indotta dall’intervento di profilassi anti-influenzale, grazie all’interruzione del trattamento per 2 o 4 settimane prima della vaccinazione.

Per determinare se una sospensione di 2 settimane del metotrexato dopo un richiamo del vaccino COVID-19 potesse migliorare la risposta anticorpale senza impattare seriamente sulla malattia infiammatoria, i ricercatori hanno implementato uno studio randomizzato, in aperto, a gruppi paralleli,  condotto in cliniche reumatologiche e dermatologiche di 26 ospedali del Regno Unito. I ricercatori hanno esaminato 383 adulti con malattie infiammatorie immunomediate che erano stati sottoposti a trattamento con dosaggi settimanali di MTX fino a 25 mg per almeno 3 mesi e che avevano ricevuto almeno due dosi di vaccino COVID-19 ed erano idonei per una dose di richiamo.

I partecipanti a questo studio avevano ricevuto un richiamo di vaccino anti-COVID-19 attraverso il programma di vaccinazione del Regno Unito e sono stati randimizzati, secondo uno schema 1:1, a sospendere immediatamente le dosi di metotrexato per 2 settimane (n = 191; età media [SD] = 58,8 [12,5]; 62% donne) o a continuare con la stessa dose nello stesso giorno (n = 192; età media [SD] = 59,3 [11,9]; 61% donne).

La risposta al vaccino è stata misurata a 4, 12 e 26 settimane attraverso il titolo anticorpale completamente quantitativo del dominio di legame del recettore S1 (S1-RBD) della proteina spike della SARS-CoV-2.

Risultati principali
Dall’analisi dei dati è emerso che i pazienti che avevano sospeso il metotrexato hanno mostrato un titolo medio geometrico di anticorpi S1-RBD significativamente maggiore (media = 25.413 U/mL; IC95%: 22.227-29.056) rispetto a quelli che avevano continuato il trattamento (media = 12.326 U/mL; IC95%: 10.538-14.418) a 4 settimane. Inoltre, i titoli degli anticorpi S1-RBD sono rimasti più elevato tra coloro che avevano sospeso il trattamento a 12 e a 26 settimane.

Al contempo, il 53% dei pazienti che avevano sospeso il metotrexato ha riferito almeno una riacutizzazione della malattia alla quarta settimana, contro il 33% di quelli che hanno continuato (OR = 2,28; IC95%:1,72-3,66). Tuttavia, questo divario si è ridotto entro la 26a settimana, con il 69% e il 61%, rispettivamente, che hanno riferito una riacutizzazione (OR: 1,37; IC95%: 0,72-1,27). Inoltre, la maggior parte delle riacutizzazioni è stata autogestita con successo dai pazienti.

Riassumendo
In conclusione, “…lo studio ha documentato un aumento sostenuto degli anticorpi leganti S1-RBD all’interruzione del trattamento con metotrexato per 2 settimane subito dopo la vaccinazione contro COVID-19, con un aumento a breve termine del rischio di riacutizzazioni della malattia infiammatoria che sono state per lo più autogestite – scrivono i ricercatori nelle conclusioni del lavoro”.

Con l’emergere di nuove varianti e l’esitazione dei pazienti nei confronti del vaccino, è importante ottimizzare l’allestimento di una protezione duratura nei soggetti suscettibili a COVID-19. Le evidenze di questo studio aiuteranno i pazienti e i medici a fare scelte informate sui rischi e i benefici dell’interruzione del trattamento con metotrexato al momento della vaccinazione contro il COVID-19.

Saranno utili, inoltre, anche per i decisori delle politiche sanitarie vaccinali, per i comitati consultivi nazionali per le vaccinazioni e per le società scientifiche che formulano raccomandazioni sulla tempistica della vaccinazione nei soggetti trattati con immunosoppressione o che iniziano a farlo.

Bibliografia
Abhishek A, et al. Effect of a 2-week interruption in methotrexate treatment on COVID-19 vaccine response in people with immune-mediated inflammatory diseases (VROOM study): a randomised, open label, superiority trial. Lancet Rheumatol. 2023;doi:10.1016/S2665-9913(23)00298-9.
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