Polmoniti ospedaliere: lavarsi i denti riduce il rischio


Lavarsi regolarmente i denti sembrerebbe ridurre in modo significativo il rischio di polmoniti acquisite in ospedale

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Un semplice gesto di igiene quotidiana, come quello di lavarsi regolarmente i denti, sembrerebbe ridurre in modo significativo il rischio di polmoniti acquisite in ospedale (HAP), nonché i tassi di mortalità in terapia intensiva. Lo dimostrano i risultati di una revisione sistematica della letteratura, con annessa metanalisi, pubblicate su JAMA Internal Medicine (1), frutto del lavoro di una equipe di ricercatori dell’Università di Basilea, in Svizzera.

Razionale dello studio
Spesso trascurata e poco studiata, l’igiene orale è fondamentale per la salute, la qualità della vita e la prevenzione di infezioni come la polmonite acquisita in ospedale (HAP). L’HAP è classificata in polmonite associata a ventilatore (VAP) e HAP non associata a ventilatore (NV-HAP), entrambe caratterizzate da outcome sfavorevoli.

L’HAP è in gran parte dovuta all’aspirazione di microflora dal microbioma orale, un ecosistema complesso e altamente diversificato con una stima di 700 specie di batteri, funghi, virus e protozoi.

Un corpus rilevante di dati provenienti da studi epidemiologici, microbiologici e molecolari ha permesso di stabilire l’esistenza di un legame tra il microbioma orale, la salute orale, le placche dentali e la malattia parodontale con lo sviluppo della polmonite. Di conseguenza, si raccomanda una rigorosa igiene orale per prevenire l’HAP.

Tuttavia, i componenti precisi dell’igiene orale rimangono poco chiari, in gran parte a causa di studi contrastanti sulla clorexidina per os. La clorexidina gluconato è un antisettico cationico con attività ad ampio spettro contro batteri, funghi e virus che altera la permeabilità della membrana cellulare e previene la formazione di biofilm.

Storicamente, i risciacqui orali a base di clorexidina gluconato sono stati inclusi nei pacchetti di prevenzione della VAP sulla base di una meta-analisi che dimostrava una riduzione del 30%-40% della VAP.
Tuttavia, una successiva revisione sistematica e meta-analisi di studi clinici randomizzati condotti in unità di terapia intensiva generale (ICU) ha rilevato che la clorexidina era associata ad un aumento della mortalità (odds ratio, 1,25; IC95%:1,05-1,50).

Questi studi dai risultati contrastanti non hanno permesso di chiarire quali fossero le strategie migliori per prevenire l’HAP.

Su questi presupposti, ricercatori della divisione di malattie infettive ed epidemiologia ospedaliera presso l’Università di Basilea, in Svizzera, hanno condotto una revisione sistematica e una meta-analisi per studiare le associazioni tra lo spazzolamento dei denti e l’igiene orale senza spazzolamento con l’HAP, “…l’infezione nosocomiale più comune” per la quale “non vi è accordo su come prevenirla”.

“Lo spazzolamento dei denti – hanno ipotizzato i ricercatori – potrebbe essere più efficace degli antisettici nel ridurre la carica microbica, dato che lo scrub meccanico può disgregare meglio la placca e altri biofilm rispetto agli antisettici”.

Disegno dello studio e risultati principali
Per prima cosa, è stata condotta una ricerca sistematica di letteratura sui principali database bibliografici biomedici (PubMed, Embase, Cumulative Index to Nursing and Allied Health, Cochrane Central Register of Controlled Trials, Web of Science, Scopus e 3 registri di studi dall’inizio al 9 marzo 2023), per individuare tutti gli  studi clinici randomizzati condotti su adulti ospedalizzati che avevano confrontato l’igiene orale quotidiana con lo spazzolamento dei denti rispetto a regimi senza spazzolamento.

La ricerca di letteratura ha portato ad individuare 15 studi che sono stati utilizzati per la successiva metanalisi. Questi includevano, originariamente, 10.742 pazienti (2033 in Terapia Intensiva e 8.709 in reparti diversi dalla Terapia Intensiva; la dimensione effettiva della popolazione considerata per la metanalisi è stata, invece, di 2.786 pazienti, al fine di poter tener conto di 1 studio randomizzato in cluster in pazienti non ospedalizzati in Terapia Intensiva).

Passando ai risultati, i ricercatori I ricercatori hanno osservato che lo spazzolamento dei denti era legato ad una significativa riduzione del rischio di:
– HAP (RR = 0,67; IC95%: 0,56-0,81)
– mortalità in terapia intensiva (RR = 0,81; IC95%: 0,69-0,95)

È stata documentata, inoltre, una riduzione significativa dell’incidenza di polmonite tra i pazienti sottoposti a ventilazione meccanica invasiva i cui denti venivano spazzolati quotidianamente (RR = 0,68; IC95%: 0,57-0,82), ma non tra quelli non sottoposti a ventilazione meccanica invasiva.

Al contempo, lo spazzolamento dei denti in terapia intensiva è risultato associato a:
– meno giorni di ventilazione meccanica (differenza media [MD] = -1,24; IC95%: da -2,42 a -0,06)
– una minore durata della degenza in terapia intensiva (MD = -1,78; IC95%: da -2,85 a -0,7)

I ricercatori hanno anche notato che i risultati erano simili sia che lo spazzolamento dei denti avvenisse due, tre o quattro volte al giorno.

Riassumendo
Nel commentare i risultati, i ricercatori hanno affermato che “la metanalisi suggerisce che gli ospedali dovrebbero sviluppare delle procedure per assicurare che tutti i pazienti ospedalizzati possano lavarsi i denti almeno due volte al giorno”, auspicando la messa a punto di studi ulteriori finalizzati ad ottenere un numero maggiore di dati sull’impatto dello spazzolamento dei denti nei pazienti non ospedalizzati in terapia intensiva.

Nell’editoriale di accompagnamento al lavoro pubblicato (2), gli estensori del commento hanno scritto che lo studio rappresenta “…un importante contributo alla prevenzione delle infezioni e rinforza la tesi che lo spazzolamento quotidiano dei denti  si configura come una misura di igiene orale essenziale nello standard di cura dei pazienti ventilati”.

“Dato che si stanno accumulando sempre più dati sull’HAP, l’igiene orale potrebbe assumere un ruolo praticamente indispensabile, insieme all’igiene delle mani, nella prevenzione e controllo delle infezioni nosocomiali – concludono”.

Bibliografia
1) Ehrenzeller S et al. Association Between Daily Toothbrushing and Hospital-Acquired PneumoniaA Systematic Review and Meta-Analysis. JAMA Intern Med. 2023;doi:10.1001/jamainternmed.2023.6638.
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2) Datta R. Daily Toothbrushing to Prevent Hospital-Acquired Pneumonia—Brushing Away the Risk. JAMA Intern Med. 2023;doi:10.1001/jamainternmed.2023.6807.
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