Vasculiti ANCA-associate: terapia di mantenimento con rituximab efficace


Vasculiti ANCA-associate: regime terapeutico di induzione con prednisolone e rituximab a dosi ridotte, seguito da una terapia di mantenimento con rituximab, efficace e sicuro

Vasculiti ANCA-associate: avacopan agisce efficacemente sulle recidive secondo nuovi dati da analisi post-hoc studio ADVOCATE

In pazienti affetti da vasculiti ANCA-associate (AAV), il ricorso ad un regime terapeutico di induzione con prednisolone e rituximab a dosi ridotte, seguito da una terapia di mantenimento con rituximab, si è dimostrato efficace e sicuro anche nel lungo termine. Queste le conclusioni di uno studio recentemente pubblicato su ARD.

Razionale e disegno dello studio
Lo studio LoVAS, condotto in precedenza, aveva dimostrato che il trattamento per 6 mesi con prednisolone a dosaggio ridotto (0,5 mg/kg/die) più 375 mg/m2/settimana di rituximab per 4 settimane non era risultato inferiore, per efficacia, al regime convenzionale ad alto dosaggio (1 mg/kg/die) più rituximab nell’indurre la remissione in pazienti con AAV senza glomerulonefrite grave o emorragia alveolare.

I ricercatori dello studio concludevano concordando sulla necessità di condurre studi ulteriori sui requisiti alla base dell’impostazione della terapia di mantenimento e sugli outcome a lungo termine. Per colmare questo gap di dati, la stessa equipe di ricerca ha condotto un’analisi dei dati provenienti da un follow-up di 2 anni dei pazienti reclutati nello studio originale LoVAS, confrontando gli outcome a lungo termine tra pazienti con AAV randomizzati a trattamento di induzione con glucocorticoidi a dosi ridotte e i pazienti randomizzati a trattamento con glucocorticoidi ad alte dosi, associati in entrambi i bracci a trattamento aggiuntivo con rituximab.

A tal scopo, dopo aver raggiunto la remissione, ai pazienti che erano stati sottoposti a terapia di induzione durante la prima parte dello studio LoVAS con uno dei due regimi di trattamento sopra indicati era consentito il passaggio ad una terapia di mantenimento, consistente in 1 g di rituximab ogni 6 mesi per 18 mesi.

L’oucome composito primario di efficacia era rappresentato da mortalità, recidiva, malattia renale allo stadio terminale ed eventi avversi gravi (SAE) a 24 mesi.

Gli outcome primari di sicurezza comprendevano il numero e la percentuale di pazienti con eventi avversi seri (SAE).

Un totale di 134 pazienti è stato incluso nell’analisi finale. Complessivamente, l’89,7% dei pazienti nel gruppo a dose ridotta e il 15,5% nel gruppo a dose elevata hanno interrotto il prednisolone. La durata mediana dell’interruzione è stata di 150 giorni nel gruppo a dose ridotta e di 375 giorni nel gruppo ad alta dose.

Risultati principali
Durante i 24 mesi di follow-up, 2 pazienti (2,8%) del gruppo a dose ridotta e 5 pazienti (7,6%) del gruppo ad alta dose sono deceduti (P=0,225). La recidiva di malattia si è verificata in 9 pazienti (13,0%) del gruppo a dose ridotta e in 5 (7,6%) del gruppo ad alta dose (P=0,311). Al termine dello studio, le frequenze di eventi letali e di recidive non differivano significativamente tra i due gruppi.

La malattia renale allo stadio terminale si è verificata in un paziente (1,5%) del gruppo ad alto dosaggio e in nessuno dei pazienti del gruppo a dosaggio ridotto (P =0,485).

I SAE sono stati meno frequenti nel gruppo a dose ridotta (27,5%; 36 eventi) rispetto al gruppo ad alta dose (46,2%; 54 eventi; P=0,025) a 24 mesi.

Da ultimo, anche il numero di infezioni gravi è risultato inferiore nel gruppo a dosaggio ridotto (10,1%; 17 eventi) rispetto al gruppo ad alto dosaggio (24,6%; 25 eventi; P =0,026).

Riassumendo
Nel commentare i risultati, i ricercatori hanno ammesso, tra i limiti dello studio, il fatto che la numerosità del campione di pazienti era dimensionata per rilevare l’endpoint di remissione a 6 mesi e potrebbe non essere stata sufficientemente ampia per rilevare piccole differenze nei tassi di recidiva tra i gruppi. Inoltre, la popolazione di pazienti, interamente costituita da pazienti residenti in Giappone, può limitare la generalità dei risultati.
Fatte queste premesse, però, nel complesso, lo studio ha confermato il beneficio del regime di trattamento a dose ridotta sia nel breve che nel lungo termine.

Bibliografia
Furuta S et al. Reduced-dose versus high-dose glucocorticoids added to rituximab on remission induction in ANCA-associated vasculitis: predefined 2-year follow-up study. Annals of the Rheumatic Diseases Published Online First: 21 September 2023. doi: 10.1136/ard-2023-224343
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