“Autogrill”, il brano di Francesco Guccini, a quarant’anni dall’uscita, si veste di nuove letture, sonorità, colori e narrazioni con Agnese Valle
Approdo di un viaggio notturno al bivio di una statale, teatro di incontri fugaci, desideri non confessati e occasioni perse. “Autogrill” (dall’album “Guccini” del 1983) è il secondo singolo che anticipa l’uscita de “I miei uomini” (Maremmano/Ird), quarto lavoro in studio della romana Agnese Valle.
È il primo album da interprete della cantautrice / clarinettista, che ha scelto di rileggere alcune canzoni nate al maschile fra quelle che hanno segnato il suo percorso artistico e personale, donando loro un nuovo punto di vista.
Da Tenco a Morgan, da Renato Zero a Brunori Sas passando appunto per la Via Emilia di Guccini, i brani scelti superano il tempo, le mode, i generi, trovando nuova vita e spesso visioni ribaltate in una reinterpretazione al femminile che non solo fornisce loro un nuovo sguardo, ma le riporta nel presente con una nuova veste.
Abbattuto il confine di una rappresentazione d’epoca, si rende universale la narrazione del sentimento amoroso, allargato e aggiornato a tutte le nuove declinazioni.
In tal senso Autogrill diventa la traccia più rappresentativa di questa spostamento cronologico: è difficile immaginare nel 2023 il ritorno della birra chiara allungata con la 7Up o la presenza di oggetti di modernariato come un vecchio juke-box o un’antica scatola di latta del tè Wilson’s con l’immagine di un indù. Eppure, nella versione di Agnese Valle il brano risulta assolutamente contemporaneo e temporalmente credibile. Questo anche grazie alla produzione di Fabrizio Fratepietro e alla scelte condivise con la Valle.
Centrale resta la narrazione, che si appoggia su una struttura ritmica pensata alla metà del tempo, più vicina all’hip hop che alla sua forma originale. Così facendo le parole scorrono più velocemente, il linea con una struttura testuale contemporanea. Fondamentale è l’utilizzo dei cori e delle seconde voci, talvolta come elemento ritmico paragonabile ad un synth, altre come tessitura armonica a compendio degli archi.
Sonorità contemporanee ed eterogenee, spesso elettroniche, caratterizzano il nuovo album dell’artista, che conterrà anche un brano inedito a lei affidato come interprete. “I miei uomini” nasce come un progetto complesso, legato anche ad uno spettacolo d’impostazione teatrale, che andrà in scena nella primavera 2024 per festeggiare i dieci anni di attività discografica di Agnese Valle: il suo primo album, “Anche oggi piove forte”, è infatti del 2014.
AGNESE VALLE ha alle spalle un lungo percorso artistico e numerosi riconoscimenti: Premio della critica Amnesty International Emergenti 2020, Premio Panseri 2018, Premio della critica al Bianca d’Aponte 2016. La sua “Come la punta del mio dito” – scritta a quattro mani con Pino Marino – è, secondo i giurati della Targa Tenco, una delle cinque più belle canzoni del 2018, anno in cui arriva anche seconda al Premio dei Premi al Mei di Faenza.
E’ diplomata in clarinetto al Conservatorio Santa Cecilia di Roma. Il suo strumento lo troviamo anche nella colonna sonora del film di Edoardo Leo “Buongiorno papà”; nel video “Se non ora quando” a cura di Lunetta Savino e Cristina Comencini; in “Cancao do mar” con Francesco Di Giacomo e nell’album “Il fischio del vapore “ di Francesco De Gregori e Giovanna Marini.
Dal 2020 ha un suo programma radiofonico su Radio Elettrica ed è Vocal Coach nella scuola di Amici di Maria de Filippi.