A febbraio a Bergamo Agri e Slow Travel Expo – Fiera dei Territori


Il polo fieristico di Bergamo apre il 2024 dal 16 al 18 febbraio con Agri e Slow Travel Expo, salone dedicato alla sostenibilità e all’esperienza di viaggio

Agri e Slow Travel Expo – Fiera dei Territori

Sarà perché il tema della sostenibilità è ormai universale e trasversale a molti settori, tra cui il turismo. Sarà perché il sentiment dei viaggiatori è sempre più rivolto alla ricerca di mete insolite, borghi e destinazioni rurali. Sarà perché il turismo straniero ha ripreso quota e la domanda di Italia è in costante aumento, soprattutto dai mercati che apprezzano le peculiarità del nostro territorio (USA, Germania, Francia e Regno Unito). Sarà perché oggi si attribuisce alla vacanza un significato di arricchimento culturale e persino di miglioramento della qualità della vita.

Per tutti questi motivi, la Fiera Agri e Slow Travel Expo, che si svolgerà nei padiglioni della Fiera di Bergamo dal 16 al 18 febbraio 2024, rafforza il suo focus originario: la promozione del turismo esperienziale e sostenibile. Quello di scoperta dei territori, delle eccellenze, del viaggio lento che connette il turista alla comunità locale e salvaguarda l’ambiente.

Una modalità di viaggio che non è più nuova, ma che richiede attenzione, innovazione, matching tra domanda e offerta, adeguata commercializzazione. E che troverà in Agri e Slow Travel Expo la collocazione ideale, poiché i padiglioni ospiteranno sia la parte espositiva dedicata al grande pubblico che la sezione dedicata al B2B, con workshop e appuntamenti prefissati in slot di 15 minuti che consentiranno l’incontro in presenza tra i seller e i buyer provenienti dall’Italia e da 13 paesi stranieri, tra cui Austria, Germania, Svizzera, Regno Unito, Stati Uniti e Canada.

Sono 8 i temi intorno ai quali Agri e Slow Travel Expo svilupperà le proposte e il percorso espositivo: sostenibilità, enogastronomia, cicloturismo, montagna, cammini, accessibilità, vie d’acqua, folklore. Non semplici destinazioni, ma proposte ed esperienze autentiche e immersive, di esplorazione e conoscenza. Destinazioni che si promuoveranno attraverso la natura, l’arte, la cultura, le tradizioni e cammini, il trekking, gli itinerari in bicicletta, le vie d’acqua e i percorsi spirituali.

Secondo gli ultimi dati disponibili sul turismo outdoor (indagine realizzata da Enit, Agenzia Nazionale del Turismo e Human Company in collaborazione con Istituto Piepoli nell’estate 2022), tra i 25 milioni di italiani che hanno programmato una vacanza, 1 su 5 ha scelto una struttura outdoor. Una recente ricerca promossa dal Ce.R.Ta., Centro di Ricerca sulla Televisione e gli Audiovisivi dell’Università Cattolica di Milano, segnala che il turismo lento è destinato a diventare un trend strutturale. Negli anni 2021 e 2022 (i dati 2023 non sono ancora disponibili), oltre il 20% dei turisti italiani ha scoperto regioni e territori d’Italia che non aveva mai visitato in precedenza. E’ l’Italia dei piccoli borghi e di tutte quelle località e luoghi alternativi, che non vengono intercettati dal turismo di massa.

Agri e Slow Travel Expo vuole promuovere proprio queste destinazioni meno note, ma sempre più amate e ricercate: piccoli borghi, località di montagna dalle antiche tradizioni, cittadine ancora poco conosciute attraverso percorsi nella natura, itinerari artistici e culturali, le tradizioni e il buon cibo. Non solo stand, ma vere e proprie esperienze da vivere, che accompagneranno i visitatori alla scoperta di un nuovo modo di viaggiare. La Fiera dei territori celebra le unicità e le eccezionalità delle destinazioni, luoghi che non sono mai uguali a se stessi e regalano emozioni sempre diverse.

B2B in presenza e B2C: i due volti di Agri e Slow Travel Expo

Agri e Slow Travel Expo è una fiera ibrida, che sviluppa sia la parte espositiva aperta al grande pubblico che quella rivolta agli operatori economici, che si incontreranno in un’area riservata (workshop) con appuntamenti prefissati e slot di 15 minuti ciascuno. Due sono le modalità e i momenti attorno ai quali ruoterà la manifestazione. Il 16 febbraio, dalle 10 alle 17, la fiera sarà aperta esclusivamente agli operatori di settore, 40 buyer provenienti dall’Italia e dall’estero, rappresentati da associazioni, tour operator, tour organizer, bus operator, agenzie di viaggio, mice, sport event organizer. Principalmente italiani, ma con una significativa presenza di 13 paesi europei ed extraeuropei, in particolar modo del mercato americano. Un’occasione di incontro e di business, oltre che di scambio e confronto, fondamentale per comprendere le evoluzioni del mercato di riferimento, ma anche per valutare assieme le modalità di promozione più efficaci. Il 1617 e 18 febbraio la fiera aprirà le porte anche al pubblico, che potrà apprezzare in modo attivo e coinvolgente le reali opportunità del turismo slow ed esperienziale. L’ingresso alla fiera sarà gratuito con orario 10,00-19,00.

prodotti tipici

Gli eventi per operatori e per il pubblico

Ricco il programma di convegni e workshop con congressi, tavole rotonde, seminari e incontri di alto livello per valorizzare questo importante segmento del mercato turistico. Per il mondo B2B i temi si focalizzeranno sulla sostenibilità ambientale, economica e sociale, sul turismo lento, outdoor, enogastronomico, active, accessibile e su tradizione e folklore.  Ci saranno anche eventi formativi, di aggiornamento sulle principali novità legislative, la presentazione di tutte le novità del settore, lo scambio di buone pratiche sia a livello nazionale che internazionale e momenti istituzionali fondamentali per capire i trend del futuro. Sarà inoltre possibile promuovere direttamente i propri prodotti e servizi a target fortemente interessati a questa tipologia di esperienza. Per il pubblico, invece, la Fiera dei Territori è un momento di svago, divertimento e un modo per apprezzare attivamente le opportunità del turismo slow ed esperienziale. In particolare ci sarà spazio per l’enogastronomia con esibizioni culinarie (showcooking) ad opera di chef esperti del settore, aree dove gustare i territori attraverso i prodotti tipici a marchio e legati ai patrimoni Unesco e alla cucina popolare. E ancora, momenti per provare gli sport di montagna, le attività outdoor e nuovi modi per visitare un territorio più accessibili, più slow e più sostenibili.

L’Italia a tavola, in cammino e in bicicletta

Sono circa 18.000 i chilometri di itinerari cicloturistici che attraversano l’Italia. Ciclovie e percorsi che accompagnano alla scoperta del territorio su due ruote in modo lento, offrendo la possibilità di conoscere in tranquillità il luogo che si visita. Tracciati per chi pratica sport, ma anche adatti a chi decide di lasciare le mete più famose e gettonate per addentrarsi nella natura, conoscere su due ruote realtà più piccole e luoghi d’arte. Da Nord a Sud saranno tanti gli itinerari cicloturistici che presenteranno la loro proposta ad Agri e Slow Travel Expo.

In questo contesto si inserisce inoltre il progetto Milan-Bergamo Airport BGY “Bike-Friendly” di SACBO. Quello di Bergamo è il primo e unico aeroporto italiano bike friendly: i turisti che amano viaggiare in bicicletta avranno a disposizione una bike room: un punto dedicato con servizi, mappe e attrezzature per sistemare la propria bicicletta. Una mossa strategica per dare impulso al cicloturismo anche in seguito alla nomina di Bergamo e Brescia capitali italiane della cultura 2023.

Un modo altrettanto affascinante di viaggiare in modo lento sono i Cammini che, dal 2018 in Italia, hanno segnato una crescita esponenziale sia come numero di percorsi attivi (circa un centinaio per oltre 6.600 km di itinerari disponibili), sia come fruitori. La sesta edizione del dossier curato da Terra di Mezzo, “Italia Paese di cammini” stima che solo nel 2022 abbiano intrapreso un cammino almeno 123mila persone. Una vacanza diversa, scelta sempre da più viaggiatori, affascinati dall’idea insolita, ma avvincente di spostarsi lentamente alla ricerca e scoperta di luoghi fuori dai circuiti di massa, prendendosi tutto il tempo necessario per addentrarsi nelle realtà che si visitano.

La montagna e le vie d’acqua

Luogo in cui la natura regna sovrana e scrigno di tradizioni e culture che rischiano di essere dimenticate, la montagna avrà uno spazio importante ad Agri e Slow Travel Expo, anche in vista delle Olimpiadi Milano-Cortina 2026. Esibizioni e prove di abilità coinvolgeranno il pubblico con l’obiettivo di avvicinare nuovi appassionati alla montagna e alle infinite esperienze che è in grado di offrire in ogni stagione. Non solo sport invernali, ma anche trekking e passeggiate nella natura, percorsi per mountain bike, itinerari tra i rifugi in alta quota alla scoperta delle vette più belle. Un focus importante sarà riservato alle vie d’acqua: una buona gestione delle risorse idriche rappresenta infatti un’opportunità spesso inaspettata per i territori per il loro sviluppo come destinazione turistica. Basti pensare che solo per il turismo fluviale con il binomio barca e bicicletta, in Europa si registra una crescita del 15% all’anno tanto che la Regione Lombardia ha stanziato circa 59 milioni di euro per valorizzare questo segmento.

Gli itinerari enogastronomici 

L’enogastronomia sarà il filo conduttore della fiera, perché è proprio attraverso il cibo che si scopre la vera identità di un luogo. Presentazioni e show cooking celebreranno i territori, invitando ad assaporarne le ricette tipiche. Un’area sarà dedicata proprio a “gustare i territori” attraverso prodotti della cucina popolare. D’altra parte parla chiaro anche il rapporto sul turismo enogastronomico italiano: i viaggiatori che nel 2023 hanno compiuto almeno un viaggio con principale motivazione legata all’enogastronomia sono il 58%, un valore superiore di 37 punti percentuali rispetto al 2016. In termini assoluti, si stima siano circa 9,6 milioni.

Uno spazio verrà riservato anche al folklore, come patrimonio immateriale dei territori da salvaguardare, valorizzando musiche, danze, canti, abiti e dialetti, parte fondamentale della cultura dei territori.

Accessibilità

Il tema dell’accessibilità va di pari passo con la sostenibilità. Il viaggio può e deve essere un sogno realizzabile per tutti. Un’esperienza di cui nessun essere umano debba privarsi. Per questo motivo sempre più operatori turistici e strutture ricettive si attrezzano per dare possibilità di accesso a luoghi, strutture ed eventi. L’investimento in ospitalità attenta e sensibile alle esigenze di chi ha problemi di mobilità fisica non è solo etica, ma ha anche importanti ricadute per le economie locali ed è una priorità per la sostenibilità dell’industria del turismo nel lungo termine. Oggi i dati sul turismo accessibile ci dicono che il numero di persone con disabilità o esigenze speciali in Europa è cresciuto a 130 milioni di cui però ben 50 milioni viaggiano per turismo in modo regolare. Siamo passati, quindi, da una percentuale di persone che ricorrono al turismo accessibile del 12% a oltre il 38%, con numeri assoluti in notevole crescita e con una conseguente maggiore necessità di struttureattrezzatefacilitatori per diversi tipi di esigenze e percorsi di visita accessibili, pensati per essere fruibili da tutti. Agri e Slow Travel Expo svilupperà quindi al suo interno questo interessante tema, contenuto negli obiettivi di Agenda 2030 ONU per lo Sviluppo Sostenibile.