Da un’idea dell’UniFirenze, il cane robot che monitora le frane


Il cane robot usato dal Dipartimento di Scienze della terra e del Dipartimento di Agraria dell’Università di Firenze per alcune sperimentazioni di monitoraggio ambientale

cane robot

E’ stato presentato nei giorni scorsi a a ETE Earth Technology Expo, alla Fortezza da Basso a Firenze, il cane robot usato dal Dipartimento di Scienze della terra e del Dipartimento di Agraria dell’Università di Firenze per alcune sperimentazioni di monitoraggio ambientale.

Il segugio hi tech, controllabile da remoto è attrezzabile con diversi tipi di sensore. Il Laboratorio di Geomatica Forestale (geoLAB) del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agrarie, Alimentari, Ambientali e Forestali (DAGRI) dell’Università di Firenze, ha condotto il primo studio a livello mondiale sull’utilizzo di SPOT, il cane robot della Boston Dynamics ispirato alla fisionomia del cane e divenuto, tra le altre, un supporto fondamentale per la ricerca scientifica, al fine di identificare la migliore metodologia per monitorare lo stato di salute delle foreste. La pubblicazione, a firma del professor Gherardo Chirici, è uscita il 31 ottobre su “Forests”rivista scientifica internazionale e interdisciplinare di ecologia forestale, e mette in evidenza la capacità di SPOT di camminare nell’ambiente forestale riuscendo ad evitare gli ostacoli e acquisendo contemporaneamente un gemello digitale in grado di misurare la posizione degli alberi e le loro caratteristiche. Lo studio, portato avanti per tutto il mese di giugno di quest’anno, ha preso in considerazione la Riserva Naturale Nazionale Biogenetica di Vallombrosa, in Toscana, un areale di 1273 ettari con un’altitudine compresa tra 470 e 1447 m s.l.m. SPOT si è mosso su un terreno prevalentemente pianeggiante caratterizzato dalla presenza di abete bianco (Abies alba Mill.), di faggio europeo (Fagus sylvatica L.) e da qualche castagno (Castanea sativa L.).